Col Monterosi il Palermo spunta solo nella ripresa
E’ un arrembaggio e le occasioni fioccano, anche se il coraggioso Monterosi di Menichini non mostra segni di resa. E infatti al 18’, mentre infuria la rabbia rosanero, in rapido contropiede s’invola lo statuario Ekuban, che in inarrestabile progressione si presenta arrriva solo davanti a Pelagotti… E sta per scoccare il tiro del pareggio quando Marconi intervenendo inn scivolata, sventa in angolo.
di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano
PALERMO – Se qualcuno dopo Catanzaro pensava che Baldini avesse la bacchetta magica così da trasformare una squadra pavida in un manipolo di guerrieri, beh, si sbagliava perché per incidere sul gioco e, soprattutto, sulla mentalità di una squadra ci vuole tempo, pazienza e soprattutto lavoro, lavoro e ancora lavoro. Sui singoli e sul gruppo.
Ed è quello che sta “sperimentando” con certosina applicazione mister Baldini che, ieri, dopo un primo tempo inguardabile della sua squadra, subito a inizio ripresa ha inserito Soleri al posto di Luperini e il Palermo ha (ri)cominciato a giocare come a Catanzaro: arrembante e veloce come dev’essere una squadra quando vuol chiudere l’avversario nella sua area di rigore.
D’altronde a cosa serve il mestiere se non a scoprire in tempo gli errori e farne tesoro?
I primi 45’ avevano ampiamente dimostrato che, così com’era disposto il suo 4-2-3-1, il Palermo non faceva neanche il solletico alla briosa e via via coraggiosa squadra di Leonardo Menichini, uno che, già da giocatore, lasciava intuire le sue qualità di organizzatore di gioco, come succede spesso agli ex difensori. I quali, sfruttando la posizione che tengono in campo, hanno una visione “panoramica” del gioco. Quanti ex difensori, infatti, sono poi diventati ottimi allenatori? E Menichini ieri ha dimostrato di essere uno di questi: ha intuito subito i problemi del Palermo, lento e scontato nel palleggio, ed è intervenuto per rendere più aggressivo il gioco dei suoi ragazzi, che, forti della superiorità numerica a centrocampo, hanno cominciato ad aggredire il Palermo sulla sua trequarti con veloci incursioni dalle fasce laterali.
Solo negli ultimi cinque minuti del primo tempo, il Palermo ha avuto una reazione, più per iniziative dei singoli (Floriano da una parte e Valente , dall’altra) che di squadra.
Poi, cominciata la ripresa, in campo c’era già Soleri, che non è un asso ma ha forza, rabbia agonistica e corre… Ah, quanto corre Soleri! Lo trovi dappertutto, anche se di ruolo lui fa l’attaccante: comincia alle spalle di Brunori, punta avanzata del 4-2-3-1 del Palermo, e subito aggredisce il portatore di palla avversaria, poi crea spazio per il compagno e, soprattutto, per gli inserimenti dei centrocampisti.
E tuttavia, ad inizio ripresa il Palermo corre il rischio di passare in svantaggio quando Pelagotti compie una vera prodezza per sventare il sinistro di Cancelliere, libero e solo davanti alla sua porta.
Il rischio corso funziona da scossa elettrica perché si vede subito il Palermo arrembante e veloce che vuole Baldini, che, infatti sin dal 1’ ha inserito in squadra il nuovo acquisto Damiani, piazzandolo in cabina di regia con licenza di avanzare e rifinire; una decina di metri più avanti giostra De Rose, ed è questa “la trovata” più felice di Baldini, perché il capitano, nella nuova posizione, si trova più a suo agio, diventando in pratica il trequartista della squadra. E da lui, infatti, partono gli input più efficaci per le azioni più pericolose del Palermo: prima (11’) De Rose sulla fascia destra Valente, che supera l’avversario diretto e crossa radente al centro: batti e ribatti, la palla arriva sul destro educato di Damiani che di esterno piede la spedisce imparabilmente nell’angolino della porta difesa da Alia. E’ il vantaggio – meritato – del Palermo. Baldini cambia ancora, sostituendo gli interpreti della fascia sinistra: 23’, via Crivello e Floriano per Giron e Felici e … il Palermo vola. E’ un arrembaggio e le occasioni fioccano, anche se il coraggioso Monterosi di Menichini non mostra segni di resa. E infatti al 18’, mentre infuria la rabbia rosanero, in rapido contropiede s’invola lo statuario Ekuban, che in inarrestabile progressione si presenta e arriva solo davanti a Pelagotti… E sta per scoccare il tiro del pareggio quando Marconi intervenendo in scivolata, sventa in angolo.
Come il primo pericolo, quello corso su tiro di Cancelliere, anche stavolta il Palermo, che ha ormai la tempra d’acciaio del suo allenatore, reagisce rabbioso e mette il sigillo alla vittoria con un gioiello di Felici, che dal vertice d’area scocca un tiro a giro che Alia può solo guardare.
Finisce 2-0 ed è un gran bel risultato per i rosanero perché ottenuto contro un avversario tosto, manovriero e ben disposto in campo, che non si è mai arreso.
TABELLINO DI PALERMO – MONTEROSI TUSCIA
PALERMO: Pelagotti A., Accardi A., Brunori M., Crivello R. (dal 23′ st Giron M.), Damiani S., De Rose F. (dal 42′ st Odjer M.), Floriano R. (dal 23′ st Felici M.), Lancini E., Luperini G. (dal 1′ st Soleri E.), Marconi I., Valente N..
A disposizione: Massolo S., Buttaro A., Dall’Oglio J., Doda M., Felici M., Fella G., Giron M., Odjer M., Perrotta M., Silipo A., Soleri E., Somma M.
MONTEROSI TUSCIA: Alia M., Adamo E., Borri L., Buglio D. (dal 36′ st Tonetto M.), Cancellieri D., Caon G. (dal 28′ st Franchini S.), Ekuban J., Parlati S., Rocchi G., Tartaglia A., Verde F. (dal 27′ st Milani A.). A disp.: Basile U., Daga R., D’Antonio, Franchini S., Mbende E., Milani A., Tonetto M.
Reti: al 11′ st Damiani S. (Palermo), al 41′ st Felici M. (Palermo).
Ammonizioni: al 10′ st Marconi I. (Palermo), al 18′ st De Rose F. (Palermo), al 43′ st Felici M. (Palermo), al 45′ st Odjer M. (Palermo) al 9′ st Verde F. (Monterosi Tuscia).
Arbitro: Nicolini di Brescia
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