Friday, April 26, 2024
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Lega Pro. “A caval Di Donato non si guarda in bocca” e il Catanzaro, come il cantautore Piero Ciampi in “Te lo faccio vedere chi sono io”, punge, colpisce e stocca! A Latina le Aquile continuano a volare e a sognare

Ci piace chiudere il commento rimarcando un parallelismo calcistico e musicale: il Catanzaro è stato un po’ come il cantautore Piero Ciampi, di cui tanto si parla in questi giorni, nella sua celebre canzone: “Te lo faccio vedere chi sono io”… E a Latina, dopo il “concerto” l’han “visto e ascoltato” pure il ciarliero e battagliero (a chiacchiere) Di Donato e chi lo circonda!


di Riccardo Colao (Il punto del direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – Il “coach” del Latina Di Donato si era sgolato per tutta la settimana. Un po’ con i suoi ragazzi che allena e un po’ con la stampa locale (e non) che vorrebbe “allenare“: “Se battete il Catanzaro – questo era il nocciolo centrale del ragionamento – siccome è l’unica squadra europea ancora imbattuta, del Latina se ne parlerà per settimane… E’ la partita che va bene per noi ,,,che cala a pennello… ogni gara inizia zero a zero (udite udite n.d.d.) poi finisce al 90’…

Alla fiera delle ovvietà ovviamente il buon Daniele Di Donato avrebbe ricevuto il “Beone d’Oro“. Non contento ha aggiunto che il suo Latina (sintetizziamo per ovvie ragioni) avrebbe “attaccato in undici e si sarebbe difeso in undici” (ma va?) che non avrebbe “concesso gli spazi lasciati aperti nel match di andata” (finito 5 a 0 è bene ricordarlo), che i “suoi”, durante gli allenamenti, gli erano sembrati “attenti e concentrati” (durante la partita ufficiale pure… ma nell’ “allenamento” il Catanzaro non c’era…).

Le sua sicurezze e baldanze si sono poi sgretolate come il cemento privo di armatura, si sono squagliate come la neve sotto il solleone, si sono via via dissolte e svanite come i sogni al risveglio. Le secchiate d’acqua a catinelle lo hanno riportato alla realtà!

Il Catanzaro, pur privo di Vivarini in panchina per la squalifica incassata nel match casalingo contro il Taranto, non ha perso la sua imbattibilità, non ha perso terreno nei riguardi del Crotone e ha mantenuto la sua tabella di marcia.

Quello del 15 gennaio non era lo stesso Latina dell’Andata … era invece lo stesso Catanzaro del 5 a o che il Latina ha rivisto e che ha imposto la legge del più forte, la sua superiorità, tecnica e di gioco collettivo, la sua forza straordinaria, sospinta dai mille e più tifosi sugli spalti. A proposito dei supporters un plauso va anche a quelli nerazzurri che hanno esposto uno striscione commemorativo per la morte dell’ultras “Mimmolino” alias (al secolo) Domenico Coppola

E allora dove ha sbagliato Di Donato che come per il famoso “cavallo a cui non si guarda in bocca“, ha intascato, suo malgrado, un’altra lezione di stile di vita calcistica? Sicuramente, affidandosi al calcolo delle probabilità. “Prima o poi il Catanzaro dovrebbe pur perdere una gara” – si è detto ed ha poi ribadito ai suoi “allenati” che gli hanno creduto così tanto da scendere (“e me cojoni!”, dicono persino negli ambienti della Roma-Bene) sul manto verde del Francioni certi di poter conquistare i 3 punti. La melodia della “dura lex” del “piffero” ha riecheggiato anche stavolta e Di Donato a cui avrebbe fatto molto piacere suonare…lo zufolo è rimasto suonato dalle zampogne catanzaresi.

Come, e in che modo, tutto è accaduto, ve lo spiegherà, il collega Lorenzo Fazio, dettagliatamente nell’articolo che segue. Per quanto chi scrive offriamo l’aperitivo, attenendoci ai fatti che ci han più impressionato e aggiungendo le considerazioni, iniziali e finali.

Il gol di Biasci, per esempio, l’undicesimo “bollino blu” del bomber che insegue Iemmello, è stato (al 31′) un capolavoro di furbizia da parte di Vandeputte che, come nel Vangelo del Calcio, gli ha indirizzato il pallone con il pizzino su cui era scritto “vai e segna senza problemi!“. L’1 a 0 (o 0 a 1 che dir si voglia) non ha modificato di una virgola l’aspetto dell’incontro: possesso della sfera di cuoio da parte delle Aquile e “vigile attesa” del Latina mentre Di Donato andava su e giù nell’area a lui riservata, con lo sguardo mezzo inferocito e mezzo rattristato, come fanno i leoni, allo zoo in gabbia, davanti ai visitatori… Poi entrano Tentardini e Curcio al posto di Situm e Cinelli. Al 71 un passaggio arretrato di Brighenti sfugge a Fulignati e offre a mister Di Donato lo spunto per “emozionarsi” in un “improbabilequasi …autogol. La sfera viene recuperata e qualche minuto più tardi è Curcio a vedersi deviare un tiro forte e ravvicinato da Tonti quasi sulla linea: il raddoppio sfuma.

