Thursday, March 28, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Giancarlo Pittelli: il Tribunale della Libertà ha annullato l’ordinanza cautelare per mancanza di indizi. Il penalista è stato segregato per tre anni (tra carceri e domiciliari) senza alcuna ragionevolezza

“Letta l’ordinanza: sembra semplicemente ACCOLTA IN PIENO LA TESI DELLA DIFESA. E sembra che bene hanno fatto gli avvocati di Giancarlo Pittelli a perseguire con costanza QUESTO RISULTATO , anche ai fini di una “eventuale azione di riparazione per ingiusta detenzione”. E’ pervenuta la dichiarazione dell’avv Gian Domenico Caiazza, difensore di Giancarlo Pittelli: “dopo tre anni e due mesi di privazione della libertà personale, con la umiliazione feroce addirittura del carcere di Bad ‘e Carros per molti mesi, e la distruzione di una intera vita pubblica e privata costellata di successi, riconoscimenti e responsabilità anche politiche, il Tribunale del Riesame di Catanzaro riconosce finalmente la insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza che avevano fino ad oggi legittimato l’accusa a carico dell’avv Giancarlo Pittelli, per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Onore alla onestà intellettuale ed alla indipendenza di questi giudici, innanzitutto, in un contesto tutt’altro che semplice. Ma onore soprattutto a Giancarlo Pittelli, colpito dalla peggiore delle violenze possibili, cioè quella di una accusa ingiusta. Chissà quando si riuscirà finalmente a comprendere che non può accadere nulla di più drammatico ad un essere umano, che essere travolto e distrutto da un’accusa infamante ed ingiusta. Mi auguro che Giancarlo Pittelli sappia trovare la forza per riprendersi quella vita che gli è stata così immotivatamente ed oltraggiosamente distrutta”


L’editoriale di Riccardo Colao

ROMA – Non avevamo mai creduto alla partecipazione attiva (e manco passiva) di un Giancarlo Pittelli affiliato e prono agli ordini della ‘ndrangheta. Oggi il Tribunale della Libertà ha finalmente sentenziato che non esistevano le prove e nemmeno gli indizi per il trattamento disumano che ha subito!

Ora che la notizia è ufficiale il presidente dell’Associazione Riforma Giustizia per lo Stato di diritto, dott. Enrico Seta ha potuto commentare in questi termini: “Dopo 3 anni un Tribunale della Repubblica dice – senza equivoci – che, nell’inchiesta Rinascita Scott, NON CI SONO MAI STATI INDIZI SUFFICIENTI A TRATTENERE GIANCARLO PITTELLI IN CUSTODIA CAUTELARE”.

L’ex Consigliere parlamentare poi prosegue: “Ci dispiace per la DDA, ma la mia impressione è che Rinascita Scott esca in frantumi da questa decisione (almeno per quanto riguarda il “pezzo pregiato” dell’inchiesta). Ora per Giancarlo Pittelli rimane ora la sola decisione del Tribunale di Reggio Calabria”.

Vogliamo ricordare, in senso garantista che al momento Giancarlo Pittelli non solo non è colpevole (non c’é mai stato un pronunciamento in tal senso) ma persino la conclusione di questa tragedia umana appare all’orizzonte delinearsi come il classico errore giudiziario.

Nonostante le “chiacchiere e pinzillacchere” dei pentiti ad orologeria, tirate – guarda caso – sempre in prossimità di decisioni giudiziarie, Giancarlo Pittelli accusato di aver favorito le cosche della ‘ndrangheta operante nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, rivelando segreti che erano già noti persino sulle colonne di piombo dei giornali, non avrebbe meritato il trattamento che gli è stato riservato dagli inquirenti.

Dalla lettura della stessa motivazione i promotori del Comitato “Libertà per Pittelli” dopo la lettura delle motivazioni hanno così commentato: “Letta l’ordinanza: sembra semplicemente ACCOLTA IN PIENO LA TESI DELLA DIFESA. E sembra che bene hanno fatto gli avvocati di Giancarlo Pittelli a perseguire con Costanza QUESTO RISULTATO , anche ai fini di una “eventuale azione di riparazione per ingiusta detenzione”

Non abbiamo mai avuto dubbi sull’esagerazione di certe interpretazioni nel metodo di indagine condotta dalla procura della Repubblica. Chi ci segue conosce benissimo il nostro garantismo e soprattutto il nostro pensiero sulla vicenda.

Come quando nelle feste, nelle sagre, sparano i botti, l’accusa sta lanciando i suoi ultimi petardi che han molta appariscenza e luminosità ma pochissima sostanza… volano in alto sibilando… poi si decompongono in mille tessere colorate e squarciano il buio della notte tagliandola con fantasmagoriche scintille… infine quando i botti terminano come sempre rimangono le stelle … che si lasciano guardare immobili, serene e bene auguranti… La notte di Giancarlo Pittelli attraversa il passaggio dove “sorella luna” nella sua tonda effervescenza di questo plenilunio è foriera di giorni sereni… La debolezza di chi accusa è evidenziata dalla ricerca affannosa di nuovi strali che non hanno alcun peso se non quello che si può attribuire alle “chiacchere e alle pinzillacchere”… Non esiste uno “straccio di prova” che non sia legato al “mi hanno detto”, “mi hanno riferito”… “ho saputo che”… La campagna mediatica per creare il “mostro” è alla fine dei giochi… Gli ultimi fuochi della campagna mediatica che vorrebbe il “crucifige” su Pittelli denota la povertà stessa dell’indagine irrisolta… mal gestita e ancora meno bene strutturata su macroscopici equivoci ed errori derivanti dalla lettura delle intercettazioni. Giancarlo Pittelli, diciamolo apertamente, è manifestamente innocente, vittima di una incredibile vicenda giudiziaria che di fatto in tribunale, come nel dibattimento, crollerà evidenziando tutte le sue crepe!

Ora, come allora, ci chiediamo chi pagherà per tutto il fango che è stato gettato sull’ex senatore?

ULTIM’ORA: E’ pervenuta la dichiarazione dell’avv Gian Domenico Caiazza, difensore di Giancarlo Pittelli: “Dopo tre anni e due mesi di privazione della libertà personale, con la umiliazione feroce addirittura del carcere di Bad ‘e Carros per molti mesi, e la distruzione di una intera vita pubblica e privata costellata di successi, riconoscimenti e responsabilità anche politiche, il Tribunale del Riesame di Catanzaro riconosce finalmente la insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza che avevano fino ad oggi legittimato l’accusa a carico dell’avv Giancarlo Pittelli, per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Onore alla onestà intellettuale ed alla indipendenza di questi giudici, innanzitutto, in un contesto tutt’altro che semplice. Ma onore soprattutto a Giancarlo Pittelli, colpito dalla peggiore delle violenze possibili, cioè quella di una accusa ingiusta. Chissà quando si riuscirà finalmente a comprendere che non può accadere nulla di più drammatico ad un essere umano, che essere travolto e distrutto da un’accusa infamante ed ingiusta. Mi auguro che Giancarlo Pittelli sappia trovare la forza per riprendersi quella vita che gli è stata così immotivatamente ed oltraggiosamente distrutta”.

Ed è quello che ci auguriamo anche noi come tutti coloro i quali non hanno mai creduto che l’avv. Pittelli potesse essere un fuorilegge!

Riccardo Colao

testatina

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