Monday, April 29, 2024
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Calcio – Serie B. Catanzaro battuto dalla Reggiana non approda a quota 50!

Il bis di sconfitte con la Reggiana e la battuta d’arresto, forse, tagliano le gambe alla rincorsa per il secondo posto stante la vittoria della Cremonese che imponendosi sul Como (2 a 1) vola a quota 56. Il Catanzaro rimane a 48 punti. Domenica il Palermo (46) vola a Lecco per tentare un nuovo sorpasso che comunque servirebbe a poco visto lo sprint di Parma e Cremonese. Spiace doverlo ammettere ma il Regno delle Due Sicilie, al momento ha perso la guerra calcistica contro il … Profondo Nord


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

CATANZARO – Sei giorni dopo l’apoteosi vissuta grazie alla formidabile prestazione con annessa vittoria nel derby a Cosenza… sei giorni dopo le polemiche, le indagini, gli arresti, i dasp e tante altre notizie scaturite dall’aggressione premeditata di un gruppuscolo di tifosi cosentini ai danni dei torpedoni che ospitavano le “truppe” vittoriose degli Ultras Giallorossi… Sei giorni dopo le “fake news” dal canale RAI 3 Regione (edizione calabrese) che ha tentato di mistificare la verità dei fatti con tanto di avallo del sindacato aziendale… A a sei giorni della grottesca vicenda che ha assunto aspetti surreali, persino nella prevendita e nell’assegnazione di biglietti (abbiamo assistito alla moltiplicazione delle presenze rispetto agli 800 posti garantiti, giunge notizia che la tv di stato, quella del cosìddettoservizio pubblico”, diserterà il Ceravolo. Non sappiamo se per timori di rappresaglie sonore (pernacchie o pernacchi, come direbbe Totò, che meriterebbe da parte degli abbonati e non solo di quelli allo Stadio ma pure di chi paga il canone) o per far dispetto (l’ulteriore) al Capoluogo, ai suoi cittadini e ai tifosi, meritevoli, invece, maggiore attenzione e rispetto!

Ma Rai in tribuna stampa o non Rai chissenefrega? Il Catanzaro scende in campo lo stesso sul manto del Ceravolo e il “servizio pubblico” non è il solo a poter documentare l’evento sportivo: vorrà significare che i teleutenti utilizzeranno il telecomando per far scendere e abbassare di molto l’indice di gradimento… Tuttavia, ci sia consentita un’ultima considerazione. La questione deve essere affrontata e risolta. Che senso ha decidere che Catanzaro sia il capoluogo della Calabria (più… saudita che esaudita) se poi l’assemblea regionale si dibatte sulla punta finale del territorio bruzio… e se la sede RAI (emittente di Stato e non tv privata qualsiasi) è collocata in altra provincia? Tutto ciò deriva dalla scarsa capacità politica di molti degli eletti al parlamento nel catanzarese… E la colpa principale non può che essere ascritta alla scarsa qualità dell’offerta umana che è stata presentata di volta in volta nelle liste da votare… Così mentre a Reggio e a Cosenza la Storia ricorderà per sempre deputati e senatori come Natino Aloi, Ciccio Franco, Giacomo Mancini, Riccardo Misasi che hanno speso il loro impegno, se non la vita, a difesa della propria città, a Catanzaro possono essere scritti (e li scriveremo) interi volumi sull’inettitudine di chi è stato spedito a Roma e non ha difeso gli interessi del “Nido delle Aquile”. Colpevoli senz’appello!

Solo il Calcio ha dato e mantenuto “rispetto e onore” ai Tre Colli. Ed è solo per il Football che un gruppo di catanzaresi che da anni viaggia (più in lungo che in largo) per l’Italia a sostenere il sogno di rivedere nuovamente nell’Olimpo Calcistico la propria squadra che identificano, per l’appunto, con la città di nascita. E i politici? E la politica? Sempre pronti a saltare sul carro del vincitore per acquisire meriti e prebende (quelle non solo elettorali)… Per tal ragione dispiace che gli inquirenti non abbiano compreso come stanno – sotto il profilo sociologico – le vere motivazioni nell’ambiente. della tifoseria organizzata. Forse l’unica parte ancora realmente protesa a difendere il baluardo della “catanzaresità”. Troviamo ingiusta – se non incostituzionale – la decisione di vietare la visione negli stadi a quanti sul proprio documento d’identità recano la scritta alla voce residenza: Catanzaro… Se lo Stato non è capace di garantire l’incolumità negli spazi pubblici destinati agli spettacoli sportivi la questione assume aspetti che evadono dalla pura trattazione agonistica per sfondare campi larghi ove avventurarsi nelle praterie di argomentazioni sociali, sociologiche, antropologiche. E allora rimandiamo ad altri momenti lo sfogo per concentrarci unicamente sull’evento odierno.

