Calcio – Serie B. Il Catanzaro impatta con la Cremonese e mantiene il quinto posto
Le Aquile tentano sino all’ultimo di prevalere contro avversari fortissimi ed altrettanto agguerriti. Stoppa spreca l’occasione del gol in zona Cesarini
di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)
CATANZARO – Ugo Tognazzi, grande attore cinematografico del secolo passato (Il Federale, I Mostri, La stanza del Vescovo, Amici Miei, Romanzo Popolare, La califfa, La voglia matta e tantissimi altri film di grandissimo e popolarissimo successo) era nato a Cremona. Innamoratissimo (oltre che delle donne: ne amò tante e ne sposò quattro da cui ebbe in cambio un poker di figli) delle sue origini e della sua città, si recava spesso allo stadio Zini di Cremona per sostenere la Cremonese del presidente Domenico Luzzara, suo amico e primo compagno di palcoscenico. Poi l’attore scoprì la passione per il Milan tanto che ebbe a dichiarare: «Sono milanista dalla nascita. Il Milan per me è stato prima la mamma, poi la fidanzata e poi la moglie. La moglie però si tradisce e quindi tradimento c’è stato. Quando la Cremonese è passata in Serie A non potevo non partecipare ai trionfi cittadini, ero innamorato, mi dividevo tra moglie e amante con grande imbarazzo quando giocavano fra loro.»
L’occasione di Catanzaro – Cremonese disputata oggi 20 aprile al “Cinema Ceravolo” ci ha indotto al collegamento, in versione celluloide, per ricordare l’attore che abbiamo apprezzato sul grande (e piccolo) schermo. Siamo certissimi che Ugo Tognazzi si sarebbe divertito moltissimo ad ammirare la sua Cremonese, e – di certo – sarebbe stato meno felice per il risultato finale. Del resto è così: non sempre si può vincere e non sempre si può perdere… La legge del calcio include tra gli esiti il pareggio e tuttavia questa terza ipotesi è aleggiata sin troppo e il match non si è mai sbloccato. Fosse stato ancora presente nella “valle di lacrime” in cui viviamo tra timori per i conflitti che bruciano dal confino russo-ucraino a quelli tra Israele e gli stati islamici, siamo certi che Tognazzi, avrebbe fatto ricorso – come era solito interpretare per i suoi personaggi – alle battute in dialetto cremonese. Roba di prima mano, frasi leggendarie contenute nei lungometraggi in bianco e nero come “La marcia su Roma” e il “Federale”! Estrapolandone una potremmo scrivere che oggi i lombardi sono incappati in “una buca senz’acqua” e come ripeteva il prof. Erminio al federale: Non hanno picchiato te, ma la tua divisa! – il gerarca ribadiva: “Sì, ma nella divisa c’ero io!”... E in quella grigiorossa, oggi, c’era, per l’appunto, la Cremonese. Scherzi a parte e ricordi cinematografici rivissuti spieghiamo per quale ragione, nel corso della disamina dei due tempi regolamentari, più recupero concesso dal direttore di gara Sig. Federico Dionisi da l’Aquila, siamo pervenuti alle nostre conclusioni.
PRIMO TEMPO – Fantastica prima parte del match dove le due compagini hanno giocato a viso aperto. Spese molte energie… create una quantità di occasioni sia dall’una che dall’altra parte. Graziato il portiere ospite Gianluca Saro che ha visto uscire il pallone da tutte le parti e però senza mai finire in fondo alla sua rete. Formidabile Fulignati che ha giocato quasi come un libero avanzato smistando palloni a più non posso, partecipando alla fase corale del gioco, suggerendo verticalizzazioni e in più compiendo un autentico miracolo quando ha respinto un tiro al volo di Pickel al 27′.
L’attaccante Ravanelli ha dovuto dichiarare forfait dopo quasi undici minuti di gioco ed è stato sostituito Luka Lochoshvil. A parte questa scusa, onestamente sia il Catanzaro che la Cremonese meritano le posizioni in classifica che le ospitano ma i giallorossi hanno evidenziato più brio e più velocità. Sì, ha premuto un tantinello di più la formazione allenata da Vivarini e ai punti (sia per qualità degli schemi che per possesso della sfera di cuoio ben gestita) ci è apparsa in vantaggio. Si va ngli spogliatoi per il riposo con il risultato dello 0 a 0 e con la netta impressione che si tratterà di una gara aperta a qualsiasi risultato perché entrambe puntano a vincere. In camicia azzurre e fischietto tra le mani il “semidio arbitrale” DIonisi che se l’è presa con Veroli a livello verbale ed ha ammonito due grigiorossi: Matteo Bianchetti per gioco pericoloso e Charles Monginda Pickel per proteste eccessive.
