Monday, April 29, 2024
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Catanzaro: Successo per”La Traviata” nella versione del regista Lorenzo Lenzi. Pubblico delle grandi occasioni e applausi per tutti a scena aperta

Non resta che complimentarsi con tutti coloro che hanno operato per il successo di questa rappresentazione e anche noi del Quotidiano l’Italiano porgiamo il nostro plauso con l’augurio che a Catanzaro possa trionfare la cultura musicale e quella in tutti i settori dell’arte e della letteratura affinché il capoluogo possa riappropriarsi del suo ruolo storico in questi ambiti.


di Nadia Fedorova Colao – dalla Redazione Spettacoli & Musica del Quotidiano l’Italiano

CATANZAROPoche critiche, forse ingiuste e di sicuro non meritate. Tantissimi gli applausi e alto il gradimento finale per l’esecuzione de La Traviata per la regia del giovane promettente Lorenzo Lenzi.

Ma ancor di più bisogna riconoscere che il Teatro si è espresso nella versione “sold out”. Tutto esaurito e lunghi applausi dunque per La Traviata del Sicilia Classica Festival. Singolare la regia del giovane Lorenzo Lenzi.

Alcune scelte particolari ma significative tra le quali quella del tableau vivant di nudi sullo sfondo della scena, durante il secondo atto, per esempio ma pure il balletto nel terzo atto che ha vivacizzato una scena di per sè poco allegra storicamente nell’esecuzione di questo grandiosa opera dell’ingegno di Verdi.

Il soprano Desirée Rancatore, interprete per l’appunto di Violetta Valery. Apprezzatissimo e applauditissimo anche il tenore Alessandro Scotto Di Luzio nel ruolo di Alfredo Germont

Il pubblico è stato ben presto ipnotizzato e attratto dal gioco di luci e soprattutto dalla voce e dalla leggiadra bellezza del soprano Desirée Rancatore, interprete per l’appunto di Violetta Valery. Apprezzatissimo e applauditissimo anche il tenore Alessandro Scotto Di Luzio nel ruolo di Alfredo Germont e, almeno a scena aperta anche di più Giovanni Palminteri nelle vesti di Giorgio Germont.

La direzione d’orchestra affidata al maestro Francesco Di Mauro si è rivelata decisiva.

Ma tutto il resto del cast, come nell’ordine: Gabriella Aleo in Flora Bervoix, Francesco Cascione nel ruolo del Barone Douphol, Maria Mellace (Annina), Alex Franzò nel ruolo del Marchese D’Obigny, Francesco Ciprì in Gastone, Angelo Michele nel ruolo del dottor Grenvil, Luigi Lombardo (Giuseppe), Francesco Di Prima nel ruolo del servo di Flora e Francesco Laino nel ruolo del Commissionario, è stato all’altezza della situazione.

Dobbiamo anche complimentarci con gli appartenenti a ll’Orchestra Filarmonica della Calabria, Coro Lirico Mediterraneo. Le coreografie di Stefania Cotroneo, i costumi di Fabrizio Buttiglieri, la direzione di palcoscenico di Clementina Cecere, il Maestro del Coro Alistar Sorley e la direzione artistica di Nuccio Anselmo completano il quadro di un’esperienza operistica straordinaria. 

Il Regista Lorenzo Lenzi ha voluto precisare alcune sue scelte discusse da alcunevoci ortodosse” forse troppo affannate a cercare i peli nell’uovo e un po’ meno a trovare ristoro in un modo innovativo di presentare opere che hanno bisogno di interventi adattatori per sopravvivere visto che i gusti del pubblico cambiano e non si può pretendere che una platea del terzo millennio possa essere uguale a quella dell’800.

“Nel corso dell’esibizione della scena della ‘campagna’ – ha dichiarato alla stampa il regista Lenzi – ho inteso raccontare un mondo di arcadia, di perfezione neoclassica, che viene distrutto dall’arrivo di Germont. Le statue viventi rappresentano le Grazie, che come Violetta si disgregano nel momento della rivelazione della realtà”.

Nella foto: Le statue viventi rappresentano le Grazie, che come Violetta si disgregano nel momento della rivelazione della realtà. La scena non è stata gradita al pubblico “femminista” che ha visto in questa presenza una offesa” al ruolo delle donne, cosa che era ben lungi dalle intenzioni del regista che ha così spiegato le ragioni delle sue scelte in maniera convincente ed esaustiva

Alla fine abbiamo raccolto anche le dichiarazioni dell’avv. Aldo Costa Direttore Generale della Fondazione Teatro Politeama “Mario Foglietti”: “Vedere il nostro Teatro così pieno di pubblico è stata davvero un’emozione – ha sostenuto l’avv. Aldo Costa – ancora di più quando la protagonista è l’opera”. «Siamo già al lavoro per elaborare nuovi progetti della stagione 2024/2025»

Nella foto: l’avv. Aldo Costa. E’ uno dei più attivi e longevi operatori culturale della Calabria, avendo fondato, assieme ad altri, importanti realtà come la Cooperativa Nuova Ipotesi, la Cineteca Regionale della Calabria e l’Associazione “Teatri Calabresi Associati”.
Sempre in campo culturale, da segnalare le seguenti attività: coordinatore corsi di formazione professionale per “maestri accompagnatori di sala, di palcoscenico e per la danza” promossi dalla Fondazione “Politeama” di Catanzaro e dalla Fondazione “Scuole Civiche” di Milano; Componente direzionale nazionale “Federcultura” sino al 1998; componente Comitato Scientifico dell’ Osservatorio sul Mezzogiorno della Fondazione “Ideazione”; componente del Comitato Nazionale per le celebrazioni di Mattia Preti promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; componente nucleo di valutazione urbanistico-territoriale della Regione Calabria. Dal 2013 ha riassunto la direzione generale della Fondazione Politeama-Città di Catanzaro.

La Traviata di Verdi è secondo noi – ha chiosato Nuccio Anselmo, direttore artistico del Sicilia Classica Festival – una delle opere più belle e siamo molto contenti abbia avuto questo successo di pubblico”.

In conclusione: non resta che complimentarsi con tutti coloro che hanno operato per il successo di questa rappresentazione e anche noi del Quotidiano l’Italiano porgiamo il nostro plauso con l’augurio che a Catanzaro possa trionfare la cultura musicale e quella in tutti i settori dell’arte e della letteratura affinché il capoluogo possa riappropriarsi del suo ruolo storico in questi ambiti.

Una foto di scena de La Traviata eseguita sul palcoscenico del Teatro Politeama – Mario Foglietti

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