Al “San Vito Marulla”- intanto – anche oggi il Cosenza (davanti ad un pubblico che non ha superato le tremila presenze) non ha vinto contro il Cittadella e ha dovuto accontentarsi del brodino caldo valevole un punto; per il trainer Caserta la cui panchina brucia come un barbecue quando le salsicce sono pronte da inserire tra due fette di pane si annuncia una settimana di polemiche… Il Parma si è sbarazzato del Brescia e oramai pare avviato a conquistare definitivamente la prima poltrona valevole il ritorno in serie A. A far gola a tutte le altre aspiranti resta quella della Cremonese dove Como e Venezia (almeno prima della conclusione della 29° Giornata) alitano sul collo a pochi punti (Como -1; Venezia -2). 5 sono, invece, i punti di distacco del Catanzaro… o per lo meno erano…poiché dopo la sconfitta odierna diventano 8!

PRIMO TEMPO – Il Comandante Vivarini soffre la “maledizione della Reggiana”. Perse uno spareggio quando era alla guida del Bari proprio contro gli emiliani, ha perso all’andata nella Città del Tricolore e si è trovato a vivere i primi 45′ di questo match sotto di un gol. Nell’episodio che ha cagionato il vantaggio reggiano, stavolta il palo non ha graziato Fulignati che – al 12′- su tiro diretto di Natan Girma si è visto rimbalzare la sfera sulla schiena per poi osservarla carambolare in gol. Sul fortunatissimo episodio – però il football vive anche su episodi come quello a cui abbiamo assistito – ha campato la Reggiana che è poi riuscita ad amministrare i restanti minuti di gioco e chiudere in vantaggio. Cosa ha fatto nel frattempo il Catanzaro? Tanto possesso palla, qualche incursione e molto movimento lasciando agli amaranto le chances di andarsene in contropiede. Indubbiamente gli sforzi per recuperare sono stati continui e tambureggianti ma infruttuosi. Lo schema della gara è stato sostanzialmente sostenuto da tale tema sino al momento del duplice fischio del direttore di gara il “pelorosso” Kevin Bonacina (buona la sua direzione). Così a metà del pomeriggio, quasi “alle 5 della sera”, come avrebbe detto Garcia Lorca, si è infine andati al quarto d’ora di riposo sul risultato di 0 a 1.

SECONDO TEMPOVivarini rileva Ambrosino e lancia nell’arena Biasci. Ricostituita la coppia dei gemelli del gol il Catanzaro si rituffa all’inseguimento. Ma è tutto inutile. Contro lo schema di Nesta che si rifuggia nel 5-4-1. Come nel primo tempo i Giallorossi pigiano sull’acceleratore senza però mai essere pungenti e solo nel finale, quando mancavano dieci-quindici minuti, Vivarini inserisce Brignola, Donnarumma ma nonostante la presenza di uomini esperti e col fiuto del gol non si riesce a trovare la via del gol. Nell’ultimissima parte della gara – come spesso accade- il portiere di riserva reggiano Satalino apre le “valvole” e annulla ogni tentativo di impattare. Finisce così con la nuova sconfitta ad opera della Reggiana ma la tifoseria se ne frega altamente e applaude lo stesso i propri beniamini sino alla fine e anche dopo il triplice fischio dell’arbitro Bonacina. Per quanto ci riguarda avremmo preferito evitare di assistere al bis di sconfitte con la Reggiana; la battuta d’arresto, forse, taglia le gambe alla rincorsa per il secondo posto stante la vittoria della Cremonese che imponendosi sul Como (2 a 1) vola a quota 56. Il Catanzaro rimane a 48 punti. Domenica il Palermo (46) vola a Lecco per tentare un nuovo sorpasso che comunque servirebbe a poco visto lo sprint di Parma e Cremonese. Spiace doverlo ammettere ma il Regno delle Due Sicilie, al momento ha perso la guerra calcistica contro il … Profondo Nord

Per coloro che intendessero rileggere le fasi più importanti del match è possibile scrutare il resoconto di Lorenzo Fazio, subito dopo questo editoriale sportivo. Al triplice fischio finale (dell’ottimo arbitro Fabbri) ci chiediamo come sempre: riusciranno i nostri eroi ad allungare la striscia positiva? Lo scopriremo a Brescia nel… I giallorossi tenteranno l’impossibile per uscire indenni e puntare a superare quota 50. Nei giorni che ci separano dall’evento giunga a tutti voi amici lettori… un saluto sincero

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

I convocati
i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
I protagonisti al fischio d’inizio
La distinta del match

LE AQUILE LASCIANO TRE PUNTI AGLI EMILIANI FORTUNATI E VINCENTI GRAZIE ALL’AUTOGOL DI FULIGNATI

CATANZARO – REGGIANA 0- 1

di Lorenzo Fazio – Cronaca del Match – Minuto per Minuto per il Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – Al “Ceravolo” arriva la Reggiana dell’ex campione del Milan e della nazionale Alessandro Nesta. Prima del match il presidente Floriano Noto e il dg Diego Foresti hanno premiato Vincenzo Vivarini per le 100 panchine in giallorosso tra l’ovazione del pubblico con cui il tecnico di Ari ha voluto condividere i premi ricevuti.

