Friday, March 29, 2024
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Il Palermo “cade” dalla Turris. Rosanero sconfitti per 3 a 0 in trasferta

Il solito Palermo da trasferta, anzi peggio perché stavolta, oltre a giocare solo nei primi venti minuti e arrendersi come vittima sacrificale al primo gol (regolare) subito, è sparito letteralmente dal campo, come se non gliene fregasse nulla che la partita finisse in goleada.


di Benvenuto Caminiti per il quotidiano l’Italiano

TORRE DEL GRECO – Il Palermo ne becca tre al “Liguori” di Torre del Greco e potevano essere anche cinque o sei, per due rigori falliti dalla squadra di Caneo (l’ennesimo ex rosanero che ci “regolarmente” castiga) e i due annullati per fuori gioco.

Insomma, il solito Palermo da trasferta, anzi peggio perché stavolta, oltre a giocare solo nei primi venti minuti e arrendersi come vittima sacrificale al primo gol (regolare) subito, è sparito letteralmente dal campo, come se non gliene fregasse nulla che la partita finisse in goleada.

Sono senza parole perché mi chiedo quante anime si agitino in questo Palermo, leone in casa e coniglio in trasferta: il tutto nel volgere di una settimana.

Se fai tre gol al Foggia, domini per novanta minuti e sette giorni dopo fai la figura del vacanziere in gita di piacere, prendi un gol e sparisci dal campo, vuol dire che come carattere sei messo davvero male. E senza carattere nella vita come nel calcio (specialmente in serie C dove l’animus pugnandi conta più di tutto, perfino più della tecnica) non hai dove andare.

E, quindi, continuare a blaterare di promozione diretta in serie B più che utopistico è ridicolo. Somiglia molto, almeno per i tifosi, ad una presa per i fondelli, che non meritano; ancor meno se lo meritano quella ventina di temerari che hanno seguito la squadra dagli spalti del “Liguori” di Torre del Greco. A fine partita, l’operatore tv_Sky è andato ad inquadrarli in primo piano un po’ sadicamente uno per uno: avevano facce sgomente, sembrava si vergognassero di essere lì, si guardavano l’un l’altro… E, tuttavia quando la squadra è corsa lì sotto per salutarli, loro non  l’hanno fischiata, anzi c’è stato perfino qualcuno che ha timidamente applaudito.

Ma, al di là della débacle tecno-tattica e, ancor di più, caratteriale del Palermo, quello che proprio non si può tollerare è l’atteggiamento col quale la squadra ha affrontato il secondo tempo: sembrava lui in vantaggio di due gol, e non viceversa.

Sono così sgomento che stento perfino  trovare le parole giuste per descrivere questo voltafaccia rosanero da una partita (interna) all’altra (esterna) perché, nonostante  da oltre mezzo secolo io scriva di calcio, una squadra bislacca e imprevedibile come questo Palermo raramente mi è capitato di vederla.

A questo punto, per evitare un ulteriore travaso di bile, mi auguro una sola cosa: che Filippi a mo’ di spiegazione, non tiri fuori l’alibi dell’organico rimaneggiato per via di infortunati e  squalificati. Infatti, non è la sconfitta in sé che mi demoralizza ma il modo in cui l’ha subita, perché si può perdere, perfino di goleada come quest’oggi al “Liguori” di Torre del Greco, ma perderci anche la faccia come hanno fatto oggi i sedici scesi in campo, questo, no!

Questo è inaccettabile: dal primo all’ultimo dei rosanero scesi in campo, per me l’unico che l’ha salvata la faccia è stato Pelagotti: senza di lui i gol sarebbero stati almeno cinque. Per non parlare dei due rigori falliti dalla Turris e di quelli annullati per fuorigioco.

Pelagotti: è stato grazie al portiere rosanero se il match a Torre del Greco non si è trasformato in una goleada per i padroni di casa

Ma siccome il calcio tanto di dà e tanto ti toglie, già mercoledì contro la Virtus Francavilla il Palermo ha l’occasione di smentirmi e riscattarsi: giocherà al “Barbera” e quindi lontano dal suo ormai cronico “mal di trasferta”. Gli basterà batterlo per scavalcarlo in classifica. E basterà – ne sono certo – anche ai tifosi per smaltire la rabbia, anzi l’indignazione per la pessima prestazione di oggi. Il tifoso, si sa, vuol bene alla squadra come una mamma vuol bene a suo figlio: sempre disposta a perdonare e dimenticare. Le basta una carezza: nel caso in esame, che mercoledì giochi col cuore e dimostri che quella con la Turris è stata solo una partita sbagliata, della quale i primi a vergognarsi sono proprio loro: i sedici (non) protagonisti di oggi.  

IL TABELLINO DI TURRIS – PALERMO

TURRIS (3-4-3): Perina; Manzi, Lorenzini, Esempio; Ghislandi, Franco, Tascone (85′ Finardi), Varutti (82′ Loreto); Giannone (82′ Pavone), Santaniello (82′ Longo), Leonetti (66′ Bordo). A disp.: Abagnale, Zanoni, Giofré, Iglio, Palmucci, D’Oriano, Sartore. All. Caneo.

PALERMO (3-4-2-1): Pelagotti; Peretti, Lancini (59′ Luperini), Perrotta; Doda, De Rose (74′ Corona), Odjer (46′ Dall’Oglio), Giron; Fella (54′ Soleri), Floriano (54′ Silipo); Brunori. A disp.: Massolo, Marong, Mannina. All. Filippi.

ARBITRO: Giaccaglia di Jesi (Belsanti-Politi).

MARCATORI: 37′ Santaniello, 45′ Leonetti, 91′ Pavone

NOTE: ammoniti Odjer, Lancini, Esempio, Tascone, Fella. Al 31′ Giannone e al 72′ Franco sbagliano due rigori.

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