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Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus, risponde alle accuse di Fedez

di Furio Squartani (Dalla Redazione Romana) Dopo la tempesta scatenata da un artista che avrebbe dovuto solo esibirsi nella sua…

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Politica Italiana , at 03/05/2021 Tag: , , , ,

di Furio Squartani (Dalla Redazione Romana)

Dopo la tempesta scatenata da un artista che avrebbe dovuto solo esibirsi nella sua specialità e che invece è andato ben oltre al ruolo che gli era stato richiesto nell’esibizione sul palco dei festeggiamenti del 1° Maggio, giungono puntuali e nette le repliche alla strumentalizzazione del personaggio che non avrebbe certamente avuto tanta risonanza se non fosse stata perla sua, diciamolo pure, becera e vigliacca boutade.

Davanti al televisore, a casa con la mia famiglia, mi sono imbattuto nel pistolotto di Fedez e ad un certo punto mi sono sentito citato e deriso senza possibilità di contraddittorio. Ma un cantante, può porre in essere questi attacchi personali senza possibilità di contraddittorio? Nelle sue parole ho percepito una violenza inaudita, tutto questo pagato con i nostri soldi, perché si tratta di servizio pubblico. La Rai non può farsi megafono di una singola voce. È vergognoso oltre che non rispettoso delle regole” ha dichiarato Jacopo Coghe, vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus, attaccato come ultracattolico e antiabortista e amicone del leghista Simone Pillon, dal cantante rap durante il concertone del primo maggio andato in onda su Raitre.

Fedez pensi a cantare, senza condannare le opinioni degli italiani, tutelate dalla Costituzione e dal nostro diritto. Se vuol fare il politico, scenda in campo e si confronti allora in un dibattito pubblico e mostri tutta la sua ignoranza sul tema. La sua è solo propaganda, non conosce i contenuti del Ddl Zan, non è in grado di entrare nei singoli temi e pubblicizza l’antiomofobia come fosse uno smalto. Si metta in gioco, lo aspetto per un confronto alla pari” ha concluso Jacopo Coghe.

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