Forest Therapy. Medicina Forestale e Medicina Preventiva un “capitale naturale” per il benessere
Un pomeriggio trascorso in un bosco, efficacemente guidati da Esperti Facilitatori in Forest Therapy, secondo la loro casistica, fa aumentare le cellule NK che sono i globuli bianchi che ci difendono da tumori e da batteri e virus.
di Silvia Coscienza* per il Quotidiano l’Italiano (*Medico specializzata in Igiene e medicina preventiva)
PALERMO – Con il termine servizio ecosistemico (Ecosystem services) ci si riferisce ad una serie di servizi benefici che la natura genera a favore dell’uomo.
Questo concetto è legato a quello di “capitale naturale” ovvero al valore in termini fisici, monetari e di benessere offerto dalla biodiversità al genere umano.
La medicina forestale è complementare sia alla promozione della salute che alla valorizzazione del patrimonio boschivo della nostra regione.
L’ONU nel 2020 ha riconosciuto la frequentazione di ambienti forestali come pratica di medicina preventiva, con effetti ad ampio spettro sulla salute mentale, fisica e sul benessere in generale, attribuendo a questo e ad altri servizi offerti dagli ambienti forestali risorse fondamentali per la ripresa degli effetti causati dalla pandemia da Covid 19.
Nel 2022 il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, e Forestali ha incluso la Terapia Forestale tra i Servizi Socio Culturali Salutistici delle Foreste–Forest Care.
Partendo dal presupposto che qualunque iniziativa che promuove il contatto con la natura è positiva soprattutto in un modo antropizzato che ha smarrito la buona prassi del ritrovarsi negli habitat naturali, è necessario sottolineare che questa pratica non è da considerare una scampagnata nella foresta ma dev’essere viceversa un’esperienza condotta da operatori qualificati nel settore ed eseguita in luoghi caratterizzati da puntuali standard ambientali i cui effetti hanno delle ricadute benefiche che sono riconosciute sul piano scientifico.
Inoltre e non da ritenere secondaria, vi è la necessità di sviluppare conoscenza ed esperienza sugli ambienti forestali. Spiegare ai frequentatori come funzionano, quali sono le principali specie che li caratterizzano e quale sia la funzione della biodiversità che incide positivamente sui parametri fisiologici del corpo umano, è fondamentale ai fini dell’insegnare il concetto delle specie da salvaguardare.
Evitare che un nuovo turismo alla ”ricerca di salute“ in mezzo ai boschi arrechi danni irreparabili agli ecosistemi ma far si che vengano adottati comportamenti consoni alla tutela ed alla conservazione dei patrimoni vegetali e faunistici, è fondamentale.
Come qualsiasi terapia, anche la Forest Therapy può considerarsi tale soltanto se si basa sulla conoscenza della probabilità dell’efficacia della stessa soprattutto in relazione alle peculiarità dell’individuo, della tangibilità degli effetti delle componenti presenti in natura, nonché delle controindicazioni o delle reazioni avverse che non sono generalizzabili.
A questo fine è necessario un approccio rigoroso che abbia un patrimonio di evidenze statisticamente significative su campioni di persone sufficientemente numerosi e seguendo metodologie comprovate dalla comunità scientifica.
Se le evidenze scientifiche stanno acquistando via via solidità aspetti importanti della terapia forestale rimangono da approfondire. Tra questi:
a – Dipendenza dei benefici ottenibili dalla durata e dalla frequenza delle immersioni;
b – Persistenza degli effetti nel tempo non solo su soggetti sani ma anche rispetto a persone affette da particolari problematiche sia di natura fisica che psichica.
Qing Li e Y Miyazaki entrambi giapponesi dal 1980 hanno studiato gli effetti benefici dell’immersione nella natura soprattutto sul sistema immunitario.
Un pomeriggio trascorso in un bosco, efficacemente guidati da Esperti Facilitatori in Forest Therapy, secondo la loro casistica, fa aumentare le cellule NK che sono i globuli bianchi che ci difendono da tumori e da batteri e virus.
L’attività ortosimpatica si riduce ed anche il cortisolo (ormone dello stress) E tutto questo senza farmaci e quindi senza effetti collaterali.
Silvia Coscienza*
Silvia Coscienza è un Medico specializzata in Igiene e Medicina Preventiva. Ha conseguito un Master Universitario di 2° livello in “Governance dello Sviluppo Locale”.
É stata Sub Commissario per la Tutela dei Corpi Idrici della Regione Siciliana ai sensi delle Ordinanze di protezione civile del Ministero dell’Interno.
É stata Dirigente Responsabile dell’Ispettorato-Osservatorio Regionale Rifiuti presso il Dipartimento Acque e Rifiuti dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità in Sicilia.
Attualmente è: Componente del Gruppo di lavoro presso l’ENEA di ICESP- ITALIAN CIRCULAR ECONOMY. Presidente dell’Associazione Fa La Cosa Giusta! Sicilia
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