Wednesday, May 15, 2024
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Torino: ennesima rapina finita in tragedia. Entrano in villa per rubare e uccidono un architetto

Il diritto alla difesa è un diritto naturale e non c’è Costituzione che possa impedire a un essere umano di difendersi e difendere la propria famiglia.


di Amedeo Boghesan (dalla redazione torinese)

E’ stato vigliaccamente assassinato nella sua stessa abitazione da delinquenti e ladri sorpresi mentre tentavano di rubare dopo aver sfondato una vetrata. È accaduto a Piossasco, in provincia di Torino, dove Roberto Mottura, architetto quasi 50enne, secondo la prima versione ufficiale diramata dagli inquirenti sarebbe stato attinto all’addome da un colpo di pistola. Inutili si sono rivelati tentativi di salvargli la vita da parte dei soccorritori, allertati dalla consorte che ha allertato ospedale e forze dell’ordine. In casa era presente anche il loro figlio di appena 12 anni.

I fatti consumati intorno alle 4 del mattino. I ladri, si parla di una coppia di malviventi penetrati da una finestra posta sul retro della villetta, avrebbero prodotto l’effrazione facendo scattare l’allarme. Il padrone di casa sceso nel piano sottostante per operare un controllo secondo la prima ipotesi investigativa, sarebbe stato oggetto di un colpo sparato a bruciapelo mentre tentava di allontanarli. Non è esclusa, neanche, l’ipotesi che il colpo sia partito durante una colluttazione. Sul caso indaga il nucleo dei carabinieri del comando provinciale di Torino, che stanno anche svolgendo i rilievi tecnici per chiarire la dinamica. In una scarpata a ridosso della casa gli investigatori hanno recuperato e repertato il martello a forma di mazza che i ladri avrebbero utilizzato per aprirsi un varco nella superficie della finestra posta a circa due metri di altezza della villa.

Sull’ennesimo caso di violenza perpetrata ai danni di un cittadino ha così commentato il prof. Alessandro Meluzzi , a nome dell’UNAVI, ’Unione nazionale vittime di reati: «Il diritto alla difesa è un diritto naturale e non c’è Costituzione che possa impedire a un essere umano di difendersi e difendere la propria famiglia. La vicenda del gioielliere di Cuneo di qualche mese fa ha scatenato un buonismo demenziale e, proprio per questo – ha aggiunto lo psichiatra parlando con i colleghi dell’agenzia di stampa Adnkronos – non mi stupirebbe se qualcuno ora dicesse che il ladro ha sparato per difendersi dal padrone di casa».

«Se muore un delinquente si fa polemica, se muore un uomo onesto no. Sono sicuro del fatto che tra qualche settimana nessuno parlerà più di questa storia, perché purtroppo c’è troppo buonismo senza senso», è stato poi il commento amaro di Roberto Zancan, la cui gioielleria di Ponte di Nanto fu assaltata da un commando di rapinatori la sera del 3 febbraio del 2015. «Adesso – ha aggiunto – si dirà che l’architetto ucciso è solamente uno come tanti e, quando verranno presi, i ladri sconteranno una condanna di massimo 2/3 anni. Criminali del genere – ha concluso – andrebbero invece puniti con il carcere a vita».

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