Il collezionista Giuseppe Chirico scopre il Diario di Guerra in Russia di Padre Masseo Marchese. Il prezioso documento vede la luce grazie alla Titani Editori e all’impegno del curatore di un’opera che fa luce sulla Storia
La prefazione è stata curata dal Gen. Div. (Aus) Pasquale Martinello, Presidente dell’Associazione Culturale Calabria in Armi, il quale con equilibrio e serenità ha conferito il giusto senso all’intento di Padre Masseo.
Il libro ha ricevuto il gratuito patrocinio da parte dei Comuni di Catanzaro e San Nicola da Crissa (VV).
Edito dalla Casa editrice Titani Editori, sempre in prima linea anche nella ricostruzione di testi utili al recupero della Storia della nostra Calabria, è già in lizza per l’assegnazione di uno dei Premi assegnabili nell’ambito del Premio Città dei Papi 2023, nella categoria “Storica”.
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’Italiano (dalla Redazione Catanzarese)
CATANZARO – Ha visto la luce e presto vedrà – a giorni – la sua ottimale distribuzione nelle migliori librerie, cartolibrerie ed edicole del Capoluogo di Regione il libro “I miei Ricordi di Guerra in Russia. Luglio 1941 – Febbraio 1943, Padre Masseo Marchese, Cappellano Militare nella 52° Divisione “Torino”, al seguito dell’Armir”, coordinato, e firmato dal collezionista di cimeli militari e storici Giuseppe Chirico che, grazie ad una serie di coincidenze, ha ritrovato il vetusto e ormai dimenticato diario, cogliendo opportunità di riportarlo alla luce restituendo dignità al suo estensore e chiarendo alcuni punti della sfortunata spedizione militare ordita dal governo mussoliniano al fianco di quello hitleriano.
Il cappellano Padre Masseo Marchese era originario di San Nicola da Crissa (oggi in provincia di Vibo Valentia ma catanzarese all’epoca); la sua famiglia negli anni ’70 subì un sequestro di persona da parte di una consorteria mafiosa del luogo, grazie però, all’impegno di un grande Ufficiale dell’Arma, questa vicenda si risolse con un lieto fine, fu questo episodio però, che scatenò in lui la voglia di raccontare, di ricordare.
Decise però di non pubblicare nulla. Perché, come riporta lo stesso Padre nel suo scritto: “Disgusto per i tanti libri che trattarono: “Campagna di Russia” e diedero più risalto a valore di ogni genere commerciali, reclamistici, politici e polemici, che a quelli veri, positivi e reali del sacrificio e dell’eroismo.”
Negli anni ’50 Padre Masseo si trasferì nel Comune di Catanzaro ed esattamente al conventino ubicato in Via Elvidio Borelli, ove proseguì la sua opera a favore degli infermi, dei malati, presso l’ospedale civile “Ciaccio” di Catanzaro, finché non sopraggiunse la sua morte che lo colse nel 1991.
Lo scritto è rimasto nell’oblio per anni, fino a quando Giuseppe Chirico (autore della scoperta e curatore della pubblicazione), nelle sue continue ricerche di cimeli degli ultimi due conflitti mondiali, non l’ha rinvenuto e offrendo di pubblicarlo alla casa editrice Titani Editori, notoriamente attiva – in campo nazionale ed europeo – e nota per pubblicare i manoscritti, scelti tra quanti proposti, senza sollecitazione di contributi o richieste di sopportare spese ai suoi autori.
Il lavoro di Giuseppe Chirico, è stato rivolto soprattutto a restituire il giusto risalto al testamento morale di Padre Masseo Marchese.
Il tutto arricchito con tantissime immagini di giornali illustrati del periodo bellico, documenti e foto dell’epoca.
La prefazione è stata curata dal Gen. Div. (Aus) Pasquale Martinello, Presidente dell’Associazione Culturale Calabria in Armi, il quale con equilibrio e serenità ha conferito il giusto senso all’intento di Padre Masseo.
Il libro ha ricevuto il gratuito patrocinio da parte dei Comuni di Catanzaro e San Nicola da Crissa (VV).
Edito dalla Casa editrice Titani Editori, sempre in prima linea anche nella ricostruzione di testi utili al recupero della Storia della nostra Calabria, è già in lizza per l’assegnazione di uno dei Premi assegnabili nell’ambito del Premio Città dei Papi 2023, nella categoria “Storica”.
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