Supercoppa di Calcio Lega Pro – Il Catanzaro a Reggio Emilia per conquistare lo storico Tricolore
La gara sarà trasmessa in diretta televisiva su RaiSport, come comunicato dalla nota stampa della società, e per presentare questo match analizziamo le parole di alcuni protagonisti della stagione, dopo il primo round di Supercoppa con la Feralpi, come mister Vivarini, il centrocampista Ghion e i preparatori Zambardi (portieri) e Del Fosco (atletico)
di Lorenzo Fazio per il Quotidiano l’Italiano
CATANZARO – Ultimo atto della stagione del Catanzaro che potrebbe consegnare un altro trofeo alla squadra allenata da mister Vincenzo Vivarini. La trasferta a Reggio Emilia al Mapei Stadium contro la Reggiana di mister Aimo Diana sarà decisiva per la consegna della Supercoppa di Lega Pro che darebbe al Catanzaro un traguardo non da poco con uno storico double.
La gara sarà trasmessa in diretta televisiva su RaiSport, come comunicato dalla nota stampa della società, e per presentare questo match analizziamo le parole di alcuni protagonisti della stagione, dopo il primo round di Supercoppa con la Feralpi, come mister Vivarini, il centrocampista Ghion e i preparatori Zambardi (portieri) e Del Fosco (atletico). Sarà poi la volta dell’intervista all’ex capitano del Catanzaro Ciccio Corapi, in procinto di iniziare la carriera da allenatore, che ha definito il Catanzaro promosso in serie B come una “macchina da guerra”. Infine, l’avversario di turno che è la Reggiana che è un’altra nobile del calcio italiano che torna nel calcio che conta, di cui riportiamo la storia dagli inizi fino all’ultima promozione arrivata proprio al termine di questa stagione.
REGGIANA-CATANZARO IN DIRETTA RAISPORT: LA NOTA STAMPA DEL CLUB
Si giocherà il prossimo sabato 13 maggio alle ore 18:30 nello stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia la gara valida per la terza giornata di Supercoppa tra la Reggiana e il Catanzaro. La gara sarà trasmessa in diretta televisiva su Rai Sport.
LE VOCI DELLA SUPERCOPPA: VIVARINI, GHION, ZAMBARDI E DEL FOSCO NEL POST FERALPISALO’
VIVARINI: “Non ho parole per ringraziare il pubblico di Catanzaro. È stato il nostro grande alleato in ogni momento, anche quelli di difficoltà. Un sostegno anche per il mio staff che ha lavorato con intensità e passione per ripagare questo affetto. Questa vittoria ci dà soddisfazione perché loro sono una bella squadra. Ottimi palleggiatori e buon gioco tra le linee che ci ha messo in difficoltà. I nostri ragazzi volevano questa vittoria e se la sono presa. Hanno grandi valori. Siamo stati superiori a tutti gli episodi. Quando fai entrare Vandeputte, Biasci e Pontisso il tasso tecnico è salito, senza nulla togliere agli altri. Brava anche la Feralpi con buone rotazioni e un buon lavoro di Carraro in fase di costruzione. Hanno avuto anche il vantaggio del vento al primo tempo e faccio un plauso a Butic che ha fatto una gran partita. Vivarini uno di noi da parte del pubblico? Io mi sento uno di loro. Li ho sempre difesi e ci hanno sempre sostenuto ovunque. Chiaro che andiamo ad affrontare una categoria importante e io la serie B la conosco. L’ho fatta e anche molto bene, stiamo parlando e stiamo vedendo. Penso non ci siano problemi e io ho grande voglia di rimanere perché c’è un progetto tecnico”.
GHION: “Partita equilibrata e ci tenevamo a fare bene davanti al nostro pubblico. Volevamo vincere, ora ci riposiamo e poi pensiamo a Reggio. Al goal è andata bene, era un momento complicato e mi piace fare questi tipi di inserimenti. Diciamo che il goal è un po’ mio. Grazie per i complimenti, cerco di dare sempre il massimo e ci tenevo a fare bene oggi. La società sa bene che mi piace stare qui ma è ancora presto per il futuro”.
