Sunday, April 28, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Calcio – Serie B – Nella Città del Tricolore garrisce al vento la bandiera granata. Vince la Reggiana; al Catanzaro resta la zona play-off

Ha danzato come una farfalla la formazione del Comandante Vivarini ma a pungere come un’ape è stata la Reggiana di Nesta.


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

REGGIO EMILIAPoco più di sette mesi fa regnava Maggio, e come una rosa delicata quanto profumata, tra Reggiana e Catanzaro spuntava la sfida per la Supercoppa di Lega. Sotto il sole “omaggiante” i giallorossi bissarono col “duete”, la brillante stagione del “ritorno in B da campioni”, portando nelle teche societarie il trofeo. Oggi, nel giorno dedicato a Santo Stefano, nel tiepido dicembre, come fosse ancora Maggio, Reggiana e Catanzaro si sono ritrovate per duellare nell’ultima gara del girone d’andata del torneo 2023-24.

A Reggio Emilia il Catanzaro si è presentato con 30 punti e sesto posto in classifica (dopo che per due occasioni di seguito avrebbe potuto – con risultati positivi – addirittura scavalcare il Venezia). La Reggiana sotto al 15° posto con dieci punti in meno. 9 (vittori) 3 (pareggi) 6 (gare perse) il ruolino giallorosso, 4 – 8 – 6 quello granata. L’attenzione dei bookmakers si è concentrata sulla terza casella: le sconfitte. Nonostante la distanza a numeri invertiti tra gare vinte e pareggiate era proprio l’apparizione per ben sei volte dell’asso di bastone (e bastonatura) a svantaggio che pesava sulle quote rese agli scommetitori per questo incontro giocato nell’insolito e scomodo orario d’ouverture.

PRIMO TEMPODopo qualche occasione per parte (bellissima quella capitata a D’Andrea) che avrebbero potuto modificare il volto del match… mentre s’assiste al solito, ormai consolidato e consueto “tramone” fitto di dialoghi a pedate di pelota da parte delle Aquile, la Reggiana segna con semplicità su calcio piazzato. Parabola di Kabashi e la testa di Girma volteggia “uber alles” incornando il pallone mentre il pur bravo Fulignati è scavalcato dal classico gol aereo…

Il Catanzaro per tutto il primo tempo è andato avanti nel tentativo di pungere ricorrendo al consueto passaggio indietro o addirittura al “giro palla” prolungato sino a quando la potenzialità offensiva è scemata. Ha danzato come una farfalla la formazione del Comandante Vivarini ma a pungere come un’ape è stata la Reggiana di Nesta.

SECONDO TEMPOGhion e Biasci subentrano a Verna e Sounass. Il mister non ha lasciato trascorrere minuti inutili per i primi cambi. Poi va via Krastev e lo sostituisce Krajnc… Assalti confusi, idee poco chiare. Si rischia di andare anche sul 2 a 0 ma Girma si confonde e non riesce a tirare graziando la difesa giallorossa. Le ombre della terza sconfitta consecutiva iniziano ad allungarsi sul manto del Mapei. Stadio poco fortunato per Vivarini che nei play off tra Reggiana e Bari vide sfumare all’ultimo la promozione in serie B quando era alla guida dei “galletti”.

Le Aquile insistono a giocare come nel rugby: vanno avanti passando il pallone indietro… perdono tempo … e quando arrivano in zona tiro … trovano area affollata e troppi piedi piantati nella giungla difensiva… se manca un Iemmello o un rapinatore d’area non si segna nemmeno a portiere lontano dai pali… e si continua a non produrre vere opportunità per cogliere quantomeno il gol del pareggio… Ennesimo match – vogliamo definirlo sfortunato? – Sicuramente l’esito non ha aiutato a migliorare la classifica catanzarese ora in balia dei risultati che la ridisegneranno al termine della 19esima giornata.

