Friday, March 29, 2024
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Alleanza per Catanzaro e Catanzaro Azzurra: “Fiorita rischia di incrinare il rapporto col Partito Democratico e gli alleati”

“Rispetto alle elezioni nazionali, Fiorita ha inoltre l’aggravante di aver tradito il rapporto di fiducia con il Partito democratico, il principale partito nazionale che lo ha sostenuto alle Amministrative e che gli ha consentito (e consente) di occupare la poltrona da sindaco. Fiorita è riuscito nell’impresa di prendere il giro il segretario cittadino, Fabio Celia, che gli aveva chiesto un messaggio di pubblico sostegno durante la campagna elettorale mai arrivato e al contempo ha di fatto ‘impallinato’ il suo vicesindaco e presidente dell’Assemblea regionale dem, Giusy Iemma, non muovendo un dito in suo favore. Del resto, questa è la condotta politica cinica, tipica di Fiorita: ‘prendi i voti per te e scappa; gli altri si arrangino”


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano

dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – A quasi cento giorno dall’elezione avvenuta nell’ultima settimana del giugno anno corrente il “sindaco” Nicola Fiorita tenta di superare il record di durata sulla poltrona di primo cittadino che il padre Franco stabilì in quattro mesi precisi. Il 26 ottobre infatti scatterà il 120 giorno di permanenza a Palazzo Santa Chiara e il sogno di Nicola potrebbe essere già superato a riguardo. Da qualche parte si mormora e si prospetta che non potrebbe mangiare il “panettone”, in altri ambienti si presume che la svolta a destra della politica nazionale sia un primo campanello d’allarme che potrebbe fargli trovare un bel sacco di carbone nelle more dell’Epifania, ma noi – in redazione – siamo certi che la coppia della premiata ditta “Fiorita-Bosco“, riuscirà ad andare oltre al record di permanenza paterna proiettandosi verso una parentesi temporale più ampia. Di quanto però non siamo in grado di prevederlo

A detta dei gruppi consiliari Alleanza per Catanzaro e Catanzaro Azzurra il suo progetto sarebbe prossimo al naufragio per manifesta infondatezza dei presupposti sui quali si basa. Ma non vogliamo togliere spazio a ciò che ci è pervenuto in redazione, tramite i comunicati stampa dei gruppi consiliari, che pubblichiamo integralmente:

La prima stroncatura è arrivata alle Politiche. Prova ne è stata la netta affermazione del centrodestra anche nella città di Catanzaro. Se i cittadini avessero apprezzato questo primo scorcio di amministrazione della città targata centrosinistra la sconfitta non sarebbe stata così netta come invece è stata.

Nicola Fiorita: i suoi primi cento giorni al comune non hanno prodotto nessun tipo di cambiamento: molte chiacchiere, tanti flash per fotografi e cineoperatori, passerelle mediatiche e nessun problema affrontato seriamente. Ma siamo certi che nel prossimo futuro saprà trovare il modo per sviluppare il programma di promesse che ha elargito nel corso della campagna elettorale sempre che chi lo sostiene non si stanchi di farlo

Rispetto alle elezioni nazionali, Fiorita ha inoltre l’aggravante di aver tradito il rapporto di fiducia con il Partito democratico, il principale partito nazionale che lo ha sostenuto alle Amministrative e che gli ha consentito (e consente) di occupare la poltrona da sindaco. Fiorita è riuscito nell’impresa di prendere il giro il segretario cittadino, Fabio Celia, che gli aveva chiesto un messaggio di pubblico sostegno durante la campagna elettorale mai arrivato e al contempo ha di fatto ‘impallinato’ il suo vicesindaco e presidente dell’Assemblea regionale dem, Giusy Iemma, non muovendo un dito in suo favore. Del resto, questa è la condotta politica cinica, tipica di Fiorita: ‘prendi i voti per te e scappa; gli altri si arrangino’.

La seconda stroncatura è arrivata ieri dagli amministratori (sindaci e consiglieri comunali) dell’intera Provincia di Catanzaro. Fiorita è stato battuto con un grosso quanto inedito distacco dal candidato del centrodestra Amedeo Mormile, perdendo in tutte le fasce demografiche dei Comuni, inclusa quella che storicamente è stata sempre appannaggio del centrosinistra. Una sconfitta su tutti i fronti che dovrebbe farlo riflettere e assumere gli atti consequenziali. Ma la sua brama di potere e postazioni, la stessa che lo aveva spinto a candidarsi alla Provincia pur se incapace di cavare un ragno dal buco nella gestione del Comune, lo terrà incollato alla poltrona con tutte le sue contraddizioni politiche e tutta la sua inefficacia amministrativa. Svilente infine è stata la sua dichiarazione post batosta alle Provinciali, quando nel maldestro tentativo di non accollarsi la sconfitta ha affermato che la sua è stata una ‘candidatura di servizio’, praticamente come se fosse un turista per caso.“.

Testatina rossa

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