ZAMBARDI E DEL FOSCO: Il Catanzaro in questa stagione è stato a dir poco impeccabile ma alla base di tale successo, certamente, c’è stato il lavoro di chi, dietro le quinte, ha fatto in modo che potesse venire raggiunto. Tra i professionisti che, in tal senso, sono stati fondamentali vi sono, senza ombra di dubbio, il preparatore dei portieri, Fabrizio Zambardi ed il preparatore atletico, Antonio Del Fosco. Entrambi, dopo la partita contro la Feralpisalò, hanno parlato ai microfoni della sala stampa. Il professor Del Fosco ha analizzato la stagione, dando merito al lavoro dei calciatori ma anche a quello dello staff medico: “Abbiamo fatto un’annata incredibile – esordisce – dove il nostro scopo era quello di infondere il culto del lavoro nei calciatori. Abbiamo fatto poca fatica perché ci hanno seguito dal primo giorno e, oltre al nostro impegno, c’è stata la grande collaborazione da parte dello staff medico. Ci ha sostenuto nelle decisioni di gestione e d’intervento sui piccoli fastidi che ci sono stati durante l’anno”. Lo stesso preparatore atletico ci ha tenuto a sottolineare i progressi fatti a livello di strumentazioni, soprattutto grazie alla lungimiranza della proprietà. “Quando siamo arrivati – spiega- non avevamo a disposizione grande materiale ma la proprietà è stata disponibile ad assolvere a tutte le nostre richieste”. “Il primo anno – aggiunge – ha fatto un grande investimento sulla strumentazione e sulla stessa ha reinvestito l’anno successivo: abbiamo avuto a disposizione sia il gps che gli attrezzi isoinerziali, che ci hanno permesso di gestire i carichi di lavoro e d’individualizzarli a seconda delle esigenze dei calciatori”. Dal canto suo, in poche battute (dopo l’incursione a sorpresa in sala stampa dei portieri Fulignati, Grimaldi e Sala), Fabrizio Zambardi si è espresso in merito al suo lavoro e alle buone capacità dei portieri di far partire la manovra dal basso: “Il mio è stato un lavoro di sinergia con lo staff – racconta – ed ho avuto la fortuna di avere tre portieri che hanno fatto si che questa tipologia di gioco potesse venire realizzata”. Anche i dettagli, nell’economia di una stagione, sono importanti. Ed è per questo motivo che anche la scelta della musica da ascoltare durante il riscaldamento pre-partita non è stata casuale: “Dopo un briefing anche con lo speaker – illustra il preparatore atletico – abbiamo scelto le musiche che facevano sì che i calciatori si potessero concentrare ed abbiamo creato una ‘scaletta’, inserendo anche qualche canzone che potesse coinvolgere il pubblico”. In merito alla Supercoppa, in conclusione, prof Del Fosco ha dato la sua chiave di lettura: “Ci teniamo a vincere e ad alzare al cielo la Supercoppa perché, soprattutto con la Reggiana, per via delle vicende risalenti ai tempi di Bari, vogliamo toglierci qualche sassolino dalla scarpa”. (Maurizio Ceravolo – Il Traversone)
INTERVISTA ALL’EX CAPITANO DEL CATANZARO CICCIO CORAPI: “CATANZARO MACCHINA DA GUERRA, SONO PRONTO AD ALLENARE”
Ciccio Corapi e la sua grande passione per il calcio. L’ex capitano del Catanzaro, attualmente in forza al Paola, parla a cuore aperto della sua straordinaria carriera e del suo momento attuale, del Catanzaro neopromosso in serie B ma soprattutto del suo futuro. Corapi ha il desiderio di una nuova avventura da allenatore e la sua carriera e la sua grande esperienza sono già il miglior trampolino di lancio per un nuovo percorso sportivo. Del resto Ciccio è sempre stato un allenatore già in campo. Con la sua profonda conoscenza di questo gioco ha diretto le sue squadre in mezzo al campo, dispensando palloni e consigli al servizio dei propri compagni e consigli ai più giovani in cammino nel proprio percorso calcistico. E lo sto ancora facendo con la maglia del Paola prima di intraprendere la sua nuova carriera da allenatore. Una carriera meravigliosa quella di Corapi che ricordiamo in campo con le maglie di Catanzaro, Gela, Sapri, Vibonese, Benevento, Siracusa, Nocerina, L’Aquila, Parma, Trapani, Lamezia Terme e Cutro. Un cammino di soddisfazioni e vittorie sul campo e presto sicuramente anche in panchina.
Ciccio Corapi, grazie della disponibilità. Una carriera esemplare in giro per l’Italia e una stagione da calciatore ancora da terminare. Un tuo pensiero sulla tua splendida e sulla stagione che ormai volge al termine?
