Friday, March 29, 2024
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Ad Andria è il Palermo ad avere Fidelis per la rincorsa alla B come Bari

Una vittoria importante questa colta dal Palermo allo Stadio degli Ulivi di Andria perché può diventare il primo passo verso la risalita al secondo ( e perché no, al primo) posto della classifica: ora I punti di distacco dal Bari sono solo quattro.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

ANDRIA – Al 26’, dopo una punizione abilmente calciata a giro da Dall’Oglio e schizzata di testa da  Perrotta (che si trasforma, forse per caso, ma chissenefrega, in un assisti irresistibile), l’arrembante Brunori, colpisce al volo in mezza girata di sinistro e realizza il gol capolavoro dell’1-0 rosanero: palla all’incrocio dei pali con Dini, vanamente proteso in volo.

In pratica al suo primo vero affondo il Palermo passa in vantaggio.

E’ un gol bellissimo, che riscalda il cuore ( e non solo) dellla cinquantina di ultras presenti in curva, i quali ne ricevono come una vampata che tutto brucia,  e allora si tolgono camicie, giacche e felpe e si mostrano tutti a petto nudo: un modo certo non elegante  di fare festa ma di sicuro effetto, tant’è che la squadra rosanero finalmente comincia  a giocare come può e come sa e la partita dice subito chiaro e tondo che fra le due compagini in campo esiste un divario netto, ed è tutto a favore dei rosanero. Che attaccano ancora  e sfiorano il raddoppio al 33’: De Rose, un baluardo nella sua metacampo, sradica il pallone dai piedi di Casoli e lancia in ripartenza Fella, che arpiona al volo ma calcia un pelo sopra la traversa. E ancora al 39’, sull’ennesimo  contropiede, Valente scatta come una lepre lungo l’out di sinistra e giunto sul fondo crossa forte e teso al centro, dove arriva Almici che colpisce a botta sicura . Sembra lo 0-2 e invece la palla sfiora il montante della porta difesa da Dini.

In vantaggio al riposo e la sensazione netta che il Palermo, sol che prosegua come ha concluso il primo tempo, può facilmente raddoppiare e mettere, così, in cassaforte i tre punti.

Raddoppio che, infatti, arriva al 17 della ripresa, sempre su fuga incontenibile di Valente sulla sua corsia di sinistra e cross al centro dove soppraggiunge Almici, al quale basta appoggiare in rete. La gioia con la quale festeggia il suo gol (corsa sotto la curva dei sempre più nudi ultras rosanero e maglia tirata via) sembra esagerata ed è, invece, la fine di un  lungo periodo difficile per l’ex Hellas Verona reduce da vari infortuni che lo hanno tenuto anche troppo tempo lontano dal campo di gioco.

Poi, da una parte e dall’altra, la girandole dei cambi, che poco o nulla incidono sul prosieguo della gara: entrano al 61’ Luperini e Lancini  e, a  una manciata dalla fine, Crivello e Soleri.

La partita scivolavia senza squilli né da una parte né dall’altra, fatta salva una palla gol sprecata da Soleri, sul “solito” cross dal fondo di Valente.

Per concludere, aggiungeremo solo che il 2-0 poco rispecchia la superiorità sull’avversario oggi mostrata dal Palermo, che non ha corso mai pericoli in chiave difensiva, dove il rientro di Marconi s’è rivelato oltremodo positivo: puntuale e preciso in ogni intervento, l’ex Monza ha padroneggiato al centro della difesa oggi tornata a tre, come predilige mister Filippi. Per non parlare di Buttaro, questo diciottenne che gioca con la baldanza di un veterano e del ritorno al suo posto, dopo la squalifica, di Perrotta, un argine insormontabile sulla sinistra della linea a tre. E autore dell’assist di testa, che ma mandato in gol Brunori. A proposito del quale, no n vorrei esagerare dicendo che quando il suo allenatore lo ha definite il più forte centravanti della serie C forse… non esagerava. Brunori è forte, e non solo perché fa bene il suo mestiere di punta centrale ma anche, se non soprattutto, perché da solo riesce a fare reparto, tanta è la generosità con cui si getta su ogni pallone e la capacità, in fase di non possesso,  di fare da primo schermo difensivo.

Due parole merita anche Fella, di certo meno appariscente del collega di reparto, ma dotato di quei guizzi che sono propri di un giocatore di livelo superiore. Infatti, il raddoppio di Almici, parte da una sua intuizione, segno di raro talento: su una palla sporca a centrocampo, che sembra finire nel nulla, lui interviene con un lancio al volo che spiazza l’intera retrogardia avversaria e spiove su Valente lanciato come un siluro lungo la fascia. Fuga, cross al centro e gol di piatto facile facile di Almici.

Una vittoria importante questa colta dal Palermo allo Stadio degli Ulivi di Andria perché può diventare il primo passo verso la risalita al secondo (  e perché no, al primo) posto della classifica: ora I punti di distacco dal Bari sono solo quattro.  

Due turni casalinghi (Potenza e Paganese) aspettano il Palermo: sulla carta sono accessibili e non addirittura facili, so che di facile nel calcio italico, e in serie C in particolare, non c’è nulla: quindi testa bassa e pedalare. Ma che vi dico a fare. Ci penserà Filippi a tener desta l’attenzione dei suoi ragazzi, lui che avrà cento difetti ma non quello di sottovalutare l’avversario, Chiunque sia. Tant’è vero che nella conferenza stampa della vigilia ha battuto molto sul tasto del “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, tanto più che – ha aggiunto – “Il Palermo, per storia e tradizione, ha trovato sempre ostico il campo della Fidelis Andria: tante partite, tanti campionati e un solo successo rosanero! Devo aggiungere altro?”.

IL TABELLINO DI FIDELIS ANDRIA – PALERMO 0 – 2

Fidelis Andria (3-5-2): Dini; De Marino, Venturini, Sabatino; Zampano (79′ Bubas) , Casoli, Di Noia (59′ Alberti) , Bolognese; Carullo; Tulli (70′ Bonavolontà) , Di Piazza. All. Ginestra

Palermo (3-5-2): Pelagotti 6; Buttaro 6,5, Marconi 6, Perrotta 6,5; Almici 6,5 (75′ Lancini) , De Rose 6,5, Odjer 6,5, Dall’Oglio 6 (79′ Luperini s.v.) , Valente 6,5 (80′ Crivello s.v.); Fella 5,5 (75′ Soleri 6), Brunori 7. All. Filippi

Arbitro: Caldera (Como) 

Reti: 26′ Brunori, 63′ Almici 

Ammoniti: 30′ De Marino, 50′ De Rose,  63′ Almici, 73′ Pelagotti,  83′ Lancini

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