Giudici (Uritaxi): “Vergogna: stiamo assistendo a ignobili atti degli ncc irregolari che approfittano della protesta dei tassisti applicando prezzi anche quintuplicati”
“Invitiamo i tassisti italiani – è l’appello di Giudici ai colleghi – al rispetto delle leggi ed a non diventare preda della rabbia indotta da questo deprecabile quadro”.
di Ivan Trigona per il Quotidiano l’Italiano
FIRENZE – Mentre i tassisti protestano da nord a sud Italia, gli NCC ne approfittano per riversarsi nelle principali città e far salire a bordo cittadini e turisti, applicando prezzi anche di cinque volte più alti del tariffario ordinario.
E’ la denuncia che arriva da Uritaxi, uno dei sindacati più rappresentativi della categoria dei tassisti. “Alcuni rappresentanti ncc – afferma Claudio Giudici, presidente nazionale Uritaxi – stanno da giorni invitando gli ncc a riversarsi nelle principali città del Paese per approfittare della protesta dei tassisti. Siamo di fronte alla patologica inclinazione di questi signori ad operare in barba ad ogni legge e che stavolta si manifesta addirittura con ignobili atti di crumiraggio. Invece che solidarizzare con i tassisti, come stanno facendo gli ncc regolari, è in atto un mercato dove si prendono per il “collo”, con prezzi anche quintuplicati, cittadini e turisti: lo stesso schema di asta praticato, anche in queste ore, dagli algoritmi delle multinazionali nei momenti di alta domanda”. “Quando i lavoratori delle aziende di trasporto pubblico locale scioperano, lasciando a piedi i cittadini che viaggiano in autobus, i tassisti italiani – fa presente Giudici – solidarizzano con i conducenti dei mezzi pubblici e non praticano certo atti di sciacallaggio attraverso servizi abusivi navetta”.
“Come rappresentanze sindacali – spiega ancora il presidente nazionale Uritaxi – siamo stati messi di fronte ai lavoratori nel grave imbarazzo di trovare, fino ad oggi, ogni porta chiusa. E’ dall’insediamento del Governo Draghi che chiediamo un incontro, mai concesso, nonostante una crisi pandemica e sanitaria, una crisi economica ed un tentativo di controriforma rispetto ad una riforma in via di conclusione ed attesa da tre anni dai tassisti. Al danno si è aggiunta la beffa, quando è finito alla ribalta delle cronache l’incontro che lo scorso 27 maggio sarebbe stato invece concesso alla dirigenza di una nota multinazionale americana interessata a prendere il controllo del trasporto persone anche in Italia. I gravi disservizi registrati nel trasporto taxi, che oggi vediamo nelle principali città italiane, sono la conseguenza incontrollata di questa totale mancanza di dialogo. E questa è tanto più grave se consideriamo che è rivolta a soggetti destinatari di tutela costituzionale, come i sindacati, ed è invece trasformata in disponibilità all’ascolto verso multinazionali dedite al solo profitto, e che delle tutele di servizio pubblico, prima fra tutte quella tariffaria, se ne fanno beffa”.
“Invitiamo i tassisti italiani – è l’appello di Giudici ai colleghi – al rispetto delle leggi ed a non diventare preda della rabbia indotta da questo deprecabile quadro”.
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