SECONDO TEMPO – La Cremonese ritorna sul manto verde con brutte intenzioni o per lo meno con velleità battagliere. Il Catanzaro è pragmatico. Lascia sfogare i grigiorossi poi si organizza e risponde pan per focaccia. Le due formazioni mantengono il gioco con uguale sforzo. Gli spettatori e pure noi) ci attendiamo che il pallone rotoli in rete. Ci provano da tutte le parti ma i portieri restano pressoché scarsamente impegnati. Corrono pericoli le Aquile e pure gli ospitati ma il risultato non cambia. Partono le girandole dei cambi e la musica non cambia. Al Catanzaro mancano le invenzioni di Iemmello che pur volenteroso come sempre è guardato a vista come pure le altre punte. La Cremonese ha ben compreso che per contenere le eruzioni giallorosse deve spegnere la lava sul nascere. Ecco che Petriccione, Vandeputte e compagnia bella sono sottoposti ad un trattamento che era insegnato da Nereo Rocco: “menare alle gambe degli avversari cercando il pallone… se prendi il pallone bene, altrimenti è lo stesso”. Dionisi, che arbitra secondo gli umori, distribuisce qualche cartellino giallo ma non troppo e i grigiorossi approfittano della sua benevolenza. Azioni che potrebbero sorprendere la loro difesa da parte del subentrato Biasci e di Stoppa sono spente con falli sanzionabili col rosso. Lui se ne frega e così la seconda parte del match scivola verso la fine quando proprio Stoppa avrebbe la possibilità di bucare Saro e spedisce a lato di poco. Peccato. Come all’andata si chiude in pareggio a reti inviolate.
A 4 lunghezze dalla Cremonese il Catanzaro resta sempre al 5° posto ma ora sono i grigiorossi a doversi preoccupare perché nel prossimo turno le Aquile volano a Pisa ma i lombardi si recano a Venezia… reduce dalla sconfitta di Lecco. Negli anticipi di ieri: il Palermo non è andato al di là del pareggio col Parma mentre il Cosenza ha battuto la Reggiana facendone polpette (4 a 0!). I Lupi son tornati a sbranare e buon per loro che si allontanano dai play-out. Il successo silano che ha piegato Nesta stride con gli episodi che han sottratto ai giallorossi sei punti; ciò porta a sviluppare considerazioni. Pensare che il Catanzaro ha inanellato contro l’Ascoli, la Reggiana (2 volte) e la Feralpi Salò, quattro delle sue dieci sconfitte stagionali, perdendo – sul “tableau” del torneo – 12 punti spiace e non poco. Se poi si aggiunge il pareggio col Bari (altri due punti svaniti… si comprende come col “tesoretto” – dilapidato in quattro rate – per un totale di 14 punti, le Aquile si sarebbero battute per il secondo posto… ad armi pari contro il Como… Ma è solo un pensiero che non “vola sulle ali dorate” e che all’idea di quel “metallo” genera rimpianti. Dati solidi per spiegare e comprendere le ragioni dell‘occasione sfumata. Ora il Catanzaro di Vivarini tenterà di centrare l’obiettivo promozione che all’inizio di stagione poteva apparire “missione impossibile” disputando i “play-off”. Che San Vitaliano assista la squadra della città dove è venerato!
Sorvolando le nostre ultime considerazioni e rimandandovi al consueto appuntamento con la “moviola” di Lorenzo Fazio, giunga a tutti voi amici lettori… l’augurio per un buon fine settimana e un saluto sincero
Giallorossamente vostro,
Riccardo Colao
Le Aquile restano solide al quinto posto in classifica
CATANZARO – CREMONESE 0 – 0
di Lorenzo Fazio – Cronaca del Match – Minuto per Minuto per il Quotidiano l’Italiano
I marcatori di CATANZARO – CREMONESE : Nessuna marcatura 0 a 0
CATANZARO – Pomeriggio soleggiato ma ventoso a Catanzaro per la supersfida odierna del campionato di serie B tra i giallorossi di Vivarini e la Cremonese di Stroppa. Stadio pieno proprio come nell’ultima sfida interna e partita molto importante in chiave play-off e promozione diretta. Avvio di gara con il Catanzaro attento come sempre in fase di possesso e che si rende pericoloso con l’asse Ambrosino-Vandeputte con il belga che sbaglia il passaggio per Iemmello. Risponde la Cremonese con la girata di Johnsen al 4′ che finisce di poco a lato. Sul ribaltamento di fronte Iemmello imbecca Vandeputte che va alla conclusione respinta in angolo da Saro. Salgono i decibel dell’entusiasmo al “Ceravolo”. Dal corner è pericoloso Veroli ma Saro blocca. Al 13′ out per infortunio Ravanelli dentro Lochoshvili. Al 23′ gran recupero di Sounas che lancia Ambrosino, il 70 si libera del diretto avversario e serve Vandeputte che viene atterrato in area ma per l’arbitro non c’è nulla. La curva giallorossa omaggia il Sambiase neopromosso in serie D con un bellissimo striscione. Al 27′ punizione di Ambrosino di poco alta sopra la traversa con un tiro forte ma poco preciso. Al 28′ miracolo di Fulignati su una conclusione in area di sinistro di Pickel.