Avvio sprint del Catanzaro con un grande spunto di D’Andrea che si libera al tiro ma viene sporcato in angolo.

Si fa pericolosa la Reggiana con uno spiovente dalla destra che attraversa l’area di rigore ed è il presagio al vantaggio che arriverà al 12′ con il sinistro del solito Girma che fa esplodere i 239 tifosi della Reggiana giunti fino a Catanzaro, anche se il goal verrà segnalato dalla Lega B come autorete di Fulignati. Minuto 17 schema da corner che libera al tiro Iemmello ma l’impatto con la sfera non è dei migliori. Al 18′ gran cross di Vandeputte per la testa di Ambrosino, palla di poco sul fondo. Poco dopo altro coast to coast di D’Andrea ma la sua conclusione viene deviata sfortunatamente fuori da Iemmello.

Al 22′ tentativo di rovesciata di Iemmello in area ma la sua conclusione è debole e facile preda di Satalino. Al 28′ lo stadio grida al goal per un’autorete sfiorata. Finale di primo tempo senza emozioni, con Gondo che tiene in apprensione comunque la difesa di casa. Squadre a riposo e subito Biasci che si riscalda pronto ad entrare nella ripresa dal primo minuto per Ambrosino. Avvio di ripresa sempre con il possesso palla in favore del Catanzaro che non riesce però a sfondare ed è spesso impreciso nei passaggi.

Al 54′ conclusione di Biasci di poco alta. Poco dopo giocata di D’Andrea e sinistro che finisce di poco lontano dallo specchio della porta di Satalino. Succede ben poco fino a pochi minuti dalla fine quando Vivarini prova la carta Donnarumma al posto di Iemmello che si abbraccia con Nesta vicino la sua panchina. Proprio Donnarumma ci prova con una gran conclusione dalla distanza respinta dal portiere ospite ma è tutto fermo per fallo del subentrato Brignola ai danni di Satalino.

Poco dopo ancora il 99 di testa fa saltare il “Ceravolo” ma la sfera è salvata sulla linea prima che entri in rete.

Cinque minuti di recupero e Oliveri che ci prova dalla distanza con una grande parata di Satalino. Presunto fallo di mano in area ma il VAR non conferma il tutto. Ancora Oliveri si libera al tiro ma il portiere ospite è insuperabile. Al triplice fischio arriva la sentenza della sconfitta interna per il Catanzaro inaspettata quanto, nel complesso, immeritata. Prossima gara in trasferta contro il Brescia e senza tifosi al seguito.

Al 32′ il goal del Catanza tuisc

IL TABELLINO

CATANZARO – REGGIANA 0 – 1

MARCATORI: Autorete di Fulignati al 12′ su tiro di Girma

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Sitium, Scognamillo, Brighenti, Veroli (Oliveri al 78′); D’Andrea (Brignola al 66′), Pompetti, Petriccione (Sounas al 78′), Vandeputte; Iemmello (Donnarumma al 84′), Ambrosino (Biasci al 46′). A disposizione: Sala, Antonini, Verna, Stoppa, Pontisso, Krajnc, Miranda. Allenatore: Vivarini.

REGGIANA (3-4-2-1): Satalino; Szyminski, Rozzio, Marcandalli (Libutti al 86′); Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo (Pajac al 90′ + 4′); Portanova (Melegoni al 69′), Girma (Varela Djamanca al 69′); Gondo (Pettinari al 69′). A disposizione: Sposito, Motta, Cigarini, Reinhart, Okwonkwo, Blanco, Antiste. Allenatore: Nesta.

NOTE: ammoniti Veroli (C) al 14′, Bianco (R) al 58′, Brighenti (C) al 80′. Angoli 4-2 al primo tempo, 7-2 al secondo tempo. Recupero 2′ al primo tempo, 5′ al secondo tempo.

SPETTATORI: 9.632 spettatori totali di cui 239 in curva ospiti

ARBITRO: A dirigere il match è stato designato l’arbitro Kevin Bonacina della sezione Aia di Bergamo. Un solo precedente del fischietto lombardo con i giallorossi: Catanzaro-Viterbese vinto in rimonta per 3-2, dalle Aquile. Gli assistenti: Luca Mondin di Treviso e da Andrea Niedda di Ozieri; quarto ufficiale: Gianluca Renzi di Pesaro. Al Var Francesco Meraviglia di Pistoia e in qualità di assistente (AVAR) Giacomo Paganessi di Bergamo

Nell’immagine al di sopra dell’Aquila vittoriosa sulla B, l’esultanza di Biasci dopo il gol a Cosenza

Le immagini sono riprese dall’Area Immagine US Catanzaro srl

Con i tifosi giovani e meno giovani della Reggiana.. Al Barcollando di Catanzaro Lido.
Un benvenuto cordiale e sereno come è nella tradizione della ospitalità dei catanzaresi. Foto segnalata dal nostro amico ex fotoreporter del Guerin Sportivo dott. Aristide Anfosso

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