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Fiorita spalanca la cittadinanza onoraria a Palanca. L’ex bomber nel 2011 ricevette dal sindaco Olivo le “chiavi della Città”. I gravi problemi che affliggono i cittadini sono elusi e in Comune si va avanti con armi di distrazione di massa caricate a “chiacchiere e pinzillacchere”

Il piddino Nicola Sabatino Ventura non ha dubbi. Chi ha votato Fiorita sperava nel cambiamento… dopo quindici mesi della sua fallimentare e approssimativa gestione molti non lo voterebbero più, tanti si sono pentiti, mentre “pochi eletti” grazie al “cavallo di Troia” sono rientrati esattamente dove Fiorita era deciso a escluderli. Un capolavoro di arte politica dove tutto è possibile se si tratta di gestire il potere

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Politica Italiana Rubriche , at 16 Agosto 2023 Tag: , , , , , , , ,

di Natale Talarico – dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – Con un personale intervento diretto a fare estrema chiarezza e con garbo ed educazione il “piddino” Sabatino Nicola Ventura ha divulgato un messaggio nel quale stigmatizza e ricorda come già nel corso dell’amministrazione comunale di centro-sinista l’allora sindaco on. Rosario Olivo, aveva deposto le “chiavi della città” nelle mani di monsignor Antonio Ciliberti, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace e in quelle adel calciatore Massimo Palanca i cui “prodigiosi” piedini (in particolare quello sinistro) tante gioie hann regalato al calcio catanzarese e tante sconfitte agli avversari. Il testo completo è leggibile sulla testata on line “La Nuova Calabria” che lo ospita in versione integrale.

Come è facile capire – grazie al ricordo del “piddino” Ventura (che ultimamente ha avuto molto da ridire sulla gestione “sinistra” dell’ex militante di “Potere al Popolo” oggi in versione “lord mayor dei Tre Colli” quello di distribuire chiavi e cittadinanze onorarie è un altro dei tanti “vizietti” dei post comunisti. Bravissimi a illudere con promesse mirabolanti gli elettori, ancor più bravi a eluderle una volta raggiunto lo scopo di guidare qualche amministrazione.

Insomma per farla breve, ignorando i tanti problemi che asfissiamo e soffocano la vivibilità dei catanzaresi, il sindaco eletto con una % di votanti che nn supera il 20% degli iscritti nelle liste di chi gode del diritto di utilizzare la scheda nell’urna, e sostenuto dagli avversari che avrebbe voluto tenere al di fuori dalla stanza dei bottoni, ha pensato bene di trovare un’ulteriore escamtage che gli consenta di passare per l’innovatore capace di trovare inediti eventi che possano dare “pubblicità” alla città… e magari a lui che, quando spesso ride, ricorda l’equina risata dell’attore Fernandel

E allora cosa c’é di meglio dopo la promozione dalla serie C alla serie B, dopo il restyling dello stadio Ceravolo, di una bella festa con tanto di tarantella ed accoglienza a base di “ricchi premi e cotillons” per un grande ex calciatore del passato giallorosso? (che a nostro parere meriterebbe ancor di più persino di esserci lui al posto di Fiorita)

Il Sindaco Olivo ha, nel Suo intervento, motivato il perché Ciliberti e Palanca hanno meritato l’alta onorificenza della città – fa sapere il piddino Ventura e addirittura si è spinto a riportare pure le dichiarazioni di “Massimé pari na molla: “Mi sono sempre sentito un po’ catanzarese. Io ho sempre detto che sono di Porto Recanati provincia di Catanzaro, perché mi sento parte integrante di questa città. Qui ho vissuto gli anni migliori della mia carriera, ma anche della mia vita privata, perciò mi sento catanzarese. Mi auguro che finalmente qualcuno si avvicini a questa società per programmare, per potere, ripeto, con programmi seri cercare di portare, non dico ai fasti della serie A, che è molto difficile, sono cambiate tante cose, però almeno portarla in campionati che le competono”.

E a questo punto il piddino Sabatino Nicola Ventura (al tempo del componimento delle liste elettorali accettò la conduzion Fiorita escludendo la chance di ben più idonei candidati al posto di chi si sarebbe guadagno l’alias di “anatra zoppa”) rende noto pubblicamente noto quanto in appresso: “Apprendo che nei prossimi giorni Massimo Palanca riceverà dal Sindaco Nicola Fiorita  la Cittadinanza  Onoraria. Una decisione che conferma ancora una volta la stima e l’affetto della città per Palanca. Ma mi permetto di osservare, senza nulla togliere alla volontà di riconfermare la stima di Catanzaro all’ex calciatore, al quale va il mio saluto e la gratitudine, che quanto Massimo Palanca ha già ricevuto dal Sindaco Olivo nel 2011 è, in sostanza,  l’equivalente della Cittadinanza Onoraria.  Le Chiavi della Città, sono una sorta di “sinonimo” della Cittadinanza Onoraria.  Non capisco perché non si è pensato ad altra personalità, considerato che il grande Palanca ha già ricevuto un pari riconoscimento. Non mi risulta che altre città hanno conferito la Cittadinanza Onoraria a chi ha già avuto le Chiavi della Città, ma neanche il viceversa: certamente, perché una assorbe l’altra“.

A noi – caro piddino Ventura – invece non risulta che in passato si sia assistito – nella storia del governo cittadino – a tali imbarazzanti voli di stracci nella “PD-house” ormai ridotta e limitata – anzi esclusa – persino nella composizione della giunta comunale. Dimessosi da segretario cittadino il buon e onesto Fabio Celia, mentre a livello nazionale impazza la confusa gestione della segretaria Elly Schlein, a Palazzo de Nobili è entrata con prepotenza tipica della “destra” la mutazione genetica che Fiorita avrebbe voluto escludere per interrompere la famosa pluriennale gestione Abramo. E il PD – per bocca o per scritti di Sabatino Nicola Ventura – cosa fa? Ricorda a chi ha favorito all’ascesa sulla poltrona di Sindaco che un altro sindaco di sinistra aveva avuto una idea similare o forse complementare…

Così come nel film (regia di Luchino Visconti) e nel romanzo Il Gattopardo (Giuseppe Tomasi di Lampedusa) possiamo concludere per sventura di Ventura che quando governa il PD (o personaggi affini e comunque di espressione della sinistra) cambia sempre tutto per non cambiare nulla! Altro che cambiamento…

Chi ha votato Fiorita sperava nel cambiamento… dopo quindici mesi della sua fallimentare e approssimativa gestione molti non lo voterebbero più, tanti si sono pentiti, mentre “pochi eletti” grazie al “cavallo di Troia” sono rientrati esattamente dove Fiorita era deciso a escluderli. Un capolavoro di arte politica dove tutto è possibile se si tratta di gestire il potere
2011 – Sala Rossa del Comune di Catanzaro. Il sindaco Olivo consegna e chiavi della Città a Massimo Palanca. Fiorita ignora questo evento e conferisce la “cittadinanza onoraria” all’ex calciatore Palanca. Uno dei suoi tanti espedienti per distrarre l’attenzione dei ctanzaresi dai reaali problemi che affliggono la città amministrata come non dovrebbe essere gestito neppure un condominio

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