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Friday, August 9, 2024
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Calcio – Serie B. Il Palermo espugna il Braglia e batte il Modena per 2 a 0!

Corini oggi ha dato un segnale forte e inequivocabile della sua caratura di tecnico, da troppi frettolosamente messa in dubbio: ha riesumato il vecchio Crivello e lo ha gettato nella mischia ad inizio secondo tempo, al posto di Devetak… E le falle, gli spifferi che soffiavano soprattutto da quella fascia sinistra sono stati soffocati: il buon Crivello, che molti avrebbero voluto fuori rosa, ha fatto tutto il suo dovere, niente di trascendentale ma quel che ci voleva per contenere gli scatti e le volate di Tremolada.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

                                       di Benvenuto Caminiti

MODENA – Il campionato del Palermo, quello progettato e disegnato da Corini prende finalmente le mosse dal “Braglia” di Modena, disputando una partita tatticamente impeccabile, impreziosita da un sontuoso Pigliacelli , che para, soprattutto nel primo tempo, il possibile e l’impossibile e da un inafferrabile Di Mariano, propiziatore di entrambi i gol della vittoria rosanero. 

Una vittoria strameritata, che è anche la vittoria di Eugenio Corini, del quale, dopo lo 0-0 casalingo col Cittadella, molti chiedevano l’esonero: “Il Genio” oggi ha messo in campo un Palermo battagliero, che, passato presto in vantaggio (8’ di gioco), ha stretto le maglie nella zona centrale la zona centrale del campo ma senza mai rinunciare a contrattaccare.

Il Modena di Tesser è una buona squadra, che gioca un buon calcio e che dispone, lì davanti, di due frombolieri niente male come Falcinelli e Diaw e, soprattutto, si avvale di Tremolada, talentuoso finisseur che Corini conosce bene, per averlo avuto al Brescia nella stagione della strepitosa promozione delle “Rondinelle” dalla B alla A.

Dalle sue idee nascevano tutti gli spunti offensivi del Modena, idee cui con diffficoltà riusciva a porre un argine il serbo Devetak, praticamente all’esordio in maglia rosanero, fatta salva la decina di minuti finali di domenica scorsa contro il Cittadella.

Ma Corini oggi ha dato un segnale forte e inequivocabile della sua caratura di tecnico, da troppi frettolosamente messa in dubbio: ha riesumato il vecchio Crivello e lo ha gettato nella mischia ad inizio secondo tempo, al posto di Devetak… E le falle, gli spifferi che soffiavano soprattutto da quella fascia sinistra sono stati soffocati: il buon Crivello, che molti avrebbero voluto fuori rosa, ha fatto tutto il suo dovere, niente di trascendentale ma quel che ci voleva per contenere gli scatti e le volate di Tremolada.

Merito, anche questo, come tutta la gestione della gara, di mister Corini, che considera ogni suo giocatore, dal più rinomato, all’ultima “riserva” (lui non ama questa parola e giustamente dice che nel Palermo, nessuno escluso, sono tutti titolari) prezioso per il bene del Palermo: così, oggi a sorpresa, dopo il lungo periodo passato tra panchina e tribuna, ha rimesso in campo Crivello e, prima che vi entrasse, gli è andato incontro, gli ha sussurrato qualcosa in un orecchio e, dopo una pacca sulla spalla, gli ha stretto forte la mano. Ecco che vuol dire far bene l’allenatore: vuol dire trattare ogni giocatore con rispetto, farlo sentire importante così che, quando, anche dopo una lunga sosta, torna in campo, gli sembri di non esserne mai uscito.

Nel brutale caravanserraglio delle crtitiche e degli insulti subiti da Corini, non solo dagli spalti a fine Palermo-Cittadella ma per tutta la settimana dai cosiddetti “leoni da tastiera”, lui, “Il Genio”, si è districato da quella persona di classe che è sempre stato, non battendo ciglio, non profferendo parola alcuna di rancore quando, in conferenza prepartita di ieri, ha ribadito la sua fiducia piena nell’organico cha ha a disposizione: “Che è buono,  anzi ottimo, ma ancora in “lavorazione” – ha puntualizzato. Aggiungendo: “Perché tutto nuovo, pezzo per pezzo e assemblato la settimana stessa del mio arrivo a Palermo”.

Giocare nel Palermo, indossarne la maglia è un grande onore ma, al contempo, un grandissimo onere, perché i palermitani –  io li conosco bene i miei concittadini – hanno il palato fine, si intendono di calcio (anche troppo), lo amano alla follia, sono esigenti come, con I suoi soldati, il sergente di ferro di “Full metal jacket” di Stanley Kubrik; pretendono il massimo dai propri giocatori (com’è giusto che sia, anzi sacrosanto) ma se sono palermitani pretendono perfino… di più. Vedasi Di Mariano, oggi migliore in campo con Pigliacelli, che, specie tra le mura amiche, sente il  fiato anzi rovente, dei “suoi” tifosi-compaesani e vuole strafare.

Oggi, invece, al Braglia, davanti ai meravigliosi (l’aggettivo è tutt’altro che esagerato) 1.717 tifosi rosanero, che hanno incitato la squadra dal primo all’ultimo minuto, senza un attimo di tregua, Di Mariano si è sentito a casa come se non di più che al Barbera (ma questa è solo l’ impressione che ho ricavato  dal fior di partita che ha giocato). E i risultati sono visti oggi al “Braglia: settanta minuti, al contempo  di sciabola e fioretto, quest’ultimo tirato furi in occasione dei due assist che hanno propiziato I due gol: il rigore trasformato da Brunori e il lancio da una fascia all’altra (da sinistra a destra) che trovava pronto Valente alla battuta al volo del doppio vantaggio rosanero.   E, alla fine, la corsa dei giocatori sotto la curva, dov’erano assiepati i 1717 tifosi rosanero, pazzi di gioia, le braccia al cielo, i canti e i cori. Uno soprattutto, da brividi: “Pa-ler-mo, Pa-ler-mo, ti- vo-glia-mo co-sì!”.

Benvenuto Caminiti

IL TABELLINO DI MODENA – PALERMO

MODENA (4-3-1-2): Gagno; Oukhadda, Pergreffi, Silvestri, Azzi; Armellino (65′ Panada); Gerli (76′ Mosti), Magnino (46′ Duca); Tremolada (76′ Giovannini); Falcinelli, Diaw (65′ Marsura). A disp.: Seculin, Ponsi, De Maio, Coppolaro, Cittadini, Renzetti, Poli. All. Tesser.

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Nedelcearu, Marconi, Devetak (46′ Crivello); Segre (71′ Saric), Gomes (81′ Stulac), Broh; Valente (72′ Bettella), Brunori, Di Mariano (71′ Floriano). A disp.: Massolo, Accardi, Buttaro, Lancini, Damiani, Soleri, Vido. All. Corini.

ARBITRO: Fourneau di Roma 1 (Pagliardini-Cavallina).

MARCATORI: 8′ rig. Brunori, 45’+2 Valente

NOTE: Ammoniti: Magnino, Azzi, Pergreffi, Mosti (M), Devetak (P)

Testatina rossa

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