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Pentedattilo: il borgo senza tempo nel profondo sud

Raggiungerlo è una esperienza mistica. La Calabria, e l’Italia, bisogna attraversarla tutta. Il sole in faccia e il mare lì di fianco per tutto il viaggio.

By Francesca Russo , in Cronaca Italiana Cultura Rubriche Viaggi , at 24 Gennaio 2024 Tag: , , , , ,

di Francesca Russo dalla Redazione Cultura del Quotidiano L’Italiano

PENTEDATTILO – C’è un luogo in Calabria che sembra essere uscito dal mondo delle fiabe. Un borgo incantato nel profondo sud ricco di mistero e dal fascino onirico. Si chiama Pentedattilo, dal greco Pentadaktylos, cinque dita, e in effetti la sua forma, visto dal basso, ricorda proprio le cinque dita di una mano.

Raggiungerlo è una esperienza mistica. La Calabria, e l’Italia, bisogna attraversarla tutta. Il sole in faccia e il mare lì di fianco per tutto il viaggio.

Un luogo a tratti selvaggio con vista sull’Etna e su quella Sicilia che sembra essere il prolungamento naturale di una delle regioni più belle d’Italia. Abbandonato dagli anni 70, Pentadattilo, forse anche per questo, riesce a riscuotere un’ammirazione senza eguali. La stessa che parte dal Grand Tour, quando i più importanti artisti, pittori e personaggi arrivavano in Italia per lasciarsi conquistare dalle meraviglie di una terra senza tempo. Maurits Cornelis Escher, incisore e grafico olandese, nel 1930 lo fotografa nelle sue litografie. Edward Lear viaggiatore, artista, scrittore ed illustratore inglese, lo immortala nei suoi capolavori. 

Litografia Maurits Cornelis Escher

Ed è così che il borgo più pittoresco dell’area grecanica calabrese, oggi, è diventato uno di quei cimeli da sfoggiare con orgoglio ma di cui essere perdutamente gelosi. Uno di quei gioielli che acquista valore nel tempo, quando la riscoperta di territori unici matura quel senso profondo di orgoglio e custodia insito in ognuno di noi amanti del bello.

Non è un caso infatti che nel ritrovarsi a passeggiare tra quei vicoli deserti con vista su quel mare splendente e calmo si entra in connessione con la natura e con un silenzio rumoroso. Si prova un certo senso di spaesamento tra le dita di quella mano titanica, è come se ci si sentisse infinitamente piccoli al cospetto di una natura selvaggia e indomabile che ammalia e conquista mentre il sole fa pace col mare.

Litografia Edward Lear

Francesca Russo

Articolo di Francesca Russo
Pentedattilo: il borgo senza tempo nel profondo sud
Pentedattilo: il borgo senza tempo nel profondo sud

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