Friday, May 17, 2024
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E se si tornasse seri dopo la “sbornia” sanremese?All’indoman dei cinque giorni di “svago” del Festival si fanno i conti con l’attualità sempre più rilevante

Qualcuno potrebbe obiettare che non avendo visto il Festival non posso giudicarlo. Potrebbe essere anche vera questa confutazione, mi basta, però, aver letto alcune news inerenti alla sopracitata manifestazione pseudo canora, per essere contento di non averla vista. Di non essermi “ubriacato” di Fedez, Ferragni, baci, bacetti, piante buttate all’aria, tutto programmato o meno, sinceramente, tutto questo, non può interessarmi proprio.

By L'Italiano , in Rubriche Spettacolo , at 13 Febbraio 2023 Tag: , , ,

di Romano Scaramuzzino per il Quotidiano l’Italiano

BERGAMO – Per carità, sono il primo a credere che sia necessario, per noi tutti, concedersi dei momenti di svago, ne sono la prova anche alcuni dei miei post pubblicati sul Blog del mio sito web (il cui link si può trovare, questa volta, sotto la mia firma di questo pezzo, nda).

Fa parte di una sorta di strategia, questa, anche insita nel nostro istinto di sopravvivenza, distogliere la nostra attenzione dai problemi quotidiani che sembrano diventare sempre più intensi anche perché non legati alla nostra volontà ma a quella di chi ci governa a livello nazionale e internazionale. E di tutto questo, dobbiamo fare in modo di non essere spettatori passivi ma, per che quel possiamo, attori protagonisti. Anche questa sarebbe “Resistenza”.

Non ho visto il Festival di Sanremo, una cinque giorni (dal 7 all’11 febbraio) di “sballo” per molti italiani. Non l’ho visto perché credo che questa manifestazione dovrebbe essere promotrice della canzone italiana e non di personaggi di scarso valore e contenuto, compresi i messaggi inerenti al conflitto russo-ucraino che sempre di più rischia di diventare una battaglia globale. Messaggi, poi, unilaterali.

Qualcuno potrebbe obiettare che non avendo visto il Festival non posso giudicarlo. Potrebbe essere anche vera questa confutazione, mi basta, però, aver letto alcune news inerenti alla sopracitata manifestazione pseudo canora, per essere contento di non averla vista. Di non essermi “ubriacato” di Fedez, Ferragni, baci, bacetti, piante buttate all’aria, tutto programmato o meno, sinceramente, tutto questo, non può interessarmi proprio.

Intanto, oggi e domani, si vota in Lombardia e Lazio per le regionali 2023, tiene sempre banco la vicenda legata ad Alfredo Cospito, le vittime del terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia salgono ad oltre trentamila, per non parlare della cronaca come le due donne uccise, ieri, nel catanese.

Insomma, anche se la virologa Antonella Viola ha affermato che il vino fa male, mi permetto di citare la neurobiologa Sandra Moreno, che ha controbattuto alla Viola sottolineando che occorre fare una differenza tra alcol e vino, e che, quest’ultimo, fa veramente male alla salute quando preso in quantità e dosi oltre quelle legittime.

Così è per il sano svago, quello in dosi e quantità consentite fa bene mentre una cinque giorni di Festival d Sanremo può nuocere gravemente alla perspicacia.

Romano Scaramuzzino

Festival di Sanremo 2023
Testatina rossa

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