Monday, May 13, 2024
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Dora Esposito: «La popolarità sui social non mi ha tolto nulla»

Dora ha personalità da vendere e non è una che “le manda a dire”, in effetti, a proposito di parole, Dora Esposito, conosciuta meglio nell’etere con il nickname DoraEbasta, di cose da dire pare ne abbia davvero tante, a cominciare dalla sua vita, che non è stata affatto facile e le ha insegnato presto a doversi rimboccare le maniche; tuttavia, la nostra autrice di aforismi pubblicati sulle agende Comix, non ama lamentarsi e piangersi addosso, anzi, è assai più facile notarla in versione divertita o “aggressive”, piuttosto che in quella malinconica, perché lei non è una persona che si arrende facilmente e lo dimostra, quotidianamente, ironizzando e sdrammatizzando su se stessa, in primis.


di Clelia Moscariello (per il Quotidiano l’Italiano)

NAPOLI – Il suo nome è Dora Esposito, ma è più nota sul Web con il nickname DoraEbasta ed il suo romanzo d’esordio, uscito la primavera scorsa per la Arkadia Editore. Un giorno ti racconterò, non smette di raccogliere consensi e di collezionare riscontri positivi, sia da parte del pubblico che sul versante della critica. Ma chi è davvero Dora Esposito, cosa sogna di fare lei da grande e cosa significa oggigiorno essere influencer?! Glielo abbiamo chiesto in questa intervista.

Si chiama Dora Esposito, è tanto seguita sui social ed il suo romanzo d’esordio, uscito a marzo 2021, Un giorno ti racconterò sta spopolando, ottenendo tantissimi riscontri positivi, ma soprattutto sorprendendo positivamente anche il giudizio della critica.

Lei si definisce «bionda e stronza», ed aggiunge divertita «finta stronza ma bionda naturale», ama comunicare e lo fa soprattutto sul Web, eppure, non disdegna altri media i tra i quali la radio, il canto, il doppiaggio, il teatro, la scrittura, il suo sogno resta però quello di fare l’autrice cinematografica.

Di sicuro Dora ha personalità da vendere e non è una che “le manda a dire”, in effetti, a proposito di parole, Dora Esposito, conosciuta meglio nell’etere con il nickneame DoraEbasta, di cose da dire pare ne abbia davvero tante, a cominciare dalla sua vita, che non è stata affatto facile e le ha insegnato presto a doversi rimboccare le maniche, tuttavia, la nostra autrice di aforismi pubblicati sulle agende Comix, non ama lamentarsi e piangersi addosso, anzi, è assai più facile notarla in versione divertita o aggressive, piuttosto che in quella malinconica, perché lei non è una persona che si arrende facilmente e lo dimostra, quotidianamente, ironizzando e sdrammatizzando su se stessa, in primis.

Originaria di Castellammare di Stabia, all’età di 19 anni, Dora si è trasferita a Milano; Dora potrebbe essere la classica ma simpatica donna della porta accanto, mentre, intanto, con la sua semplicità accattivante e con la sua genuinità a tratti davvero disarmante, lei risulta essere riuscita a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nelle rete, dove ha già conquistato all’incirca cinquantamila follower, nonostante la sua carriera come autrice e come influencer appaia ancora in forte ascesa.

 Dora confessa di divertirsi tanto sui social e di condividere in questa sede emozioni e sentimenti, nel frattempo, il suo libro continua a regalarle soddisfazioni, infatti, Dora in questo momento sta percorrendo tutto il nostro stivale alle prese con numerose presentazioni, mentre ammette sognante quasi di non credere ai suoi occhi di fronte al suo desiderio realizzatosi come scrittrice.

Dora Esposito autrice di “Un giorno ti racconterò”

Ma cosa sogna davvero Dora Esposito sotto il suo abito di influencer e quello di blogger? Questo e molto altro lo abbiamo chiesto direttamente a lei in questa intervista.  

  1. Ciao Dora,

Ti definisci “bionda e stronza”, schietta e determinata, autoironica e riservata, ma dici anche che la parte che ti piace mostrare di te è quella più dura, perché sei in realtà molto più buona di quella che ti piace mostrare.

Quanto si paga nella vita Dora per essere persone vere e buone e leali? Quanto senti di aver pagato tu?

