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Antonella Viola: vaccinazione eterologa, decisione che condivido

Vaccinazioni, mercoledì 23 giugno – La decisione del Governo di consigliare per gli under 60 il richiamo alla prima dose…

By L'Italiano , in Cronaca Italiana , at 23/06/2021 Tag: , ,

Vaccinazioni, mercoledì 23 giugno – La decisione del Governo di consigliare per gli under 60 il richiamo alla prima dose di AstraZeneca con un vaccino a mRNA ha suscitato molti dubbi e, in alcuni casi preoccupazioni, nei cittadini che si trovano in questa situazione. Non ci sono studi sufficienti, infatti, a dare indicazioni certe sull’efficacia e la sicurezza di questo tipo di mix vaccinale. Tuttavia l’utilizzo di questa pratica in Francia, Germania, Spagna e UK inizia a fornirci alcune importanti indicazioni.

Ad intervenire con la consueta autorevolezza e chiarezza è la dott.ssa Antonella Viola che in un post sulla sua pagina FB, ci dice:

“Vaccinazione eterologa: che cosa sappiamo? Cominciamo col dire quello che non sappiamo: non abbiamo uno studio controllato e randomizzato che analizzi l’efficacia e la sicurezza di questo tipo di mix vaccinale (adenovirus + mRNA). Gli studi di fase 3 che hanno portato alla registrazione dei vaccini sono stati condotti usando dosi omologhe. Tuttavia, da un punto di vista teorico e dai risultati che via via si stanno accumulando nei paesi che hanno iniziato da tempo questo tipo di vaccinazione, possiamo dire che sull’efficacia non ci sono problemi. Anzi: il richiamo con un vaccino a mRNA in chi ha avuto una prima dose di AZ dovrebbe potenziare molto la risposta immunitaria e l’efficacia della protezione. Questo per almeno due ragioni: i vaccini adenovirali stimolano bene la risposta protettiva cellulare mentre quelli a mRNA inducono un’ottima produzione di anticorpi; inoltre, il richiamo con mRNA permette di evitare la risposta anti-vettore che si ha con la seconda dose di AZ. Su questo, dunque, pochi i dubbi.Dove invece qualche dubbio è legittimo è sugli eventuali effetti avversi di questa combinazione, perchè le persone che al momento sono state vaccinate sono troppo poche per far emergere eventuali reazioni avverse rare.Al momento, però, non si è osservato nulla di preoccupante nei paesi che stanno già utilizzando questo approccio, tra cui Francia, Germania, Spagna e UK. Del resto il mix di vaccini, non nuovo nella storia della vaccinologia, si sarebbe dovuto comunque fare prima o poi. Se davvero nel tempo fossimo costretti ad aggiornare il sistema immunitario per renderlo pronto a difenderci dalle varianti o per potenziarlo in caso di perdita di efficacia, la scelta per la terza dose cadrebbe inevitabilmente su un vaccino a mRNA, per tutti.

Quindi non vedo nulla di strano nella decisione di offrire un vaccino a mRNA a chi, per età, non può usufruire della seconda dose di AZ. E’ una decisione che condivido in pieno. Vorrei però ricordare che chi ha più di 60 anni può ricevere la seconda dose di AZ senza problemi. Con il virus che continua a cambiare, è importante vaccinarsi tutti senza esitazioni per non ammalarci e per non ripiombare nell’emergenza sanitaria”.

Saverio Fontana

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