Thursday, April 25, 2024
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Finalissima di Lega Pro. Al Barbera si canta “Brasil …Brasil” e il Palermo vola in serie B matando il Padova per la seconda volta

La presunzione di mister Oddo è stata punita e i biancoscudati che erano scesi per suonare nel tempio rosanero sono ritornati in Veneto suonati. Per loro come per il Catanzaro si riparte dalla serie C


di Riccardo Colao (Direttore del Quotidiano l’Italiano)

PALERMO – Un grande Palermo. Un grandissimo pubblico rosanero (più di 35.000 spettatori paganti) al Renzo Barbera. Un allenatore intelligente come Baldini, concreto quanto preparato. Sono gli ingredienti che han consentito alle aquile rosanero di volare e approdare finalmente sul pianeta dei Cadetti. E, diciamolo francamente, abbiamo assistito ad una stupenda partita di calcio, viva, palpitante, emozionante, nonostante vinta e decisa al 25’…di rigore!

A restare punito il Padova del presuntuoso Oddo, il trainer dei veneti, che riteneva di aver già vinto (nelle dichiarazioni roboanti e guascone) le finali dei play-off ancor prima di disputarle… a gigionare con un palmo di naso il fromboliere Chirico che, dopo il gol rifilato negli extra-time al Catanzaro non ne ha indovinato più uno di tiri… perché quello è stato l’unico su mille che poteva riuscirgli e gli Dei lo hanno punito per avere osato l’inosabile.

I Titani hanno invece poggiato i loro occhi benevoli sui palermitani che hanno vinto la promozione sul campo bissando quella dell’annata precedente che dalla serie D li aveva catapultati in Lega Pro. Con una formazione del genere non è escluso che la compagine (si spera ancora allenata da Baldini) non possa tentare il triplo salto mortale.

Dopo aver espugnato l’Appiani, Floriano, Massolo, Brunori (29 gol) e compagni si sono battuti all’arma bianca anche sul terreno del Barbera, imbandierato e infiocchettato come un albero di Natale a dicembre.

Un gioco spumeggiante, azioni ficcanti, dribbling e numeri da “mille e una notte”, roba che non si vedeva sui campi di calcio da quando hanno massificato e limitato gli insegnamenti vietando ai giovani di puntare su scelte individuali. Eppure il suono dell’orchestra diretta dal “maestro” Baldini è stato limpido, chiaro, musicalmente accettabile. Gli avversari sorretti da un Ronaldo che rispetto ad altri match si è impegnato al massimo delle sue potenzialità non sono riusciti ad andare a segno… Polveri bagnate e atteggiamento dalla mentalità affaticata. Sono state queste le peculiarità che hanno fatto soffrire il Padova in maniera atroce.

Daniele Perenzoni ha diretto l’incontro con grande bravura ed elasticità

Ottima anche la direzione dell’arbitro trentino Daniele Perenzoni uno dei più titolati della categoria. Almeno nelle considerazioni dei suoi vertici arbitrali. Non è stata la prima volta che Perenzoni aveva diretto gare con il Palermo; nella stagione 2020/2021 quando diresse il match contro il Catanzaro al Ceravolo (finito 1-1) ma con i rosanero in 9 uomini e un rigore contro molto molto dubbio. Migliore il ricordo della seconda volta di Perenzoni col Palermo: diresse la gara contro il Bari che si giocò al Barbera, il 19 dicembre 2021, terminata 0-0.

Nato a 150 km da Padova, la sua designazione poteva apparire sospetta; assistito da Antonio Severino di Campobasso e Andrea Niedda di Ozieri come guardalinee; Ermanno Feliciani di Teramo, quarto uomo. Al Var l’esperto Michael Fabbri affidabile arbitro di serie A, assistito da Ciro Carbone.

