Friday, April 19, 2024
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Calcio – Serie B. Il Palermo: dalla paura di ieri alla bella vittoria ad Ascoli!

Brunori appena gli è arrivata una palla “buona”, sulla linea dei sedici metri, lui col suo destro a giro lui l’ha fatta diventare un proiettile imprendibile per il pur bravo Leali  


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

ASCOLI – Della paura di ieri sera in volo non resta che un pallido sbiadito ricordo: dopo un’odissea nello spazio (mi si perdoni l’enfasi, ma come evitarla se l’aereo poco dopo il decollo,  deve tornare indietro e atterrare a Punta Raisi per via della rottura di un finestrino della cabina piloti?) e un viaggio che dura 48  ore  anzi che le dieci in programma, i ragazzi non subiscono contraccolpi di natura psicologica e sfoderano al Del Duca di Ascoli un fior di partita, contro un avversario aggressivo come sempre e fisicamente ben attrezzato. Per dire forte e chiaro, al colto e all’inclita: in gioco, anche per le piazze che contano veramente, ci sono anch’io!. E dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, di diventare sempre di più una squadra compatta, determinata, coraggiosa. Non uso aggettivi di comodo o di circostanza ma quelli che si merita, perché questo Palermo ha  un’anima.

E va acquisendo, partita dopo partita, la mentalità del vincente. 

Insomma, comincia ad avere tutto quel che serve per puntare più in alto della semplice “conferma della categoria”, come da sempre dirigenti e tecnici rosanero, fin troppo umilmente, si affannano a ripetere. Giunto a trentuno punti come il Pisa, il Palermo piomba in piena zona play off e questo è un fatto. Con l’innesto, poi, dei nuovi arrivati, Tutino e Verre e in attesa di Masciagelo, la squadra  è ben “coperta” in ogni zona e in ogni ruolo.

E poi con un Brunori di questo livello – a proposito, con la doppietta di oggi, ha di nuovo appaiato Gheddira in testa alla classifica marcatori – nessun traguardo può definirsi impossibile per il Palermo.

Il centravanti italo-brasiliano si è reso protagonista di una partita-monstre. Ha segnato due gol bellissimi (il primo, al 15’ del p.t., su lancio verticale col contagiri di Damiani – più che buona la sua prova – Brunori ha dribblato il diretto avversario e di sinistro, tipo bisturi, ha freddato Leali nell’angolino) ha fallito un calcio di rigore ma ha subito rimediato siglando, all’82’, quello del definitivo vantaggio con un dribbling a rientrare, due avversari per le terre e un tiro a giro che moriva nell’angoino alto della porta difesa da Leali. 

E dire che al 76’, sul lanciatissimo Dionisi (che era appena subentrato a Ciciretti) interveniva di slancio Mateju: fallo da rigore per l’incerto Feliciani di Teramo ma non per il Var, che lo richiamava e gli faceva revocare la decisione frettolosamente presa. Non più rigore, ma fallo a favore dei rosanero. Patetiche le proteste di Dionisi, vecchia volpe di quel Frosinone che  ci scippò la Serie A qualche maledettio anno fa. 

L’episodio precede di cinque minuti il gol decisivo di Brunori, sopra citato: io l’ho interpretato come una sorta di ribellione del capitano rosanero, che voleva farsi perdonare l’errore dal dischetto:  appena gli è arrivata una palla “buona”, sulla linea dei sedici metri, lui col suo destro a giro lui l’ha fatta diventare un proiettile imprendibile per il pur bravo Leali  

Con un goleador di questo calibro, perché porre un freno alle ambizioni, anche le  più ardite?

Non ce l’ha nessuno un goleador del genio e della fantasia di Matteo Brunori,  quindi  è lecito alzare l’asticella e puntare più in alto possibile,

Una prima, importante risposta potremo averla già domenica prossima quando ospiteremo al Barbera la Reggina di Inzaghi, che all’andata ci strapazzò di gol , quasi a ridicolizzarci: sarà l’occasione buona per usargli lo stesso trattamento. E, battendola, ridurre a soli cinque punti il distacco dall’attuale terza in classifica.

Sto esagerando? Mi sto montando la testa?… Può darsi, ma se il Palermo continua a sfoggiare gioco e vittorie, nulla è precluso, tanto meno sognare ad occhi aperti.

E prima di chiudere, un cenno lo merita senz’altro lo striscione di uno dei pochi tifosi rosanero presenti in curva, nonostante l’incidente aereo di ieri sera: “Buone le olive ma u sfinciuni é megghiu!,  tradotto vuol, dire: “Buone le olive ma lo sfincione è meglio”  (Lo sfincione è un bocconcino tipicamente palermitano come la pizza è tipicamente napoletana) : con riferimento ( e il ringraziamento) dell’omaggio promesso dal presidente Pulcinelli.

Benvenuto Caminiti

Brunori: l’esultanza dopo il gol

IL TABELLINO:

ASCOLI (3-5-2): Leali; Botteghin, Simic, Quaranta; Adjapong (84′ Lungoyi), Collocolo, Buchel (84′ Mendes), Proia, Falasco; Gondo (63′ Forte), Ciciretti (63′ Dionisi, 87′ Re). A disp.: Guarna, Bolletta, Tavcar, Donati, Giordano, Falzerano, Eramo. All. Bucchi.

PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi; Valente (87′ Orihuela), Segre (74′ Verre), Damiani (74′ Broh), Saric, Sala; Brunori (87′ Soleri), Di Mariano (67′ Tutino). A disp.: Massolo, Grotta, Buttaro, Lancini. All. Corini.

ARBITRO: Feliciani di Teramo (Colarossi-Cavallina).

MARCATORI: 15′, 82′ Brunori, 64′ Forte

NOTE: ammoniti Mateju, Nedelcearu. Al 71′ Brunori (Pal) sbaglia rigore.

testatina

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