Friday, March 29, 2024
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Gloriya Sadykova dal Kazakistan in Italia sulla scia dell’amore per l’arte e la pittura

“Come si può facilmente dedurre osservando le mie opere esse sono il risultato di una pittura metafisica. I miei lavori, anche se legati a materiali concreti, hanno aspetti surreali, perché io dipingo una natura trasfigurata, che mi piace definire col termine di “una “realtà aumentata” o “dilatata”. Associando elementi naturali e artificiali, quasi utilizzando la tecnica del Cartoon. Per tali motivazioni ritengo che la mia pittura sia una rappresentazione visiva molto impegnativa ma attrattiva. Trasferisco tutta me stessa in ogni immagine e, col passare del tempo, l’attrazione emotiva ha permesso alla mia anima, di percepire insieme Universo e religione e ha elevato l’atto della pittura quasi a livello di una intensa ed emotiva preghiera”. 


di Riccardo Colao – Direttore del quotidiano l’Italiano

ROMA – Le sue origini vengono da lontano. Gloriya Sadykova è figlia di un pittore kazako. Oggi può considerarsi italiana d’adozione ma non ha mai dimenticato il Kazakistan.

Mio padre amava dipingere e lo faceva per professione. Quando ero bambina, mi conduceva nel suo enorme laboratorio creativo; in quel luogo pregno di odori, di colori, di tele accennate e di quadri finiti, tra una pennellata e l’altra riusciva a trasferire nei miei occhi il desiderio di guardare il mondo in modo artistico. Per me era come ritrovarsi in una fiaba: affascinata da quelle tinte, ora forti, ora tenuti, da quei colori e dalle dimensioni imponenti delle opere“. 

Si presenta così Gloriya nella sua totale apparente semplicità. I suoi occhi sono luminosi e l’espressività del viso riflette l’umore di una donna consapevole del fascino che emana,

Non so, forse per un effetto di imprinting, per potermi esprimere liberamente anche io ho sempre ricorso all’arte del dipingere ricorrendo ai molti materiali differenti disponibili esportandoli sino ai confini, ai limiti della tela anche se poi mi accorgo che essi non mi bastano quasi mai….

Un tipico atteggiamento pensieroso e teso alla creatività dell’artista Gloriya Sadykova di origine kazaka e di adozione romana.

-Il tuo papà può essere considerabile il primo maestro?

“Possiamo ben dirlo… è così… Forse ha saputo trasmettere in me quelle sensazioni e quelle pulsioni che albergavano nella sua fantastica attività artistica”. – alita Gloriya regalandoci un suggestivo momento delle sue pupille che sicuramente viaggiano a ritroso nel tempo proiettando i sapori, gli odori dei ricordi indelebili che l’han vista crescere. Poi prosegue come se non ci trovassimo uno di fronte all’altro. Come se si trovasse davanti al confessionale, nel silenzio ovattato di un tempio ortodosso.

Vivo la pittura anche come un atto magico – ci confessa con semplicità disarmante – Una volta avvertii il bisogno di dipingere una bicicletta bianca collocandola vicino a un vaso di fiori e mio padre, dopo un po’ di tempo si presentò davanti ai miei occhi con in mano una fiammante bici che diventò un modo per praticare sport e che mi regalò istanti di felicità nel solo pensare che con lei avrei potuto pedalare al di là degli spazi casalinghi; sicuramente quel dipinto e l’accostamento era stato, involontariamente, un messaggio subliminale; trovai sul quadro i fiori da lui dipinti e così ho imparato che se una cosa si può immaginare è possibile anche che si possa realizzare“.

-Proviamo a indagare: cosa ricordi del periodo trascorso in Kazakistan?

Vivendo in un Paese così diverso e lontano dall’Italia posso ora affermare di aver trascorso , gran parte della vita in “compagnia” di materiali diversi e, incitata da una curiosità irrefrenabile, ho coltivato molto intimamente la mia predisposizione espressiva. E’ grazie a tale fase pregresso se oggi posso immaginare, pensare e poi progettare e realizzare la costruzione dei miei lavori con forme naturalistiche, imponendo ai materiali che uso una trasformazione che mi consente di riprodurre i colori esistenti in natura di cui adoro appropriarmi. Quel primo periodo giovanile ha seminato i germi di una piantina che è poi diventata l’albero di un grande stimolo creativo; così ho fatto in modo di studiare :da autodidatta i materiali, le loro caratteristiche e ho creato tanti abbinamenti impensabili di cui sono fiera ed orgogliosa perché mi offrono la ragione di sentirmi viva e realizzata“.

-I nostri lettori ti sarebbero grata se volessi accennare alle metodologie che impieghi. Puoi rivelarcele?

