Friday, March 29, 2024
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Terra Santissima entra nella rosa dei papabili al Premio Strega

Il romanzo dell’autrice calabrese Giusy Staropoli Calafati per Corrado Calabrò vive di:”Un amore appassionato per la sua terra, che si metastatizza nell’amore della giornalista per un pastore, anima la descrizione di luoghi e di consuetudini di vita, restituendoci in modo palpitante l’attrazione fatale nella bellezza e nella perdizione di una Terra Santissima, nella quale tanti uomini e donne sanno resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”


dalla Redazione Calabrese del Quotidiano l’Italiano

REGGIO CALABRIA – Il romanzo “Terra Santissima“, com’era nelle previsioni, libro dell’autrce Giusy Staropoli Calafati è stato inserito nella rosa dei “papabili” al Premio Strega Edizione 2022. La notizia non ci ha colti di sorpresa anche perché voci di corridoio davano per quasi sicura la possibilità che la scrittrice calabrese potesse partecipare a questa competizione letteraria. Ecco quindi la motivazione di presentazione da parte di Corrado Calabrò:

«Andata via – scappata – con la famiglia a nove anni, la giornalista Simona Giunta torna in Aspromonte per quello che avrebbe dovuto essere un breve servizio giornalistico sulla ‘ndrangheta, ma ne viene attratta irresistibilmente con un richiamo profondo e un’immanenza pervasiva.
Solo chi vi è nato conosce veramente l’Aspromonte: una montagna verde come la Svizzera ma dalla quale si vede il mare che abbraccia su entrambi i lati la Calabria, terra bella e incontaminata dai paesaggi incantati sotto un cielo azzurrissimo, abitata da persone vere, estremamente ospitali ma capaci di determinazioni estreme, persone che sono nel mondo e fuori del mondo, sospese tra la realtà mutante e regole di vita non scritte eppure rispettate religiosamente.
Alla religiosità (che è altra cosa della religione) è legata sacrilegamente la “Santa”, la ‘ndrangheta, che pur avendo esteso i suoi tentacoli alle città dell’intera penisola mantiene in Calabria radici tenaci con l’intimidazione generata dalla sua ferocia.
Con un linguaggio incalzante, insaporito da espressioni dialettali, talvolta decantate poeticamente, Giusy Staropoli ci rivela un mondo vero, non omologato con gli stereotipi dei resoconti di chi non lo sente dentro come parte inscindibile di sé.
Un amore appassionato per la sua terra, che si metastatizza nell’amore della giornalista per un pastore, anima la descrizione di luoghi e di consuetudini di vita, restituendoci in modo palpitante l’attrazione fatale nella bellezza e nella perdizione di una Terra Santissima, nella quale tanti uomini e donne sanno resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.»

Terra Santissima in Libreria

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