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Al centro direzionale di Napoli rubata la bicicletta di una disabile psicologica e il capoluogo campano torna ad essere luogo di prepotenza e delinquenza antisociale

Il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader Associazione Guardie Particolari Giurate denuncia come all’opposto di quella Napoli umane, solidale e buona esista ancora una volta quella della violenza e del malaffare, della sopraffazione e della prepotenza. Una prepotenza inammissibile che in questo caso ha prodotto danni su gente inerme e bisognosa di aiuto.

By L'Italiano , in Cronaca Italiana , at 29 Agosto 2021

dalla Redazione Campana del Quotidiano l’Italiano

Napoli – Agosto 2021 – Una Napoli vergognosamente Ladra e cattiva al pari di tante metropoli si è risvegliata una domenica mattina nell’ insegna dell’ illegalità diffusa.

“Altro che città dell’ accoglienza e dell’ Amore – ha dichiarato il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader Associazione Guardie Particolari Giurate – Napoli, dopo questo ulteriore episodio di violenza si è trasformata nella città dell’ arroganza e del malaffare dove regna incontrastata la delinquenza comune e alle 6 del mattino di Domenica nell’assoluto oblio dello stato latitante al Centro Direzionale di Napoli si può rubare una bicicletta ad una donna che ne faccia uso per terapia psicologica distensiva e non ci sia nessuno a cui fare riferimento e nessuno che controlli. Napoli è vergognosamente abbandonata a Se stessa ,faccio appello ai candidati sindaci che fanno propaganda elettorale qui al centro direzionale dove ci sono i palazzi del potere autoritativi e politici regna l’ illegalità diffusa Vergogna per i tanti soldi spesi per le campagne elettorali e mai soldi spesi per la sicurezza e la prevenzione sulla criminalità. Una vergogna è dir poco. Una donna che per terapia psicologica distensiva scende in bicicletta deve ritornare piangendo perché gli hanno preso la bici. Neanche nel Burundi si verificano questi fatti, i cannibali – probabilmente – possono apparire, agli occhi di tutti noi, più civili Napoli non può cambiare se Lo Stato non imponga con forza la sua presenza territoriale sociale h 24, e se non fa questo posso concludere che lo Stato sia in qualche maniera complice del malaffare. Le associazioni “Libera” e varie con le sue mirabili manifestazioni mediatiche non hanno risvegliato nessuna coscienza. Dobbiamo solo fuggire da Napoli e da un Italia che oramai è fondata sull’ arrivismo e malaffare, il metodo Palamara docet. Sono adirato quanto disgustato. – ha proseguito Giuseppe Alviti – Cercherò ancora un appuntamento col Prefetto e Questore di Napoli, bisogna tutelare i più deboli Vergogna…. Vergogna…. Vergogna”.

A denunciare e stigmatizzare l’episodio rilasciando le precedenti dichiarazioni, in seguito all’accaduto, è stato il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti leader Associazione Guardie Particolari Giurate che ha voluto così testimoniare come all’opposto di quella Napoli umane, solidale e buona esista ancora una volta quella della violenza e del malaffare, della sopraffazione e della prepotenza. Una prepotenza inammissibile che in questo caso ha prodotto danni su gente inerme e bisognosa di aiuto.

Il sindacalista Giuseppe Alviti Capo dell’Associazione Guardie Particolari Giurate

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