Come si può facilmente dedurre osservando le mie opere esse sono il risultato di una pittura metafisica. I miei lavori, anche se legati a materiali concreti, hanno aspetti surreali, perché io dipingo una natura trasfigurata, che mi piace definire col termine di “una “realtà aumentata” o “dilatata”. Associando elementi naturali e artificiali, quasi utilizzando la tecnica del Cartoon. Per tali motivazioni ritengo che la mia pittura sia una rappresentazione visiva molto impegnativa ma attrattiva. Trasferisco tutta me stessa in ogni immagine e, col passare del tempo, l’attrazione emotiva ha permesso alla mia anima, di percepire insieme Universo e religione e ha elevato l’atto della pittura quasi a livello di una intensa ed emotiva preghiera“. 

-Possibile pertanto parlare di tecnica di pittura emozionale che suscita interesse anche nelle persone dotate di scarsa sensibilità artistica?

Effettivamente devo convenire che molti degli ammiratori delle mie opere sono persone che vengono attirate al di là del fatto che abbiano o meno una sensibilità artistica. Tuttavia, come amo ricordare spesso, non è un caso che i miei estimatori siano molto raffinati, liberi da modelli e pregiudizi e, in ogni caso, persone che hanno raggiunto un livello di crescita spirituale elevato e un’ampia Weltanschauung“. 

A beneficio dei lettori meno avvezzi ai termini “esterofili traduciamo la parola che potrebbe risultare non facilmente comprensibile: “Concezione del mondo, della vita, e della posizione in esso occupata dall’uomo; termine frequente nella storia della filosofia e nella critica letteraria

-Dunque è sbagliato se riteniamo di affermare che ti senti investita di una “missione artistica!?

Gloriya Sadykova ha l’abitudine di guardare negli occhi l’interlocutore e di offrire sorrisi soavi e profondi che trasformano le tinte invernali ed autunnali in quelle primaverili. Impossibile arrestare le sue risposte che sgorgano come l’acqua azzurra, come l’acqua chiara dalla roccia, riversandosi come liquido vitale fonte per dissetarsi. Si accorge che forse siamo andati oltre alle sue aspettative nell’esprimere un giudizio e allora le cediamo la parola perché recupera il diritto di replica.

Però non vorrei essere fraintesa: non credo di poter rappresentare una missione pittorica né nella dimensione divertente e né in quella tragica e non ho neppure ho la pretesa di farla diventare un’indagine psicologica. Intendo limitarmi semplicemente ad evocare sensazioni profonde, invitando l’osservatore a riflettere suggerendo anche lui di sognare e magari di poter realizzare quel che è capace di sognare nella fase onirica reale e in quella parziale quando chiunque di noi sogna ad occhi aperti. Ultimamente realizzo le mie opere su vari supporti di diverse tipologie come il plexyglass. Nei miei quadri trasferisco l’energia che percepisco dal soggetto che rappresento, sia nature morte, paesaggi, o ritratti. Elaboro in partenza senza avere un’idea predefinita ma con una tecnica ispirata al cartone animato. Per questo motivo, il mio, è un impegnativo lavoro tecnico di sovrapposizioni di strati, lungo e meticoloso che, nella fase finale, assume le prerogative del sensibile affinamento che è tipico dell’alchimista, perché uso la resina epossidica: un liquido estremamente versatile, un bicomponente brillante che rende tutto vagamente magico, parimenti al sogno o alle favola.“. 

L’amore per la grande bellezza e per il classicismo rinascono nelle rivisitazioni e nella visione artistica di Gloriya Sadykova qui ripresa all’interno di uno dei palazzi storici della Capitale. L’impegno dell’artista di origine kazaka spazia in più ambiti e brilla per la sua originalità

-Qual é il soggetto preferito, tra nature morte, paesaggi, personaggi, per la pittrice Gloriya?

Dipende. Però sono certa di poter esprimere che inizialmente il mio resta sempre un approccio emotivo: se ricevo incarico di eseguire un ritratto, per esempio, non mi basta una semplice immagine… devo assolutamente visionare il soggetto allo scopo di recuperare quella fiamma che arde dentro la sua anima. Indagare nei limiti del possibile sino ai confini della sua interiorità. Nella mia opera intitolata “il viaggiatore quantistico” ritraggo in termini metafisici una figura che oltrepassa le dimensioni spazio – temporali. Anni fa per la sede dell’Ambasciata kazaka, ho creato un ritratto di Abai Ibragim Kounanbaiouly, un personaggio dell’800, filosofo, poeta e compositore considerato il padre della letteratura del Kazakistan“.