Una carriera ricca di soddisfazioni e di vittorie. Mi sento un privilegiato ad aver indossate tante maglie importanti e capitano della squadra della mia città. In alcuni frangenti avrei potuto ottenere qualcosa in più ma sono soddisfatto. Sono contento di ciò che ho fatto. Per quanto riguarda questa stagione, ho iniziato a Cutro fino a dicembre, dando una mano al mio amico di infazia mister Zangari. Poi sono andato a Paola con mister Lio, con cui ho lavorato lo scorso anno a Lamezia. Abbiamo fatto una buona stagione, facendo 34 punti con una media playoff, anche se potevamo salvarci prima e nonostante alcuni errori va bene così.
Hai manifestato la volontà di poter allenare e ne hai tutte le potenzialità e soprattutto la voglia. Cosa pensi di questa nuova esperienza che potrebbe essere alle porte? Ti senti pronto a guidare una squadra e cosa ti aspetti dal futuro?
Ho deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Mi sento ancora bene fisicamente, potrei giocare in Eccellenza ancora ad occhi chiusi. Ma è giusto chiudere e vorrei allenare. Ho le carte in regola per farlo e vediamo come si evolve la situazione. Aspetto una chiamata per iniziare e spero qualche club di Eccellenza, D o settore giovanile mi dia la fiducia per iniziare questo nuovo percorso.
Sei un catanzarese doc e hai vissuto alcuni anni dell’era Noto da capitano. Cosa pensi della splendida promozione del Catanzaro in serie B? Hai sentito qualcuno della società dopo il successo ottenuto?
La promozione del Catanzaro è per me motivo di orgoglio. Esser stato capitano qui è stato bello, specialmente se sei nato qui. Il rammarico è stato solo non poter contribuire nel finale di stagione con Calabro a causa di un infortunio. Avrei potuto dare una grande mano giocandoci la vittoria finale. E’ andata male e mi sento sfortunato in questo. Poteva essere la vittoria più bella della mia carriera ma sono contento che il Catanzaro è tornato in B con una cavalcata trionfale. La società ha allestito una macchina da guerra proseguendo il lavoro dello scorso anno. Merito a loro e sono contento per la società. Ho sentito i miei ex compagni, il presidente, il dottor Derio, il dg Foresti e anche Iemmello che conosco da una vita essendo dello stesso quartiere.
Hai vissuto in carriera dei punti altissimi come Parma, Trapani e tanti altri. Il tuo ricordo più bello nel calcio? Dove pensi di esserti espresso al massimo? Tanti momenti belli ho vissuto nella mia carriera. Ne potrei dire tanti. Ma il derby Reggiana-Parma al Mapei Stadium credo sia stato il massimo. Una curva ospiti piena, un derby che mancava da tanto e una grande vittoria regalata ai nostri tifosi. Venivamo da un periodo difficile con il cambio della guida tecnica che ha permesso poi ad una risalita con vittoria dei playoff. La mia massima espressione? Con il Trapani di Italiano che mi ha spostato a mezz’ala con goal e assist importanti. Ho visto in lui un grande allenatore e si sta confermando a Firenze.
