Monday, May 13, 2024
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Lega Pro. Il Palermo domina ma a farla… Francavilla è la Virtus

E’ stato come risentire la canzone degli 883: “è un po’ Come nel calcio”. È la dura legge del gol… Fai un gran bel gioco però… Se non hai difesa gli altri segnano
E poi vincono. Loro stanno chiusi ma… Alla prima opportunità
Salgon subito e la buttan dentro a noi”.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

Stavolta non vi parlerò né del modulo di gioco dell’una e dell’altra squadra, né delle mosse tattiche dell’uno e dell’altro allenatore; insomma, non vi parlerò della partita perché quei pochi che non l’hanno vista in tv ne avranno già letto quanto basta (e pure di più) sui giornali sportivi.

Stavolta vi parlerò di me, delle mie sensazioni, di quel che mi brucia ancora dentro a quasi ventiquattro ore di distanza…

No, non sono deluso, né amareggiato, perché quel sento, quel che provo va molto oltre: sono furioso;  la mia è una una rabbia impotente che mi intorbida le idee fino a indurmi a lanciare una maledizione: che la mia ancestrale passione per il calcio possa d’incanto dissolversi nel nulla se è capace di procurarmi emozioni così violente, così barbare da ridurmi del tutto simile ad uno straccio.

Sono furioso perché non è giusto, non è morale perdere una partita dominata dal Palermo dal primo all’ultimo minuto su ogni zolla del “Nuovarredo Arena”, il verde prato artificiale della Virtus Arena, disporre di una mezza dozzina di palle gol, schiacciare per ottanta minuti l’avversario nella sua metà campo e poi vedersi bucare due volte nelle due sole occasioni in cui i biancazzurri di Taurino si sono affacciati nella meta campo rosanero: la prima ottenendo un calcio di rigore, per fallo di Giron su Mastropietro, che definire generoso è riduttivo,  la seconda, su un contropiede – l’unico della partita – e un tiro di controbalzo dal limite dell’area di Patierno, secco e  a filo d’erba ma comunque indirizzato sul primo palo, quello di “competenza” del portiere rosanero.

Dall’‘ ‘8 al 20’ del p.t., prima con Floriano, poi con Brunori e infine con Valente il Palermo si era già “mangiato” tre gol fatti, un po’ per la prontezza di riflessi del portiere pugliese,  molto per la frenesia e moltissimo per la mancanza di cattiveria dei tre frombolieri rosanero: il tutto, mentre stradominava la partita con la Virtus Francavilla rannicchiata dentro la sua area di rigore o poco più avanti, in una difesa arcigna ma trafelata, tanto da lasciare per tre volte i giocatori rosanero a tu per tu con Nobile.

L’ultima volta, era il 20’, era stato Valente, il pupillo di Baldini, smarcato da un geniale “taglio”  verticale di Floriano,  a lasciarsi irretire da Nobile, in tempestiva uscita bassa.

Cinque minuti dopo, l’affondo di Mastropietro sul fronte sinistro della retroguardia rosanero (il fronte molle, visto che al 10’ s.t. da lì sarebbe arrivato anche il gol di Patierno) e il presunto fallo da rigore di Giron.

Insomma, a metà del primo tempo il calcio  si era materializzato in tutta la sua rinomata follia: chi gioca e domina non segna, chi vivacchia e specula, prima ottiene un simil-rigore e poi traduce in gol l’unico tiro in porta di tutta la sua partita.

Se non è motivo di rabbia impotente questo, ditemi voi come può sopravvivere un povero tifoso che vorrebbe un po’ di giustizia. almeno nello sport.

Senza contare l’indicibile fastidio, parente stretto della sofferenza psicofisica, procurati dalla mediocrità della ripresa televisiva, che non consentiva la visione delle fasce laterali, soprattutto dalla parte della curva nord  del minuscolo stadio (che parolona!) della Virtus Vilafranca.

E stendo un velo pietoso sulla telecronaca.

Un tardo pomeriggio, quello di ieri, da dimenticare al più presto, magari vincendo nel prossimo futuro qualche partita come l’ha vinta la Virtus Francavilla ieri, ma temo che questa sia solo una mia pia illusione, perché se una squadra ha almeno sei sette-occasioni da gol e non ne trasforma nemmeno una non può essere solo per l’abilità del portiere avversario (ieri Nobile, davvero bravo) ma anche per sua colpa: la frenesia e la mancanza di cinismo e cattiveria sottoporta di cui parlavo prima.    

Benvenuto Caminiti

IL TABELLINO DI VIRTUS FRANCAVILLA – PALERMO :

VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-2-1): Nobile; Delvino, Miceli, Idda; Pierno, Franco (46′ Prezioso), Toscano, Ingrosso; Mastropietro (78′ Carella), Maiorino (63′ Tchetchoua); Patierno (78′ Ventola). A disp.: Milli, Cassano, Feltrin, Gianfreda, Caporale, Rizzo, De Maria. All. Taurino.

PALERMO (4-2-3-1): Pelagotti; Accardi (60′ Buttaro), Lancini, Perrotta, Giron; Damiani (60′ Dall’Oglio), De Rose; Valente (75′ Felici), Luperini, Floriano (60′ Silipo); Brunori. A disp.: Massolo, Marconi, Somma, Doda, Odjer, Mauthe, Fella. All. Baldini.

ARBITRO: Luciani di Roma 1 (Pascali-Camilli).

MARCATORI: 24′ rig. Maiorino, 57′ Patierno, 73′ rig. Brunori

NOTE: ammoniti Franco, Valente, Idda, Nobile

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