Non c’è stato molto lavoro per questi ultimi in cabina di regia per l’esame dei filmati al rallenty. Nessun problema sul rigore, poi realizzato da Brunori, nemmeno per il fallo di mani netto in area che ha consentito sin dal primo tempo ai ragazzi in maglia rosanero di condurre il match. E neppure quando Ronaldo reo di una testata cattiva ha subito l’espulsione per somma di cartellini gialli

Onore e merito a questa formazione che non ha dato alcuna possibilità agli avversari di rendersi pericolosi o di poter avanzare recriminazioni. I veneti sono stato sbattuti fuori dimostrando non solo di non poter reggere la forza propulsiva dei siciliani ma anche di non essere mentalmente preparati a sfide del genere.

Un fotogramma dell’episodio antecedente il rigore

L’abilità e l’agilità gli scatti di reni e i colpi d’occhio, più il piazzamento di Donnarumma (il fratello del più celebre Gigio number one della Nazionale) hanno evitato al Padova la sconfitta ancora più netta e rotonda di quanto non potesse essere l’1 a 0 finale strameritato dalle aquile.

Mister Oddo ha schiumato rabbia, delusione e dalle narici anche fiamme e fuoco… Le ha tentate tutte, rimescolando i ruoli, ridisegnando gli schemi… ma alla fine ha dovuto arrendersi all’evidenza… il suo Padova non ha avuto mai modo di poter impensierire il Palermo del presidente Mirri.

Per sfortuna degli ospitati non ci sono stati né aiuti e né errori arbitrali. Non ne ha avuto bisogno nemmeno il Palermo e l’epilogo che abbiamo vissuto resterà negli annali della storia di questo torneo, come quello più giusto e sacrosanto che potesse risultare.

E così mentre sugli spalti del Barbera si cantava e si ballava, tutti insieme, sul ritmo di “Brasil…Brasil ” il “carneval” palermitano si avviava ad essere gestito nelle strade dell’ex capitale del Regno delle Due Sicilie nelle umili case dei tanti disoccupati, in quelle dei più agiati, unite però dall’amore per questo club!

Una notte indimenticabile che si è colorata di rosanero per la gioia del calcio puro, autentico, come quello espresso dal Palermo di Baldini che farà ancora parlare di sé in serie B. Proprio così: B Come Brasil!

Auguri Palermo e auguri sinceri al mio grande amico e collega Benvenuto Caminiti (di cui attendiamo il consueto diario) eminente firma di questo quotidiano che ha seguito la cavalcata della sua squadra amatissima, il cui cuore ha sicuramente battuto all’unisono, con tutti gli altri 35.000 spettatori di questa indimenticabile finale conquistata con ampio merito!

Riccardo Colao

IL TABELLINO DI PALERMO – PADOVA

MarcatorE: 25′ Brunori (PAL)

PALERMO (4-2-3-1): Massolo; Buttaro, Lancini (46′ Perrotta), Marconi, Giron; De Rose, Dall’Oglio (46′ Odjer); Valente, Luperini, Floriano (63′ Soleri); Brunori.

A disp.: Pelagotti, Grotta, Accardi, Crivello, Silipo, Somma, Fella, Felici, Doda.

All. Silvio Baldini

PADOVA – (4-3-3): Donnarumma; Germano, Valentini (19′ Gasbarro), Pelagatti, Curcio; Jelenic, Ronaldo, Dezi (52′ Della Latta); Chiricò, Ceravolo (64′ Terrani), Bifulco (53′ Nicastro).

A disp.: Vannucchi, Fortin, Ilie, Santini, Hraiech, Settembrini, Monaco.

All. Massimo Oddo

Arbitro: Daniele Perenzoni della sezione di Rovereto

Assistenti: Antonio Severino – Andrea Niedda

Quarto Ufficiale: Ermanno Feliciani

Ammonizioni: Dall’Oglio (PAL), Lancini (PAL), Pelagotti (PAD), Jelenic (PAD)

Espulsioni: Ronaldo al 56′ per proteste: Pelagatti al 92′

Samuele Massolo è stato tra i protagonisti del match

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