L’AVVERSARIO DI TURNO: LA STORIA DELLA REGGIANA, NEOPROMOSSA IN SERIE B COME IL CATANZARO
Nel gennaio 1909 viene disputata la prima partita di calcio a Reggio Emilia. Promotrice dell’evento è la società sportiva “Forti per Essere Liberi”. Gli inizi però sono stentati ed occorrerà qualche anno prima che possa sorgere una realtà capace di garantire continuità al calcio reggiano. L’anno decisivo è il 1912, quando viene fondato il Reggio FBC che da subito sposa il colore granata e, dopo solo un anno dalla nascita, inaugura il suo campo da gioco. Dopo la formazione di una seconda squadra, la Juventus, il movimento calcistico reggiano vede nascere un’accesa rivalità cittadina che appassionerà gli sportivi per tutta la stagione 1914/15. Al termine del campionato le due società si fondono per rendere maggiormente competitivo il calcio locale, ma i buoni propositi vengono presto vanificati dalla guerra che richiama al fronte le giovani promesse nostrane. Cessate le ostilità e tornati a casa dal fronte i giocatori, anche il calcio reggiano vede ripartire faticosamente le sue attività. Nel settembre 1919, alla vigilia della ripresa dei campionati, vista la poca competitività e le tante società esistenti si decide di creare un unico sodalizio sportivo in grado rappresentare Reggio Emilia sui campi di gioco di tutt’Italia: nasce così l’AC Reggiana. I primi campionati dei granata sono particolarmente difficili e avari di soddisfazioni, ma nella stagione 1923/24 la squadra riesce a piegare tutte le sue avversarie e, dopo lo spareggio di Padova, a conquistare la storica promozione in Prima Divisione. E’ questo uno dei periodi più ricchi di vittorie e promozioni nella storia della Reggiana. Le grandi squadre calcano il prato del Mirabello per la gioia degli sportivi e grandi calciatori vestono la maglia granata. Con il finire del decennio, però, si apre un periodo di crisi che vede la squadra piombare in Serie C e impantanarvisi per dieci stagioni consecutive. Solamente a pochi giorni dall’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale la Reggiana riuscirà a conquistare la promozione nella cadetteria. Si continua a giocare nonostante il conflitto fino al 1944, anno in cui verranno disputate delle partite mentre la città è colpita dai bombardamenti. Termina il conflitto e la Reggiana riprende, non senza difficoltà, a giocare. Le redini della società vengono prese dallo storico triumvirato Visconti, Lari e Degola che guiderà le sorti dei granata per oltre venticinque anni. Sono gli anni dei campionati in Serie B nell’immediato dopoguerra, gli anni della nefasta retrocessione in IV serie dalla quale sbocciano le trionfali stagioni con Luigi Del Grosso in panchina. Sono gli anni d’oro per la Reggiana, con la squadra che arriva a sfiorare ripetutamente la promozione in Serie A anche sotto la guida di Romolo Bizzotto nella seconda metà degli anni sessanta. Nel 1969 la Società si allarga con l’ingresso di Rainero Lombardini. Gli anni settanta si aprono con una promozione record in Serie B, con la Serie A nuovamente sfumata e con un lento declino che culmina con la retrocessione in C nel 1976. Bisognerà attendere l’arrivo di Romano Fogli per rivedere la Reggiana di nuovo in cadetteria nel 1981. La società passa nelle mani di Giovanni Vandelli, ma le vicende sportive non seguono di pari passo la passione del Presidente granata: la squadra, infatti, non riesce ad abbandonare la Serie C. Sul finire degli anni ottanta la panchina della Reggiana viene affidata a Marchioro e si ritorna subito in B. Sono anni di grandi emozioni e di campionati di vertice che vedono, però, sfumare la promozione all’ultimo. La stagione 1992/93 è quella decisiva: la Reggiana vince e convince conquistando finalmente la Serie A. L’anno seguente la squadra riesce a salvarsi, trasformando il Mirabello in un fortino inespugnabile. Nel 1995, dopo quasi ottant’anni di onorato servizio, il Mirabello viene congedato e s’inaugura il nuovo stadio Giglio, prima esperienza di stadio privato cofinanziato dal club e dai suoi tifosi. Sul campo la Reggiana non riesce a replicare la salvezza dell’anno precedente e retrocede. Sulla panchina granata arriva Ancelotti e riporta subito la squadra della sua città in Serie A. Nonostante la promozione nel massimo campionato inizia un periodo d’inesorabile declino che culminerà con il fallimento del 2005 nonostante la Serie B sfiorata. Dopo una lunga ripartenza la Reggiana torna concretamente a lottare ad annate alterne per riconquistare la cadetteria. Nella stagione 2019/2020, quella del Centenario Granata, i ragazzi di Max Alvini vincendo i play off riconquistano la Serie B che perderanno in seguito per poi riconquistarla in questa stagione da primi in classifica con in panchina Aimo Diana. (AC Reggiana)
stagione che stiamo vivendo.
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REGGIANA CATANZARO INFO TAGLIANDI
In riferimento alla gara di Supercoppa Serie C Reggiana vs Catanzaro, in programma per sabato 13 Maggio 2023 alle ore 18:30, allo Stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, si comunica che la prevendita riservata ai sostenitori del Catanzaro sarà attiva da oggi giovedì 04 Maggio 2023 dalle ore 15:00, fino a venerdì 12 Maggio 2023 alle 19:00 presso i punti vendita Vivaticket della provincia di Catanzaro o tramite la prevendita online disponibile su www.vivaticket.com.
– Tribuna Nord costo € 10,00 intero e € 8,00 ridotto (donna, over 65 e under 18) più diritti di prevendita.
– Gratuito fino a 6 anni non compiuti.
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