Saturday, April 27, 2024
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Lega Pro. A Campobasso il Palermo coglie il pareggio ma avrebbe meritato la vittoria

E’ il passaggio cruciale di una partita giocata tutta sul filo di rasoio dei nervi più scoperti, mai tenuta in pugno dall’arbitro calabrese che non posso esimermi dall’indicare come il peggiore in campo: mai visto, in settant’anni di frequenza di stadi e partite, un arbitro che si rimangi una decisione solo perché la squadra che l’avrebbe subita … gliel’ha fatta cambiare a furia di urla, e non so che altro.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

Da quando a Palermo c’è mister Baldini, una sola cosa è sicura: che i suoi tifosi non si annoiano più.

Nel corso dei novanta minuti, tutto può succedere: che il Palermo passi in vantaggio, dopo aver subito un paio di contropiedi, con un gioco di prestigio di quel lupo d’area di rigore che è Matteo Brunori.

Che, subito dopo, il tempo di rimettere palla al centro, il Campobasso pareggi con irrisoria  facilità, come se tutto il Palermo stesse ancora a festeggiare a centrocampo.

Che il Palermo ripassi in vantaggio al quarto d’ora della ripresa in seguito ad una punizione magistrale dal limite, battuta d’interno mancino dal subentrato Silipo: palla a girare sul palo lontano di Zamarion, giovane zazzeruto portiere di casa, che salta su come un grillo e devia con la punta delle dita.

Che su quel corto (appena due metri, non più) rinvio si getti in tuffo di testa il piccolo Odjer.

Che da terra il portiere calabro abbranchi quel pallone, che sembra avere oltrepassato la fatidica linea bianca.

Che l’arbitro Longo di Paola, dopo aver dato un’occhiata verso il suo assistente di linea, alzi un braccio nell’inequivocabile segno della convalida del gol.

Che una masnada (il termine è eccessivo? … Pazienza, al momento non ne trovo di più appropriati)  di giocatori di casa si avventi prima sul guardalinee e subito dopo sull’arbitro, urlando in coro : “La palla non è entrata!… La palla non è entrata!…“.

Che l’arbitro sembri fermo nella sua decisione e tiri fuori a raffica dal taschino cartellini di vario colore.

Che solo dopo quattro minuti di furia indescrivibile della squadra di casa tutta, ivi compresi i panchinari, l’arbitro si rimangi tutto, perfino i cartellini punitivi.

E’ il passaggio cruciale di una partita giocata tutta sul filo di rasoio dei nervi più scoperti, mai tenuta in pugno dall’arbitro calabrese che non posso esimermi dall’indicare come il peggiore in campo: mai visto, in settant’anni di frequenza di stadi e partite, un arbitro che si rimangi una decisione solo perché la squadra che l’avrebbe subita … gliel’ha fatta cambiare a furia di urla, e non so che altro.

La pantomima messa in scena dall’arbitro getta nello sconforto i rosanero e riaccende i sacri furori dei giocatori di casa, che si avventano su ogni palla come tarantolati e, nel giro di un paio di minuti ripassano in vantaggio con un diagonale innocuo di Pace, sul quale goffamente e in ritardo si butta Pelagotti.

C’è ancora tempo per rimediare ma il Palermo, sembra uscito con le ossa rotte da quella micidiale sequenza di gol fatto-gol subito.

Ed è allora che Baldini trova la mossa giusta, dopo quella d’inizio ripresa con l’innesto – per la prima volta della sua gestione – di Silipo trequartista, al posto dell’impalpabile Luperini. Mette dentro in un colpo solo Giron, Floriano e Soleri per Marconi, Valente e Felici. E Silipo lo ripaga della fiducia, entrando subito nel vivo del gioco, lottando come neanche il suo allenatore credeva fosse capace; insomma, creando I presupposti per trovare un posto fisso là dove il 4-2-3-1 di Baldini, con l’ex primavera della Roma, si appresta a diventare un più solido 4-4-2.

Ed è così che a pochi minuti dalla fine, il Palermo arraffa il pareggio: scatto sulla destra di Soleri, che resiste alla carica di un avversario e dal fondo retrocrossa per l’accorrente Brunori, che fa doppietta.

Una partita elettrica, dalle fasi cangianti, ora meglio il Campobasso, ora il Palermo ma sempre sul filo del rasoio. Come piace a Baldini: “Sì, potevamo perderla ma potevamo anche vincerla – spiega l’allenatore toscano – di certo noi ce la giochiamo sempre a viso aperto contro chiunque, ma mi conforta il pensiero che, quando il Palermo spinge sull’acceleratore diventa una squadra importante!” .

Benvenuto Caminiti

IL TABELLINO:

CAMPOBASSO (4-3-3): Zamarion; Fabriani, Menna, Dalmazzi (84′ Giunta), Pace; Bontà (84′ Magri), Candellori, Persia; Liguori (62′ Rossetti), Emmausso (62′ Vanzan), Merkaj (73′ Bolsius). A disp.: Raccichini, Coco, Sbardella, Martino, Tenkorang, Ladu, Di Francesco. All. Cudini.

PALERMO (4-2-3-1): Pelagotti; Buttaro, Somma, Marconi (77′ Giron), Perrotta; Odjer, De Rose; Valente (77′ Floriano), Luperini (77′ Soleri), Felici (46′ Silipo); Brunori. A disp.: Massolo, Accardi, Crivello, Damiani, Fella. All. Baldini.

ARBITRO: Longo di Paola (Caso-Ceolin).

MARCATORI: 17′, 86′ Brunori, 18′ Emmausso, 69′ Pace

NOTE: ammoniti Brunori, Bontà, Persia, Menna, Pace, Marconi. Espulso all’89’ Menna (Cam) per doppia ammonizione.

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