-Da quel che ho appreso negli ambienti, prima di occuparmi del tuo personaggio, ho scoperto che ti interessi anche di design… La vedo quasi stupirsi, poi la mia interlocutrice rimedia col sorriso incantevole che sorge dalle sua labbra come l’alba che non vede gloria più grande di Roma…

“In Italia e a Roma le notizie volano… In effetti è vero ho avuto modo e tempi di dedicarmi al design di interni e ho dato il via ad una proficua collaborazione con creatori di moda, per decorare alcune loro collezioni coi miei gioielli da me disegnati e realizzati con l’impiego del materiale innovativo, per il genere, come la resina epossidica. Vedi provengo da una famiglia di artisti e da location dove tutto ciò che circondava me e i miei splendidi genitori ogni minimo dettaglio possedeva radici artistiche, persino i mobili e gli arredi erano stati realizzati a mano dal mio papà e dalla mia mamma; e così pure, la carta da parati dipinta, le decorazioni delle stanze e il giardino, che mia madre curava alla stregua della fatina dal pollice verde; Io e i miei fratelli eravamo fortemente e positivamente influenzati dal piccolo mondo antico e moderno che ci accoglieva e coccolava. Le nostre curiosità venivano in qualche maniera sollecitate e nessuno poneva dei limiti: diventata adulta, ponendomi alla quotidiana ricerca di nuovi stimoli, ho incontrato la “genetica quantisticasecondo la quale, come molti sanno, il DNA non è un archivio considerato tale dalla scienza classica, ma può essere ritenuto un “cervello autonomo”,  capace di recepire, elaborare e organizzare i segnali che arrivano dal mondo esterno. La genetica quantistica si occupa di studiare l’applicazione del frattale, che è un elemento geometrico. Esso replica la sua struttura su scale diverse. Se noi applichiamo questo concetto alla genetica, vediamo che ogni cellula, regolata dal DNA individuale, contiene in sé una rappresentazione in scala dell’Universo stesso. Senza avanzare alcuna pretesa accademica, ritengo sia possibile affermare, che ogni religione, partendo dalla creazione dell’essere umano includendo nel suo infinitamente piccolo, l’infinitamente grande, influenzi concettualmente il mio modo di dipingere. Lo avevo percepito, irrazionalmente ed inconsapevolmente, fin da bambina, quando vivevo in Kazakistan con la mia famiglia e poi ho scoperto che sia proprio così”.

-Gloriya… Che ricordi hai della tua terra d’origine? Ti manca? Cosa vorresti portare in Italia dal Kazakistan e cosa vorresti esportare dal “Bel Paese” in quello dove hai avuto i natali’

Se rispondessi in maniera positiva o in termini negativi ritengo che sarebbe comunque banale. Ho un ricordo del popolo kazako come quello che si può avere di gente mite e generosa che vive nei confini di un territorio esteso come quello su cui basa la propria esistenza l’Europa e ha fatto del sentimento dell’ospitalità un vanto tradizionale. La gioventù kazaka è giovanile, proiettata verso il progresso; è curioso e segue con forte interesse ogni novità. L’atteggiamento è condiviso oltre che supportato dal Governo; tutti partecipano attivamente alla vita sociale e politica. I cittadini sono disponibili a partecipare alle discussioni sulle scelte dell’Amministrazione Pubblica addirittura inviando i loro pareri e le loro proposte sul sito ufficiale del Governo o tramite i “numeri verdi” che restano a disposizione di chiunque intenda esercitare il diritto di comunicare il proprio pensiero. Magari vista la disaffezione di una parte dell’elettorato italiano verso la politica suggerirei di importare in Italia questa maniera di interpretare la democrazia allo stato puro. In Kazakistan porterei volentieri l’entusiamo, la fantasia, la cucina, la musica, i costumi e la moda italiana. Non c’é alcun dubbio“.

-Nella tua vita esiste, oltre al lavoro e ai progetti che animano la tua prolifica attrazione all’arte, un piccolo spazio per i sentimenti o prevedi in futuro che possano fare capolino nel tuo cuore?

Al momento trasferisco tutta me stessa in ogni immagine e, con il passare del tempo, l’attrazione emotiva ha permesso alla mia anima, di percepire insieme Universo e religione e ha elevato la mia pittura quasi alla preghiera. In vista del futuro Giubileo del 2025 ho in programma di dare vita al progetto espositivo realizzando una serie di opere meditative. Per tal ragione ho aderito a “Tota Pulchra” l’associazione attivissima nell’organizzazione di mostre d’arte, spettacoli e molte altre iniziative culturali: principalmente per l’efficacia del suo Presidente, Mons. Jean-Marie Gervais, infaticabile organizzatore e, soprattutto, scopritore di nuovi, giovani talenti. E per l’amore è risaputo che la miglior maniera di riceverlo è attendere che si presenti al momento giusto e nel posto giusto. Ognuno di noi ha tante anime gemelle con cui poter costruire un rapporto sentimentale. Se ci si incontra con una di queste al momento giusto e nel posto giusto il miracolo di due cuori che si fondono possono diventare anche loro un’opera d’arte”.

Si chiude così questa intervista. Ci piace pensare che magari leggendola, una di queste anime, sia già sul cammino per incontrare Gloriya Sadykova! Auguri sinceri. Di cuore, col cuore!

Riccardo Colao

Nel sottostante link l’indirizzo instagram dell’artista Gloriya Sadykova

https://instagram.com/gloriyasadykova?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Una meravigliosa esecuzione artistica di Gloria Sadykova
Nelle immagini soprastanti e in quelle sottostanti alcune delle opere realizzate dalla pittrice e artista Gloriya Sadykova
testatina

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