Viene richiamato Biasci in panchina ed entra il corazziere Cianci quando mancano dieci minuti abbondanti alla conclusione. Una gomitata sul viso del 99 provoca l’ammonizione di Esposito e la sua espulsione. In campo il Catanzaro è ora in superiorità numerica. Le Aquile sono paghe del risultato e il Latina riesce a impegnare Fulignati, per la prima volta al secondo minuto di recupero, che devia in corner un tiro piazzato di Bordin sulla sua sinistra.

Per trovare episodi descrivibili a vantaggio del Latina si è dovuto attendere gli ultimi minuti (quelli di recupero) quando un “Parapiglia in area del portiere” (come avrebbe commentato il buon Ezio Luzzi dai microfoni di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”la Catanzarese avrebbe potuto rischiare qualcosina“.

La “fuga per la vittoria” si è colorata nel binomio cromatico del giallo e del rosso e di questo match ormai archiviato, (checché ne dirà “caval” Di Donato nelle prossime conferenze stampa) non se ne parlerà per “altre settimane” ma giusto il tempo necessario per incidere nelle pagine della storia del Campionato di Lega Pro 2022-23 che il Latina ha perso (per merito delle Aquile) sia all’Andata che al Ritorno. Punto (ma non a capo). In classifica, a conclusione del 22° turno, la distanza dagli “Squali” resta immutata. Rileviamo, invece, l’incremento del bottino di gol realizzati e il ventiduesimo risultato utile per Fulignati, Martinelli, Brighenti, Vandeputte, Iemmello e compagnia bella.

Vivarini ha gioito sugli spalti pur restando in contatto virtuale coi suoi bravi ragazzi. I tifosi (reduci da un’altra dura trasferta) in cui si sono prodigati a incitare incessantemente i ragazzi in maglia giallorossa, hanno gradito lo spettacolo del Francioni e son tornati a casa “felici, vincenti e contenti”. “E tout va bien

Ci piace chiudere il commento rimarcando un parallelismo calcistico e musicale: il Catanzaro è stato un po’ come il cantautore Piero Ciampi, di cui tanto si parla in questi giorni, nella sua celebre canzone: “Te lo faccio vedere chi sono io“… E a Latina, dopo il “concerto” l’han “visto e ascoltato” pure il ciarliero e battagliero (a chiacchiere) Di Donato e chi lo circonda!

Au revoir” e a rileggerci la prossima settimana per i commenti della gara contro l’Audace Cerignola, fra le poche formazioni ad aver evitato la sconfitta contro la “corazzata” del presidente Noto. e, assieme all’Avellino, quella che è riuscita a infilzare per due volte la porta difesa da Fulignati. Quattro delle otto reti incassate recano – è giusto ricordarlo – la loro firma!

Giallorossamente vostro

Riccardo Colao

La distinta del match come sempre offerta dall’amico tifoso sfegatato Franco Marino
Il cantautore Piero Ciampi, autore tra le tante belle occasioni di “Te lo faccio vedere chi sono io!”. Proprio in questi giorni è in corso l’assegnazione del Premio Ciampi e una serie di eventi per ricordarlo a poco più di quarant’anni dalla sua scomparsa

E per chi volesse rivedere il match e gli episodi più importanti: basta cliccare sul sottostante link

https://elevensports.com/it/view/event/clcg4huhkoxxv0jfpovyymlxl

I precedenti prima dell’incontro odierni tra Latina e Catanzaro

IL MATCH VISTO DALLA TRIBUNA STAMPA

di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano

VINCE ANCORA IL CATANZARO CON RETE DI BIASCI E STRAPPA ALTRI TRE PUNTI CHE LO PORTANO A QUOTA SESSANTA

LATINA-CATANZARO 0-1 (30′ Biasci)

