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Tassone, segretario nCDU: “Il sistema elettorale va riformato con un proporzionale e le preferenze”

L’attuale legislatura rappresenta emblematicamente il punto di arrivo della crisi politica, della lapidazione della democrazia, della umiliazione del Parlamento. Chi ha sempre detto che con le riforme elettorali gli italiani avrebbero conosciuto i vincitori e quindi i governanti la sera degli scrutini, è stato clamorosamente smentito. Si può conoscere chi governa in un sistema che elegge direttamente un presidente con poteri di governo pieno (USA) o temperato (Francia).Questo è un tema che può essere affrontato solo da una Assemblea Costituente. Oggi molti si dichiarano di essere d’accordo ad introdurre il proporzionale che è il sistema che si armonizza con la Costituzione vigente.

By L'Italiano , in Corpo Diplomatico Economia Editoriali Politica Italiana , at 8 Febbraio 2022 Tag: , , , , ,

di Mario Tassone *

La riforma del sistema elettorale ritorna all’attenzione. Non bisogna ripetere gli errori del passato quando si pensò di dar vita a una nuova forma di governo, un pseudo-presidenzialismo, attraverso la norma che regola le elezioni con alterazioni della Costituzione. La indicazione sulle schede del candidato presidente del consiglio confligge con la prerogativa attribuita al presidente della repubblica di nominare il presidente del consiglio e,su proposta di questo, i ministri. Il sistema maggioritario misto non ha risolto i problemi legati alla stabilità dei governi e al contenimento della proliferazione delle formazioni politiche. Tutti abbiamo contezza di quanto è avvenuto in questi anni.

L’attuale legislatura rappresenta emblematicamente il punto di arrivo della crisi politica, della lapidazione della democrazia, della umiliazione del Parlamento. Chi ha sempre detto che con le riforme elettorali gli italiani avrebbero conosciuto i vincitori e quindi i governanti la sera degli scrutini, è stato clamorosamente smentito. Si può conoscere chi governa in un sistema che elegge direttamente un presidente con poteri di governo pieno (USA) o temperato (Francia).Questo è un tema che può essere affrontato solo da una Assemblea Costituente. Oggi molti si dichiarano di essere d’accordo ad introdurre il proporzionale che è il sistema che si armonizza con la Costituzione vigente.

Siamo d’accordo: proporzionale con le preferenze. Senza preferenze significa un imbroglio e il mantenimento del potere di nomina dei parlamentari al gruppo dei capi di raggruppamenti più o meno ampi che ho difficoltà a chiamare partiti. Bisogna riavviare il processo democratico interrotto favorendo la partecipazione dei cittadini alla vita politica. E per raggiungere questo obiettivo bisogna ristabilire un rapporto tra eletto ed elettore. Eletti quindi dai cittadini e non scelti da capi. Così il candidato si collegherà con il territorio con gli elettori evitando i fenomeni servili verso i capi per assicurarsi la elezione sicura. Così si riprende la vita dei partiti che debbono organizzare il consenso sui programmi e favorire la libera scelta degli elettori. Con queste spinte nascono i partiti, con assemblee e congressi veri, con discussioni e approfondimenti dove si ritrovano antiche generosità nel dare contributi alla soluzione dei problemi. Così ritornano ad avere cittadinanza le idee di ciascuno non quelle posticce confezionate altrove. L’attendismo e l’‘affidamento fideistico sia sostituito dalla responsabilità delle scelte e dalla dignità del pensiero. Così ci si forma stando “sul pezzo” per agire.

Si capirà’ che gli ideali non sono ombre ma la forza insostituibile che ha l’Uomo per vivere il suo presente e costruire il futuro!

  • * Segretario Nazionale nCDU – politico italiano, già deputato al Parlamento, sottosegretario di Stato e viceministro

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