«In effetti, sono una finta stronza, ma bionda naturale. Io non so se sono buona. Però, riconosco il fatto che sono amata da moltissime persone e ancora oggi mi chiedo se davvero me lo merito.  Ognuno di noi ha il suo lato oscuro ma posso riconoscere i miei errori e so anche chiedere scusa ma attenzione a farmi del male, hai presente quel detto “Non svegliare il can che dorme?” oppure “Abbi timore della rabbia dei buoni”? ecco, io rappresento proprio questi due detti e sai perché? Perché la vita non è stata proprio buona con me e tutto quello che sto facendo e sto ricevendo, me lo sono guadagnato, perché ho lavorato abbastanza, ho pagato abbastanza e ho lasciato anche una bella mancia». 

2)  Hai affermato di aver trovato nei social network un luogo dove poter esprimere i tuoi sentimenti, cosa sono oggi i social per la gente secondo te?

E come dovrebbero essere utilizzati secondo il tuo parere?

«Ho trovato nei social, un luogo non per esprimere i miei sentimenti ma più che altro per condividerli. Oggi si ha bisogno di comunicare il proprio pensiero e di espanderlo per confrontarsi, per conoscersi e per conoscere altre persone. Ecco, io penso che i social dovrebbero essere utilizzati con più cautela. Oggi tutto ciò che si fa, secondo alcune persone, si deve per forza metterlo sui social, “altrimenti non è successo”, dicono, e su questo mi trovi molto poco d’accordo, specialmente sulla vita privata, che per quel poco che c’è rimasto, io preferisco tenermela molto cara».

3) Hai dichiarato che “la scrittura è il disinfettante per le ferite che sanguinano ancora”.

A te quanto è servito scrivere?

Sei riuscita a metterlo poi questo cerotto, oppure, cosa ti manca ancora per poterlo mettere?

«A me è servito a tanto e come affermo sempre, la scrittura per me è terapeutica. Il cerotto l’ho messo poi, ma ogni tanto, è bene staccarlo per disinfettare ancora qualche piccola cicatrice ancora fresca».

4) Un giorno ti racconterò” è una storia autobiografica.

Chi è Giulia?

In cosa, la protagonista del tuo romanzo, Giulia, ti somiglia ed in cosa

differisce da te?

«Giulia è una donna molto forte e caparbia che vuole oltremodo arrivare alla vetta, al suo obiettivo, vuole completarsi come si vuole completare ogni donna, con un amore, con una carriera, con una vita più serena. Giulia mi somiglia molto nella sua forza, nella sua caparbietà e nel suo essere nello stesso tempo molto fragile. L’unica differenza che c’è tra me e lei? L’età».

5) Cos’è la popolarità Dora e che effetto ti fa personalmente essere tanto seguita sui social?

 Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto essere popolare?

«La popolarità è un’arma a doppio taglio, bisogna fare molta attenzione a come ci si espone oggi, sui social. All’improvviso per una parola sbagliata, ti mettono alla gogna, quindi bisogna stare bene attenti. Io intanto resto sempre me stessa, anche fuori dai social e non mi sento una persona popolare, sono una donna come tante, con tanta voglia di vivere, di imparare, di crescere ancora sotto l’aspetto lavorativo. Sono molto semplice. La popolarità sui social mi ha regalato tante bellissime amicizie, alcune sono diventate molto importanti, mi ha regalato il lavoro, le persone che mi vogliono bene e tra queste persone ce ne sono un paio che devo ringraziare, una di queste la scoprirai nei ringraziamenti alla fine del libro, per me è molto importante, perché è grazie a questa persona se sono arrivata fino a qui e la seconda è Patrizio Zurru, (zio Pat) il mio agente della mia casa editrice. Se non fosse stato per lui, che una sera mi ha chiesto di leggere quello che avevo scritto, io non sarei qui neanche a rispondere questa bella intervista. Cosa mi ha tolto? Proprio nulla. Perché per me non è cambiato niente, sono e resterò sempre la Dora con i piedi per terra».

6) Da dove nasce la tua passione per la scrittura?

«Ce l’ho da quando ero bambina. Ho sempre amato scrivere e leggere. Ho sempre riempito quaderni e diari e mi sono sempre rifugiata nei libri. Sì, perché i libri per me sono un rifugio, come quando vuoi scappare da tante situazioni scomode, come quando vuoi sognare un po’, come quando vuoi scoprire nuovi mondi paralleli. Quanto alla scrittura, beh per me è come respirare, senza ne morirei».

7) Quanto corrispondono DoraEebasta e Dora Esposito in carne ed ossa?