Al 29′ straordinario Ambrosino che brucia tutti e si invola da solo verso la porta ma la sua conclusione finisce di poco fuori lo specchio della porta. Al 33′ rovesciata di Pontisso ma è presa facile per Saro. Un minuto dopo conclusione dalla distanza dell’esperto Franco Vazquez e palla sul fondo.
Al 42′ sbaglia Vandeputte e libera al tiro Johnsen che non centra la porta spedendo alta la sfera. Un minuto di recupero e squadre al riposo sullo 0 a 0. Avvio sprint nella ripresa della Cremonese che al 48′ colpisce addirittura la traversa. Out nel Catanzaro Ambrosino e Pontisso per infortunio e dentro Biasci e Ghion, che rientra in casa tra gli applausi. Cremonese che continua a farsi pericolosa con alcuni cross in area di rigore.
Il Catanzaro risponde con la solita azione da Play Station che coinvolge Vandeputte, Ghion, Iemmello e Situm con Biasci liberato al tiro dal belga ma la conclusione è respinta dalla difesa della Cremo. Catanzaro ancora avanti con Biasci che si fionda su un cross dalla destra mancando l’impatto con il pallone. Al 73′ grande occasione per Iemmello su svarione della difesa ospite con Iemmello che calcia a rete e la palla viene smanacciata quasi sulla linea prima di entrare in porta.
Girandola di cambi da entrambe le parti con Vivarini che opta per le carte Stoppa e Pompetti. Al minuto 81 palo di Vandeputte dopo un assolo dalla sinistra ma è tutto fermo per offside.
Dentro il bomber Coda e Falleti nel finale per la Cremonese. Al 90′ Stoppa fallisce il goal del vantaggio con un piatto destro in area che finisce di poco a lato. Entra anche Brighenti per Vandeputte nel finale. Al termine dei quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio che sentenzia lo 0 a 0 tra Catanzaro e Cremonese. Nel prossimo turno venerdì di campionato per il Catanzaro che farà visita al Pisa alle 20.30.
IL TABELLINO di CATANZARO – CREMONESE 0 – 0
US CATANZARO 1929 (4-4-2): Fulignati; Situm, Antonini, Scognamillo, Veroli; Sounas (77′ Pompetti), Pontisso (51′ Ghion), Petriccione (77′ Stoppa), Vandeputte (91′ Brighenti); Iemmello, Ambrosino (51′ Biasci). All.: Vivarini
US CREMONESE (3-5-2): Saro; Antov, Ravanelli (13′ Lochoshvili), Bianchetti; Zanimacchia, Pickel, Castagnetti, Johnsen (84′ Johnsen), Sernicola; Vazquez (76′ Ghiglione), Tsadjout (84′ Coda). All.: Stroppa.
NOTE: sereno, circa 16 gradi; terreno in erba naturale; SPETTATORI: 11.379 di cui 5.956 paganti di cui 132 ospiti e 5.423 abbonati per un incasso totale di 173.867,00 euro di cui 112.622 quota paganti e 61.245,00 euro rateo abbonati AMMONITI: 32′ Bianchetti (Cr), 36′ Pickel (Cr), 75′ Petriccione (Cz), 78′ Johnsen (Cr) ESPULSI; CORNER: 2-4 – Recuperi: 1′ pt; 4′ s.t.
ARBITRO – A dirigere Catanzaro Modena è stato il Sig. Federico Dionisi dell’Aquila. Gli assistenti sono stati: Emanuele Prenna di Molfetta e Mattia Politi di Lecce. Quarto uomo il Sig. Emanuele Frascaro della sezione di Firenze. Al VAR Francesco Meraviglia di Pistoia, AVAR Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore.
Nell’immagine sottostante il gonfalone col simbolo di Catanzaro e del Catanzaro
Nell’immagine al di sopra dell’Aquila vittoriosa sulla B
Tifosi giallorossi nell’esibizione della sciarpata… Il tifo catanzarese è cresciuto in termini di numero e in qualità delle partecipazioni – Foto Area Immagine US Catanzaro
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