Si badi bene: qui si parla dell’evento Reggiana-Catanzaro anche se non è possibile e nemmeno facile dimenticare che l’esito arriva dopo Ascoli e il match interno contro il Brescia. Un tris di sconfitte amare e non facili da digerire. Onore a quei tifosi che riescono a metabolizzarle come fossero molecole di acqua minerale. Magari i tre ceffoni in faccia a Vivarini potranno portare soluzioni per il tecnico ancora inesplorate.

Nel periodo intercorso dal 23 dicembre (quasi dalla Vigilia a Santo Stefano) per le strade della “fiera dei gonzi” ne abbiamo ascoltate e lette parecchie. C’é chi ha prospettato fantacalcistici piani da parte societaria miranti a mantenere la squadra fra i cadetti unicamente per poter valorizzare calciatori e quindi guadagnare dalle plusvalenze tra acquisto e vendita degli stessi… abbiamo preso cognizione dei tanti che “nonostante le sconfitte strane non è il caso di pensar male!”… abbiamo osservato spuntare come funghi gli avvocati difensori delle cause immaginarie… ma più di ogni altra categoria ci ha incuriosito l’avvistamento della schiera dei citrulli disturbati da stormi di uccelli della famiglia “padulo” … Umberto Eco (quello del romanzo “Il nome della rosa”) tentò di spiegarlo ancor prima che che il fenomeno “viralizzasse” : “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

Nella moltitudine segnaliamo quei “lettori” (difficile definire tali… (e che faranno fatica pure riconoscersi) che limitano il tempo di lettura al titolo e al sommario … poi persuasi di aver scoperto qualcosa che li turba emanano conclusioni … Esistono – bontà loro – controindicazioni ed effetti collaterali per i quali è utile precisare che chiunque scriva un articolo di giornale non è mai responsabile di ciò che il lettore capisce ma soltanto di quanto espone... e il più delle volte neppure del titolo e del sommario attività riservate ai colleghi grafici ed impaginatori nonché esperti in “titolazione”.

Nella memoria risuonano ancora nell’anticamera del cervello le dichiarazioni di mister Vivarin rese nel dopo sconfitta col Como: Col Catanzaro terzo in classifica disse: “…ne perderemo molte” e per altri obiettivi che non fossero la permanenza “se ne parlerà l’anno prossimo”. Ogni volta che andiamo oltre, freniamo”. Oggi il Catanzaro sedeva al sesto posto … tra un paio d’ore nemmeno su questo strapuntino ma forse riuscirà a restare in zona play-off e per una formazione che avrebbe dovuto solo puntare a salvarsi è già tanto.

Non è stato un felice Natale per l’ambiente giallorosso e nemmeno Santo Stefano è stato motivo di gioia per i supporters… Dopo aver omaggiato e riesumato formazioni decotte se non fosse che la Befana sarà già un ricordo quando il Catanzaro incontrerà il Lecco (12 gennaio) ci sarebbe veramente da toccare ferro

Giallorossamente vostro,

Riccardo Colao

I convocati per Ascoli – Catanzaro
i numeri di maglia attribuiti ai calciatori della rosa al servizio di mr. Vivarini
I protagonisti al fischio d’inizio di Ascoli – Catanzaro
La distinta diReggiana – Catanzaro

CATANZARO – BRESCIA 2 – 3

REGGIANA – CATANZARO TERZA SCONFITTA DI SEGUITO

di Lorenzo Fazio – Cronaca del Match – Minuto per Minuto per il Quotidiano l’Italiano

REGGIO EMILIA – REGGIANA-CATANZARO 1-0 (42′ Girma)

REGGIO EMILIABoxing Day anche in serie B con Reggiana e Catanzaro che aprono questa giornata di serie B nel giorno di S. Stefano.