«Sono le stesse, identiche e precise. Come mi vedi, come mi leggi, così sono. Non ho un personaggio, non ci sono maschere da cambiare tutti i giorni, non c’è nulla di tutto questo. Ecco perché ho scelto questo nickname: Dora e basta! E chi mi conosce, sa che sono proprio così.  O mi si ama o mi si odia».

8) Cosa pensi che ti abbia donato la tua origine partenopea in fatto di personalità, e cosa ti ha insegnato invece la vita a Milano?

«Più che partenopea, mi sento molto figlia del mondo. La mia origine mi ha donato la solarità. Sono molto solare. Milano mi ha amata, mi ha accolta a braccia aperte e non vedo l’ora di ritornarci perché è magica, è elegante, è sublime. Mi ha insegnato a vivere da sola, a saper soffrire la lontananza da casa, dai tuoi amici, dalla tua famiglia. Perché bisogna anche saper soffrire. E su questo ho imparato molto presto».

9) Ti poni mai il problema dei messaggi che arrivano ai follower e come la vivi questa questione tu?

Quali sono le qualità che oggi un influencer o un blogger deve possedere secondo te?

«Certo che me li pongo. Non immagini quante volte scrivo e cancello, perché ci sono cose che vorrei scrivere, che non mi stanno bene ma non posso, perché sono una che ama mantenere il proprio standard senza trascendere. Certe volte leggo e vedo delle cose che sono veramente molto squallide e nonostante la mia età, resto ancora basita.

Le uniche qualità che devono avere le influencer sono: la credibilità, la simpatia e l’approccio con i propri follower. Se te la tiri troppo, non rispondendo ai messaggi, devi anche essere consapevole che ne puoi perdere parecchi.

Ed, infatti, ti parlo da follower e non da influencer o blogger».

Una particolare immagine dell’autrice Dora Esposito in arte DoraEbasta

10) Perché le persone dovrebbero leggere Un giorno ti racconterò? Cosa pensi che possa insegnare la storia che hai narrato al pubblico?

«Secondo me dovrebbero leggerlo, un po’ per conoscermi, per conoscere chi si cela veramente dietro a questa Dora Esposito un po’ pazza, che si legge tanto e si vede sui social, molti lo hanno letto per curiosità e poi perché il libro non solo è molto profondo ma anche molto divertente.

Penso che ognuno di noi sia su questa Terra per insegnare e per imparare qualcosa da qualcuno.

 La storia, che ho narrato in questo romanzo, insegna a non arrendersi mai, nonostante le intemperie, le ferite, nonostante le perdite, insegna la forza, l’amore soprattutto, l’amore che non ha limiti.

Insegna che non tutto è perduto e che se una cosa la vuoi per davvero, con tutte le tue forze, prima o poi l’avrai».

11) Qual è il tuo sogno nel cassetto più grande ancora non realizzato?

«Ce ne sono tanti. Uno in particolare è vedere la felicità assoluta negli occhi dei miei figli.

 Una sera di moltissimi anni fa, ero a cena con alcuni amici, dissi: “Scriverò un libro e questo libro diventerà un film”, beh… io il libro l’ho scritto, ora lascio fare all’Universo.  Poi mettiamoci anche una bella casa a Roma che non fa mai male. No?»

12) Ti sei mai sentita incompresa dal punto di vista mediatico?

«Molte volte, ma non mi è poi importato più di tanto.

 Capita, come capita nella vita reale. Non si può piacere a tutti».

13) Sei una comunicatrice a tutti gli effetti, tra radio, social network e doppiaggio, quale è il mezzo che prediligi e per quale motivo?

«Sicuramente i social.

 I social ti aprono il mondo, hai più possibilità di ascolto, anche attraverso un post stupido, che non è mai stupido, un pensiero ha sempre il suo perché, anche quando è stupido».

14) Cosa farà Dora Esposito “da grande”?!

«L’autrice cinematografica. Il mondo del cinema sotto questo aspetto, mi ha sempre affascinato. Spero di arrivarci. Voglio fare l’autrice».

15)  I tuoi prossimi progetti?

«Sto già scrivendo il continuo di “Un giorno ti racconterò”

. Il resto, lo lascio fare a Dio».

Clelia Moscariello

La copertina del volume scritto e pubblicato da Dora Esposito autrice a cui il quotidiano l’Italiano porge gli auguri più sinceri di grande successo

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