Tuesday, April 23, 2024
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International Center for Social Research (ICSR): le regioni con le percentuali più elevate di “risparmiatori energetici” sono Emilia-Romagna (98,2%), Umbria (97,3%), Lazio (96,8%), Toscana  (96%) e Veneto (96%)

Solo per la corrente elettrica, ciascuna famiglia italiana spende mediamente 1.697 euro all’anno. È quanto emerge dal «Sondaggio sulla propensione al risparmio energetico degli italiani nelle loro abitazioni» commissionato all’International Center for Social Research (ICSR) 

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Economia Rubriche , at 23 Febbraio 2023 Tag: , ,

di Nicola Colao per il Quotidiano l’Italiano

roma – Solo per la corrente elettrica, ciascuna famiglia italiana spende mediamente 1.697 euro all’anno. È quanto emerge dal «Sondaggio sulla propensione al risparmio energetico degli italiani nelle loro abitazioni» commissionato all’International Center for Social Research (ICSR) da Silvi Costruzioni Edili (www.silvicostruzioniedili.it), che dal 1970 è leader nella progettazione, costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati. 
E non va meglio per il gas. Sempre secondo il sondaggio di Silvi Costruzioni, la spesa media per nucleo familiare è annualmente pari a 2.489 euro per il metano, 90 euro per il gasolio, 200 euro per il GPL. E poi ancora gli italiani spendono mediamente 100 euro per la legna ed 80 euro per il pellet
La spesa energetica è in totale di 4.656 euro all’anno, insomma ben 388 euro al mese. Per questo un po’ tutti noi —come emerge dal sondaggio— cerchiamo di risparmiare e di “efficientare” anche nelle piccole cose, preoccupati sempre di più dai rincari dell’energia e dal conflitto in Ucraina che continua a non risolversi. 
Il 91,2% degli italiani ha cercato di ridurre in qualche modo le spese per l’energia elettrica. Il principale investimento nell’ultimo anno è stato – in termini di ricorrenza – il passaggio a lampadine a maggiore risparmio energetico rispetto a quelle che si erano “fulminate” o che —per tagliare un po’ di costi— si è voluto comunque sostituire: una scelta che ha riguardato il 70% dei cittadini. «Un piccolo gesto quello della lampadina che porta a grandi risparmi, soprattutto se accompagnato da altri piccoli gesti, come scollegare gli elettrodomestici che non si utilizzano ed evitare così lo standby che annualmente pesa per ben 187 euro sulle nostre tasche. E sì, perché un lettore blu-ray può costarci 15 watt ogni ora ed il microonde addirittura 27 watt» commenta Silvia SilviGeneral Manager della Silvi Costruzioni Edili. Secondo il sondaggio dell’International Center for Social Research (ICSR) per Silvi Costruzioni Edili, le regioni con le percentuali più elevate di interventi tesi al risparmio sono Emilia-Romagna (98,2%), Umbria (97,3%), Lazio (96,8%) e – pari merito – Toscana e Veneto (96%), mentre la Calabria con l’81,2% ha il valore più basso«Gli investimenti in efficienza energetica si sono tradotti anche in grandi opere di ristrutturazione come quelle relative al Superbonus110.
Ma anche al di là del Superbonus e degli altri incentivi fiscali, gli interventi più richiesti nel 2022 sono stati relativi a dotazioni più efficienti» sottolinea Silvia Silvi.  «Moltissime le richieste che abbiamo ricevuto per ridurre la spesa per la produzione di acqua calda, sostituendo la caldaia o lo scaldabagno con modelli più efficienti o addirittura con le pompe di calore ed efficientando così anche il sistema di riscaldamento» conferma Gianni SilviCEO di Silvi Costruzioni Edili. Nel corso dell’ultimo anno, ha poi optato per la sostituzione degli elettrodomestici con apparecchi più efficienti  – con o senza incentivi fiscali – il 21,7% degli italiani, soprattutto in Emilia-Romagna (24,4%), Toscana (24%) e Trento (23,9%). Un po’ meno in Umbria (19,2%) ed a Bolzano (19,7%). Mentre gli interventi più strutturati di efficientamento energetico, con passaggio di classi, cappotto termico, interventi sulle finestre – con o senza incentivi quali Superbonus110, Ecobonus e via dicendo –  hanno riguardato il 4,1% degli italiani. «Le regioni con le percentuali più elevate in questo caso sono state Lombardia (12,4%), Veneto (9,8%) e Lazio (6,8%)» sottolinea per concludere il CEO di Silvi Costruzioni Edili.

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