L’Architetto Sal Greco ricordato a Catanzaro
L’architetto R. Luca Provenzano ha organizzato un evento con materiale fotografico e documentario per ricordarlo alla cittadinanza
di Ivan Trigona dalla Redazione Catanzarese del Quotidiano l’Italiano
CATANZARO – Saul Greco nacque a Catanzaro, il 6 dicembre 1910 e morì a Esfahan in Iran nel, dicembre 1971 dopo essere caduto accidentalmente in un cantiere archeologico. E’ stato un architetto italiano di alto valore e anche preside della Facoltà di Architettura di Roma..
Si laurea in architettura a Napoli nel 1938. Durante la seconda guerra mondiale presta servizio nel Genio pontieri e nel Genio Ferrovieri. Di famiglia antifascista, il fratello Mario è fucilato nel 1944 dai fascisti, aspetta la liberazione per entrare nell’università di Napoli dove diventa assistente di ruolo del Prof.Marcello Canino presso la Cattedra di Elementi d’architettura ove resta ad insegnare fino al 1964. Dopo aver ottenuto la Libera docenza in Architettura e Composizione architettonica e in Caratteri distributivi (1958) viene chiamato a Roma dal Professore Pasquale Carbonara. Nel 1958 vince il concorso per professore di Architettura Tecnica presso la facoltà d’ingegneria di Bari. Contemporaneamente è professore incaricato di Impianti Tecnici a Roma. Diventa professore ordinario nel 1961 ottenendo la Cattedra di Elementi Costruttivi alla facoltà di Architettura di Roma dirigendo l’omonimo istituto. Viene nominato direttore della Biblioteca centrale che trasforma profondamente da polveroso deposito di libri in moderna struttura informativa per studenti e professori.
Nel 1967 è eletto preside della Facoltà, e riesce, in quegli anni turbolenti, a trasformare una facoltà ancora ferma alle architetture fasciste di Marcello Piacentini e Vincenzo Fasolo. Per fare questa trasformazione, chiama professori come Ludovico Quaroni, Luigi Piccinato, Bruno Zevi e Leonardo Benevolo, ed organizza una serie di aperture al mondo esterno che vanno dal conferimento della laurea honoris causa ad Hans Scharoun e Richard Neutra ad inviti a Louis Kahn.
Nominato prorettore nel 1970 si rende organizzatore di diverse missioni culturali all’estero. Tra le sue opere più significative segnaliamo:
- 1948 Concorso per la progettazione della Stazione Termini di Roma (secondo premio)
- 1953 Teatro comunale a Catanzaro
- 1955 Sede ANAS a Catanzaro
- 1955 Ospedale civile di Catanzaro
- 1956 Palazzo dell’Amministrazione Provinciale Catanzaro
- 1959 Complesso Galleria Mancuso a Catanzaro
- 1960 Quartiere C.E.E.P. Reggio Calabria
- 1961 Palazzo di Giustizia Nicastro (CZ)
- 1962 Palazzo ENEL a Catanzaro
- 1965 Facoltà di scienze Messina
- 1965 Museo delle bandiere al Vittoriano Roma
- 1967 Banca d’Italia a Catanzaro
Nato in una famiglia numerosa e non certamente ricca ebbe un fratello di nome Mario che fu fucilato dai nazisti a Napoli durante una rappresaglia. Un altro fratello, Benvenuto, diventerà un apprezzato pittore e insegnante di Educazione Artistica nel 1944), La sorella Titta lo seguirà a Roma quando diventato vedovo crescerà il figlio Ignazio (anche ui architetto) e professore di Tecnologia dell’Architettura alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma. Finita la guerra si iscrive alla facoltà di Architettura dell’Università di Napoli, insegnando matematica in una scuola pubblica di Benevento e stenografia privatamente, così da potersi mantenere negli studi.
Nel 1932 porta all’altare la signorina Edvige Concolino, dodicesima figlia di un costruttore di origini di Gagliano (costruì la “ lavanderia comunale” di via Fontana Vecchia, inaugurata il 25 maggio 1914, che per quel periodo presentava e anticipava: lo stile “ liberty” e la struttura in cemento armato “sistema Hennebique”, dal nome del suo inventore francese.
L’architetto R. Luca Provenzano ha organizzato un evento per ricordarlo alla cittadinanza e ci ha inviato delle belle immagini che alleghiamo al servizio.
La manifestazione si è svolta a Palazzo Alemanni nel cuore del centro storico catanzarese.
Tra le altre informazioni aggiungiamo che Teresita Rechichi ha scritto di lui: ” Saul Greco riuniva in sé, caso assai raro, le qualità del tecnico e quelle dell’artista. In tal modo, per la sua singolare formazione, la Sua figura di architetto si definisce completa ed esemplare; ma il suo criterio di vincolare la propria opera alla vita universitaria, che Egli ha sempre ritenuto preminente e determinante di ogni attività, lo ha portato a dare ad essa una ben definita funzione ed un preciso significato.
Questo e’ il principale motivo che ha limitato la produzione di architetto ad un ridotto numero di opere, nelle quali la sua personalità si manifesta con caratteri ben definiti: una concezione dell’architettura fondata sull’identificazione di struttura e forma, un gusto sobrio e schietto ma sottile ed incisivo; una sicura presa sull’ordinatura spazio-strutturale, una felice capacità di comporre i valori figurali in unità.
La sua architettura espone un “impulso ritmico” che si coglie nella geometria alla quale fa riferimento, la figura di un esagono ( ispirato alle celle delle api) allungato, distorcendone i contorni, moltiplicandoli per aggregazioni multiple, per accostamenti, per tangenze, prendendone spesso solo alcune parti ( per es. Chiesa di Pontegrande o Palazzo della Provincia di Catanzaro) . Impulso che si fonda nella maestria degli accostamenti, delle giunzioni e di ogni dettaglio.
Elementi di ricchezza costruttiva si rinvengono nell’utilizzo del “tetto a spiovente plissettato” ( sede ANAS di Catanzaro e nella chiesa del centro di Campione, nel comune di Isola Capo Rizzuto), nell’uso “ della greca come decoro” ( Palazzo della Provincia di Catanzaro ), “ nello spazio classico accogliente, poco segreto” di tutte le chiese progettate (Chiesa di Pontegrande, Badolato Marina, Nando di Pace, Turrutio, Campione).
Altro carattere distintivo della sua architettura viene definito “ lo scatto angolare”, essendo legato a strutture leggere capaci di tenersi con la forma.
(…) Saul Greco e’ giusto ricordare la progettazione e realizzazione di interi centri abitati a seguito dell’alluvione del 1951 ( Badolato Marina e Nardo di Pace), dei centri rurali di Turrutio nel comune di Scandale ( KR) e di Campione, nel comune di Isola Capo Rizzuto ( KR).
Ancora, la sua chiamata,per la progettazione architettonica di due appalti concorso ( per il ponte della Carraia di Firenze ( 1949) e della Torre stazione per funivie di San Remo (1950) da parte del prof. ing. Giulio Krall , insigne strutturista e matematico, noto in tutto il mondo per le sue strutture geodetiche, fra le quali spicca il famoso ponte di Potenza. Evidente segno di stima per le qualità e le capacità del giovane architetto Saul Greco. Le opere di questo grande protagonista dell’architettura italiana del Novecento – ha concluso Teresita Rechichi – sono state raccontate per la prima volta dall’Architetto catanzarese Marcello Sestito, nel volume “ SAUL GRECO, LO SCATTO ANGOLARE”, edito nel 2007 dalla casa editrice Grafiche Simone (CZ)“.
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