Wednesday, May 15, 2024
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A Catanzaro va in onda la Truffa del Var

La rivista “Alé Catanzaro fornisce le prove della manipolazione dei fotogrammi che hanno determinato l’annullamento di un gol regolare segnato in “zona Cesarini di recupero”


di G.S. – dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – Le polemiche non smorzano il clima di ribellione al sistema del “Var”. Uno strumento che dovrebbe essere utilizzato in sintonia con i dettami della logica si trasforma in qualcosa di assurdo al punto tale da essere manipolato dalle opinioni di incompetenti posizionati davanti a due monitor.

La tifoseria catanzarese ritiene di essere stata derubata di un possibile pareggio che avrebbe quanto meno evitato la sconfitta per 2 a 1 contro il Como. Ad onore della cronaca nessuno contesta le reti messe a segno dalla squadra lariana che avendo realizzato due gol in sei minuti aveva ribaltato il risultato difendendolo poi a spada tratta dopo essere stata per prima in svantaggio.

Ma al 96′ quando il portiere “volante” Fulignati aveva suonato la carica spedendo in avanti tutti e dieci i suoi compagni in maglia giallorossa erano ben pochi a sperare che quel cross potesse tramutarsi nel gol del pareggio.

Attenzione “la truffa del Var” si concretizza nel momento stesso in cui i “varisti” tali Antonio Di Martino di Teramo e Marco Serra di Torino anziché valutare i fotogrammi scattati al momento in cui Fulignati sta imprimendo l’impatto del suo piede alla sfera di cuoio evidenziano le posizioni degli screen-shot posizionati esattamente pochi secondi successivamente a quell’istante… Evidente che nel frattempo i calciatori del Catanzaro sono andati avanti per andare incontro al pallone ma lo scatto è avvenuto simultaneamente all’attimo in cui Fulignati calcia e dunque non può esservi fuorigioco…

A nostro avviso tutto ciò è stato portato all’evidenza per salvare la faccia al signor Di Bello arbitro dal passato burrascoso, già “retrocesso” dalla serie A Alla serie B per manifesti errori commessi in altre partite e persino contestato da Silvio Berlusconi quando ebbe a creare problemi pure all’ex presidente del Milan e e del Monza.

Il “furto” avvalorato da prove falsate e sbugiardate ha concesso al Como di andare oltre la posizione della Cremonese e se non si parla di falsare il torneo poco ci manca… IL Catanzaro pur pareggiando o vincendo sarebbe rimasto ugualmente quinto e il danno è solo psicologico magari non materiale anche se un punto in meno può costare la cappa come scrivevano gli antichi a ricordo dello sbadato e superficiale Fra’ Martino.

La gara andrebbe sportivamente ripetuta (cosa che ovviamente non sarà nemmeno presa in considerazione) e il signor Di Bello andrebbe degradato sul campo con relativa passata di calci nel deretano per un intero giro di campo… Ai varisti, infine, il benservito con una bella pensione anticipata per “falso in atto pubblico”. Ovviamente stiamo scherzando ed esageriamo per ironizzare sui comportamenti della pletora di personaggi dei quali la Federazione Italiana Giuoco Calcio dovrebbe prendere le distanze!

La pagina della rivista Alé Catanzaro che per prima ha rilanciato quanto riportato nel nostro articolo. Sotto l’ingrandimento del fotogramma che dimostra l’infondatezza dell’annullamento del gol catanzarese che avrebbe riportato in parità l’esito dell’incontro falsando un risultato che ha danneggiato anche gli scommettitori

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