Monday, May 13, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


I ristoratori di TNI Italia tornano a Roma per la causa contro il governoMartedì 10 maggio dalle 9.30 presidio sotto il tribunale civile

Dai 200 milioni di contributi a fondo perduto previsti per il commercio al dettaglio, per i quali è possibile fare domanda dal 3 maggio scorso, le imprese del settore Horeca sono proprio rimaste tagliate fuori


di Ivan Trigona per il Quotidiano l’Italiano

FIRENZE – Nuova iniziativa di protesta di TNI Italia. Una delegazione del sindacato che rappresenta le imprese della ristorazione e ricettività torna domani alle 9.30 nella Capitale per un presidio sotto il tribunale civile di Roma, in concomitanza con l’udienza della causa contro il governo Conte. Il ricorso è stato presentato a febbraio 2021 da un centinaio di aziende della ristorazione per i danni causati dal lockdown e dai dpcm. Nell’azione collettiva si chiede l’accertamento del diritto di ottenere un risarcimento, tenendo conto della riduzione del fatturato, dei costi variabili e fissi, del danno da perdita di clientela e da perdita del valore aziendale. Danni dovuti all’impossibilità di esercitare l’attività per effetto dei provvedimenti normativi che si sono susseguiti nel corso di tutta la pandemia. La causa, portata avanti dagli avvocati Gaetano Viciconte e Fabio Cappelletti, entrambi del Foro di Firenze, entra ora nel vivo, con un’udienza in presenza alla quale potranno partecipare anche i ristoratori che hanno fatto ricorso.

“Passa il tempo – commenta Clara Ogliari, del direttivo di TNI Italia – passano i governi, ma alle imprese della ristorazione sono arrivate e continuano ad arrivare solo briciole. Anzi. Dai 200 milioni di contributi a fondo perduto previsti per il commercio al dettaglio, per i quali è possibile fare domanda dal 3 maggio scorso, le imprese del settore Horeca sono proprio rimaste tagliate fuori. Non c’è il codice Ateco che ammette le aziende della ristorazione. Un vero scandalo. Un’altra beffa per un settore oggi dimenticato. Ci attendiamo un intervento d’urgenza per ripianare questa discrepanza e questa assoluta sperequazione tra settori. Non basta lavorare a Pasqua per compensare i debiti che gli imprenditori hanno fatto per sopravvivere a questi due anni di pandemia e restrizioni”. “Domani – conclude – dopo più di una trentina di manifestazioni e presidi fatti in due anni, saremo di nuovo a Roma per far sentire la voce della categoria”.

Clara Ogliari, del direttivo di TNI Italia

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