Inarrestabile Catanzaro, vince anche a Latina e rafforza sempre più il primato in classifica, in attesa del monday-night dello “Scida” tra Crotone e Pescara. Un’altra vittoria fondamentale per la squadra di Vivarini, più forte di ogni cosa nonostante varie defezioni in rosa e la difficoltà della trasferta. 1127 tifosi giallorossi al seguito per questa importante e delicata trasferta per il Catanzaro. Contro il Latina dell’ex Di Livio, in panchina al posto dello squalificato Vivarini ci va il vice Milani, originario di Latina e con cui ha concluso la sua carriera da giocatore e iniziato quella di allenatore come collaboratore tecnico. Nel Catanzaro c’è Cinelli dal primo minuto viste le varie defezioni presentate ieri dallo stesso Milani nella conferenza stampa della vigilia. Pallino del gioco da subito in favore del Catanzaro, il Latina ha difficoltà a trovare spazi contro la capolista del girone C di Lega Pro. In avvio di gara un contrasto in area di rigore manda a terra Fulignati che non si rialza subito a causa della botta e lasciando in apprensione i tifosi giallorossi. Ma l’estremo difensore giallorosso si rialza e riprende la sua partita. Al 10′ tiro a giro di Iemmello dal limite dell’area, Tonti c’è. Un minuto dopo ancora Iemmello al volo, su cross di Vandeputte, palla che sbatte per terra e miracolosa respinta di Tonti. Al 22′ terzo intervento di Tonti a sventare il vantaggio giallorosso con Vandeputte ad esser bloccato questa volta. Al 30′ Vandeputte mette Biasci perfettamente davanti la porta e l’ex Padova non fallisce l’occasione realizzando il goal del vantaggio con un tiro di esterno destro. Altro assist per Vandeputte, fin qui eccezionale nonostante un’attenta marcatura riservatagli dai padroni di casa. Al 42′ ultimo sussulto del primo tempo ancora con Vandeputte protagonista che, invece di calciare in porta, prova a servire all’indietro l’accorrente compagno facendo sfumare una potenziale occasione da rete. Finisce così la prima frazione di gioco. Nella ripresa al 52′ Iemmello si procura un’ottima punizione dal limite. Ci prova Vandeputte ma colpisce la barriera. Al 55′ ci prova il figlio d’arte Margiotta con una punizione dalla distanza. Fuori misura! Al 62′ Milani manda in campo Curcio e Tentardini per Situm e Cinelli. Per il Latina si rende pericoloso Esposito davanti a Fulignati. Al 71′ incomprensione Brighenti-Fulignati che per poco non costa carissimo al Catanzaro. Un minuto dopo occasione in area di rigore per Curcio, grande respinta di Tonti. Partita sempre più fisica, diversi cartellini gialli tra cui il doppio ad Esposito che gli costa il rosso per un brutto intervento sul subentrato Cianci. Al minuto 85 punizione dal limite per il Latina e ammonito capitan Martinelli. Bordin centra la barriera e poi calcia alle stelle. Quattro sono i minuti di recupero concessi, un’eternità per il popolo giallorosso al seguito e da casa. Ancora Bordin su punizione e Fulignati vola mettendo in angolo. Al triplice fischio è festa grande per gli oltre mille cuore giallorossi giunti fino a Latina e da martedì si comincerà a lavorare in vista della sfida del “Ceravolo” contro l’Audace Cerignola, domenica prossima.

IL TABELLINO AL FISCHIO D’INIZIO:

LATINA (3-5-2) : Tonti; Cortinovis, Esposito, Celli; Sannipoli, Di Livio, Amadio, Tessiore, Carissoni; Margiotta, Belloni. All. Di Donato. A disp: Cardinali, Giannini, Pellegrino, De Santis, Barberini, Di Mino, Nori, Bordin, Fabrizi, Riccardi, Gallo.

CATANZARO (3-5-2) : Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm, Cinelli, Ghion, Verna, Vandeputte; Biasci, Iemmello. All. Milani. A disp: Rizzuto, Sala, Tentardini, Welbeck, Fazio, Curcio, Gatti, Cianci.

Arbitro: Marco Monaldi di Macerata

Assistenti di linea: Federico Votta di Moliterno – Davide Stringini di Avezzano

Quarto ufficiale: Andrea Calzavara di Varese

Reti: al 31′ pt Biasci T. (Catanzaro) .

Ammonizioni: al 20′ pt Margiotta F. (Latina), al 33′ pt Di Livio L. (Latina), al 3′ st Amadio S. (Latina), al 7′ st Esposito A. (Latina), al 33′ st Carissoni L. (Latina) al 24′ st Biasci T. (Catanzaro), al 31′ st Brighenti N. (Catanzaro), al 40′ st Martinelli L. (Catanzaro).

Il difensore Brighenti vero perno della forte difesa catanzarese
La maglia “orange” che verrà donata per raccogliere fondi per la ricerca medica…sarà ricordata come la maglia della Vittoria a Picerno

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