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Giorgia Meloni. Innamoramento e amore nel segno delle teorie di Francesco Alberoni

“La sua dimestichezza con l’inglese fluido, che gli deriva dai suoi studi, le consente di dialogare alla pari con tutti gli altri Capidistato, a differenza della maggior parte dei nostri politici, e ciò rafforza un’immagine disinvolta ed autorevole, quasi alla Draghi”

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Editoriali In Evidenza Politica Italiana Rubriche , at 25 Gennaio 2024 Tag: , , , , ,

L’Opinione di Francesco Chiucchiurlotto dalla Redazione Politica per il Quotidiano l’Italiano

VITERBONella sua teoria socio-psicologica Francesco Alberoni afferma, nel testo del titolo, che l’innamoramento è un processo della stessa natura della conversione religiosa o politica.

Le persone si innamorano quando sono pronte a cambiare, a ri/orientarsi, e lo sono quando non hanno alcuna alternativa o almeno un nuovo obiettivo per i propri sentimenti.

L’innamoramento, secondo Alberoni, si compone di un rapido processo di destrutturazione e ristrutturazione che chiama stato nascente, in cui l’individuo diventa capace di fondersi con un’altra persona e creare una nuova coppia ad altissima solidarietà:

L’innamorato, si sottopone a delle prove di verità, per sé ed a prove di reciprocità per il partner,  se ne  derivano delle soddisfazioni e delle certezze, si produce un amore stabile proiettato sia verso il cambiamento che verso il futuro.

Teoria questa quantomeno interessante e da approfondire, che fa il paio con quelle sulla manipolazione dell’opinione pubblica di Edward Bernays, parente di Sigmund Freud, da cui apprese e studiò il concetto dell’inconscio come motore della condotta umana.

Se proviamo ad applicare questi ragionamenti a Giorgia Meloni, ci troviamo a scoprire che calzano come un guanto nella spiegazione del suo improvviso ed eclatante consenso: passare dal 4% al 30%, e soprattutto mantenerlo, merita un approfondimento applicando discipline ed elucubrazioni insolite, ma attualissime in mano ad abili spin doctors.

Intanto il contesto: fenomeni di innamoramento si sono succeduti con velocità di processo mai visti prima: da Berlusconi, a Grillo, Renzi, Salvini, sino ad esaurire le offerte politiche in campo, lasciando come obiettivo inconscio d’amore un partitino apparentemente mai coinvolto nel potere politico e soprattutto una leader apparentemente nuova di zecca.

La fisicità di Giorgia Meloni è perfetta: il mix di colori biondo dei capelli, rosso delle labbra, azzurro degli occhi è vincente (alla Chiara Ferragni), il tutto in un volto gradevole ed espressivo, che spesso vira al bello.

La figura poi, così minuta, talvolta goffa e dimessa e talvolta elegante e austera, ispira sentimenti positivi: di protezione, di simpatia, di paternalità o materialità, specie quando la sua brevilineità (163 cm.), si appaia con uomini ai quali giunge alla spalla o ai fianchi.

La sua dimestichezza con l’inglese fluido, che gli deriva dai suoi studi, le consente di dialogare alla pari con tutti gli altri Capidistato, a differenza della maggior parte dei nostri politici, e ciò rafforza un’immagine disinvolta ed autorevole, quasi alla Draghi.

Infine l’eloquio, la facondia, il carisma della sua comunicazione: tra il popolaresco delle piazze di Roma e la retorica d’attacco appresa nelle riunioni di sezione; tra l’assertività dell’ovvio ed il vuoto pneumatico che spesso registra in chi l’avversa; tra la furbizia di una battuta ficcante e la disarmante sincerità di alcuni suoi aspetti intimi e personali.

Come non innamorarsi? Naturalmente nel senso alberoniano?

Ma la teoria di cui sopra tratta anche di due momenti: le prove di verità per sé e di reciprocità per Lei, che possono spezzare, come è avvenuto con i predecessori di Meloni, ed addirittura convertire l’innamoramento, nel suo opposto, ed è questa, credo, la chance che resta, nel medio periodo, all’opposizione, anche perché ce ne sono serie ragioni. I fondamentali della nostra economia non si possono edulcorare, mimetizzare a lungo e tantomeno cancellare; le sue radici storiche mefitiche ed impresentabili possono riprendere vigore, emergere ed avviluppando la pianta, soffocarla; ad un certo punto, occupato l’occupabile, se ne chiederà conto in termini di risultati; prima o poi ci sarà una verifica delle reciprocità del sentimento portante che regge il sistema; e ad ultimo, perché non anche una sinistra che riscopra ruolo, metodo, consenso?

Francesco Chiucchiurlotto

Francesco Chiucchiurlotto *

*Francesco Chiucchiurlotto, laureato in Giurisprudenza. È stato Sindaco del Comune di Castiglione in Teverina (Viterbo) – Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia A.N.C.I.

Giorgia Meloni segretario di Fratelli d’Italia, attuale Presidente del Consiglio

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