Thursday, May 16, 2024
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Enza Procopio fotografa calabrese e l’arte di bloccare gli effimeri istanti della vita

“Ascolto interessato la storia di Enza Procopio, da vecchio reporter anni ’70 di sport e sociale, cogliendo attraverso il suo dire il senso del nuovo nel cambiamento generazionale che ha portato la fotografia verso nuovi orizzonti e nuove frontiere.”


di Aristide Anfosso dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – “La fotografia è l’arte di mostrare di quanti istanti effimeri la vita sia fatta.” scrisse Marcel Proust. Ma la fotografia è anche espressione di belle immagini come diceva Benedetto Croce che si traducono comunque in una precisa estetica che predilige il non accontentarsi di ciò che si crede di vedere, per interpretarlo invece in modo personale e consapevole sulle note poetiche dell’artista che scatta le foto.
Ascolto interessato la storia di Enza Procopio, da vecchio reporter anni ’70 di sport e sociale, cogliendo attraverso il suo dire il senso del nuovo nel cambiamento generazionale che ha portato la fotografia verso nuovi orizzonti e nuove frontiere.

Mi sono appassionata alla fotografia nel 2009.
Avendo ricevuto in regalo una macchina fotografica, ed essendomi appena laureata, avevo trovato il tempo per interagire con quella piccola scatola dalla quale avevo visto raccontare le storie dei grandi fotografi di fama mondiale.
E cosi ho iniziato a raccontare la mia storia anche io.
Le mie prime foto sono state autoritratti, ho giocato molto con me stessa con i travestimenti e lo spazio, mi sono appassionata al bianco e nero e alle emozioni che potevano leggersi sul mio volto.
Realizzando un portfolio stampato su carta perché troppo spesso il mezzo digitale finisce per non lasciare traccia tangibile di ciò che ci è caro, ho esposto in giro per l’Italia tramontare personali e collettive.
Indecisa ancora sul da farsi, all’epoca ancora non vedevo la fotografia come un lavoro ma solo come un atto necessario, ho assecondato un altra mia passione, viaggiare.
Sono partita per gli Stati Uniti per migliorare l’inglese come fanno in tanti, dopo tre mesi al mio rientro in Italia, mi era più chiaro che se questo fosse diventato un lavoro visto che lo amavo sarebbe stata la migliore delle relazioni.
Da Roma mi sono spostata a Milano, dove ho iniziato a fare gavetta lavorando come assistente nel mondo dell’arredamento di interni, portando avanti anche i miei progetti personali come i ritratti e la fotografia di moda, il food.
Grazie a questo ho viaggiato molto e conosciuto tante belle persone, il mio è un lavoro fatto di relazione con l’altro e di fiducia soprattutto, entro nelle case delle persone, nella loro intimità quando le ritraggo, si devono sentire a loro agio e sapere che cercherò di tirare fuori il meglio di loro, devono divertirsi e fare esperienza.
Dopo dieci anni tra Milano e in giro per il mondo ho deciso di tornare in Calabria.
Qui ci vedo un potenziale non ancora del tutto svelato.
Mi auguro che molti giovani possano avere la possibilità di rientrare se è quello che desiderano.
Sto conoscendo tante persone interessanti anche qui, dove il mare accompagna le mie giornate la mattina o in pausa pranzo.
Riesco a lavorare anche da remoto, ho fondato due anni fa Blue_ Collective dove mi occupo di brand strategy attraverso video animati per gioielleria di lusso e profumeria al momento, lavoro con persone che vivono da Dubai a Sidney, Londra, New York, è il mondo a venire da me come mi piace ricordare.
Continuo a lavorare come fotografa tra la Calabria e Milano, e ho tanti progetti sul territorio che vorrei portare avanti, dal cibo alla natura, alle tradizioni.

Enza Procopio con la sua creatività non si limita alla fotografia, Ha fondato blue_collective attraverso la quale realizza collage artistici e video animati per clienti provenienti da tutto il mondo. Attualmente vive e lavora in Calabria . Dal 2014 ad oggi ha collaborato con diversi brand tra i quali:

Vibieffe
Driade
Quintessenzia ceramiche
Ad china
Zucchi group
Jab Anstoetz
Panini Durini

Ed ecco alcune delle sue opere:

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