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Casteltermini rivive l’antico rito del “Tataratà”

La festa rievoca il ritrovamento di una antica croce lignea, nei pressi della campagna di Chiuddia, da parte di alcuni pastori, che incuriositi dal fatto che alcuni buoi si inginocchiavano da diversi giorni su un determinato punto, scavarono e con grande stupore fecero la sensazionale scoperta. Come vuole la tradizione, i festeggiamenti iniziano il venerdì con la processione del Carro Trionfale sino all’eremo, da dove partirà il corteo con la Santa Croce per attraversare le vie del paese

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Rubriche Spettacolo , at 21 Giugno 2022 Tag: , , , , ,

di Mary Maria Mazza per il Quotidiano l’Italiano

CASTELTERMINI – Dopo due anni di stop forzato dovuto all’emergenza pandemica, anche la Sicilia potrà riappropriarsi dei suoi innumerevoli eventi tradizionali. Dal 24 al 26 giugno Casteltermini, una ridente cittadina dell’agrigentino rivive una delle più antiche manifestazione storica evocativa.

Cortei, sfilate a cavallo e riti antichi, puntualmente ogni anno, danno vita a una delle più antiche manifestazioni folkloristiche siciliane, la festa di Santa Croce, più comunemente conosciuta come “Sagra del Tataratà”. La manifestazione secolare, che ha un grande valore storico, sociale e religioso, trova le sue origini nell’esistenza di popolazioni arabe abitanti i casali del territorio, ancora prima del 1629, anno in cui il Principe Gian Vincenzo Maria Termini fondò il comune di Casteltermini.

La festa rievoca il ritrovamento di una antica croce lignea, nei pressi della campagna di Chiuddia, da parte di alcuni pastori, che incuriositi dal fatto che alcuni buoi si inginocchiavano da diversi giorni su un determinato punto, scavarono e con grande stupore fecero la sensazionale scoperta. Come vuole la tradizione, i festeggiamenti iniziano il venerdì con la processione del Carro Trionfale sino all’eremo, da dove partirà il corteo con la Santa Croce per attraversare le vie del paese. L’ esibizione è svolta da un gruppo di danzatori in costume arabo e armati di sciapole di ferro, eseguono una danza spettacolare e travolgente, accompagnata da un motivo arabeggiante dei tamburi. La presenza di un tema arabo in una festa cristiana, intende esprimere la possibilità di pacifica convivenza tra le due etnie in quel territorio ai tempi del periodo normanno.

Un momento della manifestazione storica riattivata dopo due anni di stop

Per i Castelterminesi che hanno la passione per i cavalli, la festa di Santa Croce è l’occasione per mostrare la bellezza dei propri destrieri e le evoluzioni che riescono a fare. Sono delle vere e proprie esibizioni a cui i cavalli meravigliosamente bordati e fieri del loro modo di avanzare, eseguono in modo spettacolare movenze paragonabili a passi di danza.

                                                   Mary Maria Mazza

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