Vigilanza privata e servizi di sicurezza: l’appello dell’Associazione Guardie Giurate sul rinnovo scaduto da 6 anni
Il presidente Alviti: “abbiamo scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Ministra dell’Interno e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: “Ci permettiamo di richiamare la Vostra attenzione circa la situazione in cui versano 100.000 lavoratori e lavoratrici della Vigilanza Privata e Servizi di sicurezza, in attesa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro da oltre quattro anni”.
dalla Redazione Napoletana del Quotidiano l’Italiano
NAPOLI – Abbiamo lanciato un appello al governo per affrontare l’emergenza dei contratti scaduti a lavoratrici e lavoratori di vigilanza privata e servizi di sicurezza, che pur avendo garantito in questi mesi la sicurezza dei beni e dei cittadini, svolgendo anche mansioni improprie per la loro professionalità e accollandosi il rischio per la propria salute, si vedono negato il diritto ad un nuovo contratto di lavoro e al giusto riconoscimento salariale a distanza di 65 mesi dalla scadenza del precedente accordo.Non c’è tempo da perdere per Giuseppe Alviti leader Associazione nazionale guardie particolari giurate
Abbiamo scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Ministra dell’Interno e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali:
“Ci permettiamo di richiamare la Vostra attenzione circa la situazione in cui versano 100.000 lavoratori e lavoratrici della Vigilanza Privata e Servizi di sicurezza, in attesa del rinnovo del contratto nazionale di lavoro da oltre quattro anni.
Siamo convinti che, in questa fase delicatissima per il Paese, occorra che le Parti Sociali operino per garantire l’equilibrio tra tutela della salute e del lavoro, per governare al meglio l’emergenza sanitaria e salvaguardare le condizioni utili all’auspicabile ripresa economica e produttiva.
Le Guardie Particolari Giurate e gli Addetti alla Sicurezza hanno concorso in questi mesi a garantire, oltre la normale attività loro propria, anche un importante supporto nella gestione delle procedure di sicurezza poste in essere da Enti Pubblici e imprese private a tutela della salute pubblica, a partire dalla regolazione dei flussi di accesso dei cittadini.
Ciò è avvenuto con uno sforzo notevole, stante l’invarianza degli organici impiegati e il ricorso abnorme alla flessibilità degli orari di lavoro. Le Associazioni Datoriali hanno sistematicamente osteggiato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fin dall’avvio del negoziato nel giugno 2016, arroccate in modo anacronistico e fallimentare nella conservazione dello status quo: una “giungla selvaggia” in cui livelli di concorrenza imbarbariti, appalti al massimo ribasso, “pirateria contrattuale”, violazioni di norme per l’esercizio dell’attività sono tutti fattori che si scaricano sui lavoratori.
Come se non bastasse, oggi si nega anche l’adeguamento del salario, fermo ai valori di sei anni or sono!Il senso di responsabilità, in nome dell’interesse generale e per la tutela di questi lavoratori, induce a chiedere a Lei ed ai Ministri competenti un intervento volto ad aiutare la soluzione di questa vicenda, dal cui esito dipende la tenuta di un’attività strategica per il sistema nazionale.Pur consapevoli delle difficoltà del momento auspichiamo possiate convocare un incontro con le O. S al fine di poter meglio evidenziare le problematiche sopra esposte”.
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