Wednesday, May 15, 2024
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GLITCH” Finissage della mostra personale di Arianna Matta alla Galleria Russo con live painting in vetroresina

“Arianna Matta dipinge vegetazioni, piante rigogliose, fioriture maestose che sembrano vivere per sempre nelle coltivazioni della pittura, nello spazio aperto dalle frequenze imperfette dell’errore digitale che permette al colore di vibrare di nuove frequenze che si collegano all’occhio e alla mente liberando le connessioni degli spazi della memoria” Lorenzo Canova, curatore della mostra.


di Nicola Colao per il Quotidiano l’Italiano

ROMA – Giovedì 18 maggio, dalle 17:00 alle 19:30, si terrà il finissage della mostra personale dell’artista contemporanea Arianna Matta, dal titolo “GLITCH”, a cura di Lorenzo Canova. L’artista Arianna Matta sarà eccezionalmente presente in galleria per permettere ai presenti un’esperienza immersiva nella sua pittura e nel suo mondo attraverso il ricorso alla realtà virtuale.

Le lussureggianti nature protagoniste delle opere di Arianna Matta saranno sottratte alla statica condizione della rappresentazione bidimensionale. L’artista eseguirà un live painting in VR, prendendo un’opera a sorpresa e il pubblico potrà assistere alla realizzazione dell’opera mediante l’ausilio di cursore e visore.

Entrata a far parte, a fine del 2020, di quella schiera di artisti contemporanei di nuova generazione che la Galleria Russo seleziona e rappresenta, Arianna Matta presenta una personale di circa quaranta opere significative del suo continuo lavoro di ricerca e sperimentazione. 

La pittura di Arianna Matta ha come ambientazione e tema ricorrente la natura, addomesticata e silente, come quella delle serre, dei parchi rinascimentali, di un passato che non ritorna, ma viene rievocato attraverso la pittura.

L’uomo è sempre posto in secondo piano, sfocato, in movimento o di passaggio, a significare quale sia la potenza della grande Madre Natura rispetto alla fugacità della vita umana.

La mostra “GLITCH” strizza l’occhio al mondo della tecnologia e al passato digitale dell’artista che, nonostante il topos ottocentesco del rapporto uomo-natura presente nei suoi quadri, ricorre all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla visione in 3D. Il titolo della mostra celebra l’amore per l’imperfezione: “glitch” è un errore informatico non prevedibile, non controllabile. Così come la natura imperfetta è soggetta a difetto, nella tecnica pittorica utilizzata da Arianna Matta in alcune tele è ben rappresentato quell’effetto “glitch”, quella distorsione dell’immagine in una sorta di onda provocata da un errore elettronico.

Arianna Matta è interessata anche all’arte virtuale, interpreta le serre come mondi che proteggono, così come le stanze virtuali risultano una sintesi tra il mondo analogico e digitale. Largo alla sperimentazione, dunque, per l’artista Arianna Matta, che ha fatto confluire in questa mostra anche le sue passioni per l’informatica e il cinema, curando la regia di video che saranno proiettati.

La sua è una pittura intimista generata dalle emozioni. Non prepara bozzetti o disegni.  Il processo creativo in Arianna Matta nasce in maniera più istintiva, partendo dalle macchie di colore, lavora entrando nel dettaglio. Il soggetto risulta marginale rispetto alla pittura in sé. L’artista è interessata più all’atto creativo di dipingere. La pittura, in questo senso, è anche terapeutica, permettendo all’artista di scorgere dai dipinti delle istanze di cui era inconsapevole prima.

Arianna Matta dipinge vegetazioni, piante rigogliose, fioriture maestose che sembrano vivere per sempre nelle coltivazioni della pittura, nello spazio aperto dalle frequenze imperfette dell’errore digitale che permette al colore di vibrare di nuove frequenze che si collegano all’occhio e alla mente liberando le connessioni degli spazi della memoria” Lorenzo Canova, curatore della mostra.

BIOGRAFIA DI ARIANNA MATTA

Arianna Matta nasce a Roma nel 1979.

Dopo la maturità classica, inizia a lavorare nell’ambito informatico come analista e programmatore presso il Ministero degli Affari Esteri e successivamente presso Telecom – dove porta avanti progetti legati alla georeferenziazione – e presso H3G, dove progetta prototipi per telefoni umts. Parallelamente la passione per l’arte la porta nel 2005 a laurearsi al D.A.M.S. e poi a conseguire un master in comunicazione estetica

e museale.

Nel 2009 inizia a frequentare i corsi liberi della Rome University of Fine Arts (RUFA). Nel 2010 ottiene le certificazioni Adobe per la grafica e l’animazione web. Nello stesso anno è tra i finalisti del Premio Laguna. Dal 2012 si dedica esclusivamente alla pittura. Attualmente vive e lavora ad

Albano Laziale. Neoromantica digitale. Si definisce così Arianna Matta. Apparentemente ancorata al passato nella scelta tecnica di fare pittura nei modi della tradizione, l’artista è in realtà profondamente infiltrata dallo spirito del suo tempo, con il quale si confronta in modo sottile strizzando l’occhio a quella modernissima tendenza della digital art che conferisce dignità artistica al glitch, l’errore informatico. Introdurre nelle sue malinconiche rappresentazioni di luoghi affiorati dal passato piccoli guasti visivi che mimano il disturbo digitale le è sembrato il modo più naturale per raccontare le inquietudini della contemporaneità.

Ritratto di Arianna Matta alla Galleria Russo
Arianna Matta alla Galleria Russo mentre dipinge

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