Fotogallery di Catanzaro Padova: am…Mazza che foto!
Immagini a cura di Alessandro Mazza – Fotoreporter per il Quotidiano l’Italiano
Immagini a cura di Alessandro Mazza – Fotoreporter per il Quotidiano l’Italiano
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto, ieri mattina, agli Stati Generali della Natalità, iniziativa online promossa dal Forum…
L’Evento, ideato ed organizzato dal Centro Europeo per il Turismo e la Cultura di Roma presieduto da Giuseppe Lepore in sinergia con la Direzione dei Musei Statali della città di Roma e del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo diretti da Mariastella Margozzi, ed alla cui realizzazione hanno contribuito anche i docenti del corso di laurea in Architettura e Design Industriale dell’Università San Raffaele Roma, oggi è di particolare attualità soprattutto in questo momento storico, che oltre alla grande difficoltà post-pandemica, il conflitto russo-ucraino sta generando nell’opinione pubblica mondiale un grandissimo senso di disagio nel vivere la quotidianità.
Teatro Tor Bella Monaca – Arena Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20
Ampio parcheggio disponibile
Le tradizionali coalizioni appaiono in stato confusionario e ripiegati sulle stantie logiche che non portano benefici al futuro di Catanzaro e attualmente privi di idee e proposte programmatiche. Particolarmente il centro destra sta vivendo in una baraonda che non denota nulla di positivo anzi è caratterizzato da segnali che nulla hanno a che vedere con la buona Politica.
Definito dal National Geographic “il bosco di Biancaneve” e già scenografia di Garrone ne Il racconto dei racconti, il suggestivo Bosco del Sasseto di Torre Alfina – Acquapendente (VT), con i suoi imponenti tronchi secolari, torna protagonista con un’incursione artistica e teatrale che dal 29 maggio 2022 lo animerà di elfi, fate, re e streghe, all’interno dell’articolato progetto DMO La Francigena e le vie del gusto, che vede protagonista la via europea raccordo dei pellegrini oggi candidata bene UNESCO.
La “Margherita”, l’Ulivo”, la rete di Leoluca Orlando, sono processi che hanno ribaltato gli antichi equilibri fra le forze politiche preminenti del tempo ,attenuandone le diverse visioni in nome del cambiamento per fare dell’Italia una democrazia compiuta, attraverso l’alternanza dei governi essendo venuto meno il pericolo del comunismo con la caduta del Muro di Berlino.
La vicenda di Giovanni Paolo Bernini ha in sé qualcosa di terribile e di terrificante per un Paese che si definisce costituzionalmente “democratico e repubblicano”. Come inquadrare diversamente una storia dove un magistrato, che ha tutti gli elementi per perseguire i personaggi realmente collusi con la ‘ndrangheta calabrese emigrata (pure lei) al Nord, decide invece di “distrarsi” e indagare quelli dell’altra parte dello schieramento politico e amministrativo? Gente vera, autentica, che crede nel diritto e nella Legge, che non c’entra nulla con la mafia. Gente tuttavia che rappresenta l’occasione ghiotta per distrarre la massa dei votanti e drogare i risultati elettorali.
Sono i progetti di modifiche sostanziali della forma di governo: premierato eletto direttamente dai cittadini, senza il bilanciamento di un Parlamento oggi esangue.
Si parla di un “premier” che sia il sindaco d’Italia eletto direttamente, così come il presidente della regione, mentre si dovrebbe prevedere la sfiducia costruttiva e la elezione di un nuovo sindaco o presidente in caso di dimissioni, per assicurare continuità e dialettica democratica con una rivalutazione del ruolo delle assemblee.
E poi la riforma del regionalismo che farebbe dell’Italia una repubblica federale: tanti statarelli.
Quattro anni addietro sul numero di “novembre-dicembre 2019” della rivista “i Catanzaresi”, , in occasione della triste ricorrenza del tragico avvenimento del disastro ferroviario avvenuto il 23 dicembre del 1961 (deragliamento di una carrozza del treno delle Calabro-Lucane dal ponte della Fiumarella con più di 60 vittime), era stato pubblicato un servizio di “taglio giornalistico “(come confermato e riconosciuto nella sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, dott.ssa Cialoni, del Tribunale di Viterbo), nel quale si ripercorrevano le tappe del triste evento. – Nulla a che vedere col fascicolo commemorativo del Petronio del tutto sconosciuto al direttore del periodico “i Catanzaresi” come alla redazione al vicedirettore Francesco Catania (anche lui inutilmente querelato ma estraneo “per Legge” alla vicenda poiché “non responsabile” del bimestrale) e al vastissimo pubblico che esula dai confini provinciali. Alla luce della decisione del GIP del Tribunale di Viterbo il Petronio (e chi lo ha assistito) non ha alcuna ragione di ritenere l’argomento “tragedia della Fiumarella del 23.12.1961” quale personale esclusiva riserva di analisti pubblicistica o di ricerca storica. La Storia e la rievocazione dei fatti (di qualsiasi fatto materialmente verificatosi) non è materia che possa sottostare al “copyright”; appartiene a chiunque voglia studiarla e renderla pubblica! Inoltre se in un contesto librario vengono pubblicati o ripresi “periodi letterari” a firma di altri autori nessuno può vietare ad altri di riprenderli e pubblicarli nelle stesse modalità. Il diritto d’autore tutela ciò che è frutto dell’ingegno dell’autore e non quello che l’autore stesso “a firma d’altri” inserisce nella sua pubblicazione.
Su questo tema si gioca non soltanto la tenuta di una coalizione ma l’identità della Nazione .
Con il regionalismo differenziato ritorna,in una forma apparentemente più presentabile, il disegno originario della Lega del Nord di Bossi,quello di Roma ladrona,dell’autonomia del Nord : convoglio che deve procedere spedìtamente perciò sganciato dal Sud.
Il regionalismo così come configurato dal disegno di legge è di fatto una federazione.
L’Unità dell’Italia si sperde in una Repubblica fatta da più stati e da più “patrie”.
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