Vivarini opta per qualche cambio, come annunciato in conferenza stampa, con Krastev alla prima da titolare, D’Andrea sull’out di destra e in mezzo Pontisso per Ghion. In attacco Sounas a supporto di Ambrosino. Avvio di marca Reggiana che ci prova al 3′ con una conclusione alta di Crnigoj. Risponde il Catanzaro con una ghiotta occasione per D’Andrea, dopo un tiro a giro di Vandeputte respinto, che si libera del diretto avversario e calcia a fil di palo sul fondo. Al 7′ miracolo di Fulignati su Gondo che a porta sguarnita si fa ipnotizzare dal portiere giallorosso. Al 14′ punizione pericolosa di Vandeputte sventata in corner dalla retroguardia dei padroni di casa. Al 29′ grandissimo spinto ancora di Vandeputte dalla sinistra che supera due avversari ed entra in area servendo D’Andrea che non riesce a coordinarsi verso la porta di Bardi. Al 36′ bella conclusione di Pontisso respinta centralmente da Bardi e il successivo scambio Vandeputte-Sounas a ridosso dell’area che non sortisce gli effetti sperati.

Al 42′ vantaggio della Reggiana con un colpo di testa di Girma sugli sviluppi di un calcio di punizione e il Catanzaro rischia anche il 2 a 0 con una semirovesciata di Piamozzi. Termina così la prima frazione di gioco. Via alla ripresa con Vivarini che manda in campo Biasci per Sounas e Ghion per Verna. Al 54′ ci prova Ambrosino dalla distanza ma il suo tiro è deviato da Bianco e bloccato in presa bassa da Bardi. All’ora di gioco Vandeputte pennella per la testa di Krastev che la mette di poco a lato. E proprio l’ex Fiorentina lascia il posto a Krajnc che si posiziona a sinistra. Al 75′ splendida punizione di Ambrosino con Bardi che respinge in corner non senza difficoltà. Dagli sviluppi ci prova Pontisso ma il suo tiro finisce sul fondo. Al minuto 80 occasione Reggiana con il diagonale del subentrato Portanova che finisce di poco alla destra di Fulignati. Dentro Stoppa per Pontisso nel Catanzaro. Quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara. Al 91′ girata di testa di Biasci che finisce di poco alta dopo un cross di Stoppa. Esce Girma nella Reggiana tra gli applausi. Arriva il triplice fischio e il Catanzaro perde la sua terza gara consecutiva.

Vince la Reggiana di Alessandro Nesta e ora la sosta che servirà al Catanzaro per ricaricare le batterie per il nuovo anno.

Lorenzo Fazio

IL TABELLINO DI REGGIANA – CATANZARO

AC REGGIANA 1919 (3-4-2-1): Bardi; Sampirisi, Zmynsky, Marcandalli; Fiammozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo (45′ Libutti); Crnigoj (65′ Portanova), Girma; Gondo. All.: Nesta.

US CATANZARO 1929 (4-4-2): Fulignati; Situm, Krastev (62′ Krajnc), Brighenti, Scognamillo; D’Andrea, Pontisso, Verna (45′ Ghion), Vandeputte; Ambrosino, Sounas (45′ Biasci). All.: Vivarini

ARBITRO dell’incontro: CAMPLONE; assistenti: BOTTEGINI – MINIUTTI; quarto ufficiale: TURRINI; Var: MAGGIONI; Avar: PERENZONI

NOTE: nubi sparse, circa 12 gradi; terreno in erba naturale;

SPETTATORI: circa 10.000 di cui 1.400 tifosi giallorossi

AMMONITI: 23′ Scognamillo (Cz), 27′ Pieragnolo (Re), 30′ Sounas (Cz), 39′ Nesta (Re), 67′ Ghion (Cz), 68′ Ambrosino (Cz) ESPULSI; CORNER: 1-4

Stadio “Città del Tricolore” di Reggio Emilia. Diciannovesima giornata – Fischio d’inizio: ore 12.30

Il tecnico Nesta conferma la medesima formazione proposta nelle probabili, mentre il tecnico Vivarini opera diversi cambi. Lascia in panchina KrajncGhion, Biasci e Katseris e al loro posto inserisce posto KrastevPontissoD’Andrea e Situm.

Stadio Mapei di Reggio Emilia – Immagine Area US Catanzaro 1929

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