Wednesday, May 15, 2024
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Lega Pro – Finale Play off – Il Palermo domina, batte il Padova e vola in Serie B

un appuntamento con LA STORIA che non si poteva fallire; ecco perché in trentacinquemila i tifosi hanno trasformato il Barbera in un anfiteatro pieno di luci, suoni e colori. Ecco perché, all’ingresso delle squadre, in campo, hanno accolto i propri beniamini con questo striscione: “GODO ADESSO CHE… SENTO LA FAVORITA IMPAZZIRE PER TE”.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

PALERMOPalermo-Padova è la “madre di tutte le partite”, e questo non è un luogo comune: i rosanero di mister Baldini sono arrivati al termine di un percorso ad inseguimento, iniziato poco più di tre mesi fa, quando il Palermo, fino ad allora di Filippi, vivacchiava in classifica ai margini del piazzamento playoff e, soprattutto, stava diventando indifferente (come fosse diventato un estraneo) al “popolo rosanero”. Che per le partite casalinghe, si presentava sugli spalti  in poco più ( e, talvolta, perfino, in  poco meno) di quattromila:  i più fedeli, quelli che non tradiscono mai, quelli che nella buona e, soprattutto , nella cattiva sorte, ci sono sempre. Ma anche loro quasi non riuscivano più a emozionarsi davanti a un Palermo senz’anima, che vinceva sì le partite casalinghe, ma senza mai entusiasmare. Per poi sciupare tutto in trasferta, dove sembrava una squadra senza nerbo e, peggio ancora, senza gioco.

Poi, come detto, è arrivato lui, Baldini, e il suo è stato un “ritorno”: è stato il richiamo della foresta, la voce del destino che ha voluto, dopo diciotto anni che tornasse sul “luogo del delitto”, ma stavolta per riprendersi il maltolto e gridare forte e chiaro: “Questa è la mia squadra, questa è la mia terra promessa!”.

Ecco perché la partita di ieri era un appuntamento con LA STORIA che non si poteva fallire; ecco perché in trentacinquemila i tifosi hanno trasformato il Barbera in un anfiteatro  pieno di luci, suoni e colori. Ecco perché, all’ingresso delle squadre, in campo, hanno accolto i  propri beniamini con questo striscione: “GODO ADESSO CHE… SENTO LA FAVORITA IMPAZZIRE PER TE”.

L’immane striscione del Barbera con l’aquila rosanero

Una Curva Nord da mille e una notte, tutta pavesata di bandiere rosanero, che, nel rimbombo del coro (“Alè… Alè… Ro-sa Ne-ro Alè”) s’è trascinato dietro subito tutto lo Stadio, da un angolo all’altro. Un abbraccio da brividi che ha messo le le ali al Palermo, che ha subito aggredito il Padova, costringendolo a difendersi affannosamente nella sua tre quarti. Delle due, sembrava il Palermo la squadra che doveva recuperare la sconfitta dell’andata e, invece – come aveva annunciato alla vigilia mister Baldini – a prendersi subito le redini dell’incontro sono stati i suoi ragazzi. Tra i quali, il più scatenato è subito sembrato il bomber Brunori, neo sposo di Dalila (giovedì scorso) , che qualche improvvido aveva censurato (“ Si sposa alla vigilia della finalissima… Se non è una leggerezza (eufemismo, ndr) questa?…”). Ebbene, Matteo ha subito fugato ogni dubbio: un’iradiddio che Pelagatti, il suo aitante marcatore, non sapeva proprio come arginare. E da una sua  azione verticale, è nata la mischia in cui Pelagatti è stato costretto a deviare di pugno in piena area di rigore. Sul dischetto, Brunori piazza bene il pallone, gli si avvicina Ronaldo, capitano biancoscudato, gli sibila qualcosa in un orecchio. Gli si avventa contro capitan de Rose, che quasi gli mette le mani addosso. Ma tutto questo bailamme non turba l’ex Juve23, che piazza il suo destro a sinistra mentre il bravo Donnarumma si butta a destra. 1-0 per il Palermo e non ho parole – perché non ci sono – per descrivere il boato dello Stadio, i suoi canti, I suoi cori e lo sventolio travolgente delle bandiere.

Ma c’è ancora da giocare quasi per intero la partita e Baldini richiama a sé De Rose e gli dice qualcosa, che non abbiamo difficolta a intuire. “La partita è appena cominciata.. Ricordalo ai tuoi compagni!”. De Rose recepisce e il Palermo riparte come aveva iniziato, cioè dominando in lungo e in largo un avversario sulla carta fortissimo ma che in campo, al cospetto di una muraglia umana che gli “soffiava” contro l’uragano del suo tifo rosanero, si è come annichilito, al punto che, senza I suo portierone, di gol ne avrebbe beccato almeno una mezza dozzina. Anche perché al 56’ veniva cacciato fuori Ronaldo, il suo capitano, che il Var aveva “pescato” in flagrante azione violenta: testata in faccia a Perrotta.

Se in parità numerica non c’era stata partita, immaginate con l’uomo in più. E tuttavia, pur dominando in lungo e in largo, il Palermo non riusciva a segnare il gol della sicurezza un po’ per sue colpe (precipitazione) e molto per le prodezze in serie di Donnarumma.

Ma che importa? Al 94’, dopo i 4 minuti di recupero, e il triplice fischio dell’autorevole Perenzoni di Rovereto, la folla dei trentacinquemila sembrava impazzita di gioia: era l’esplosione tenuta dentro dall’estate del 2019 quando il Palermo per l’ennesima volta aveva subito l’onta della cancellazione per fallimento…Finché UN TIFOSO si era fatto avanti, e non a parole, come sono bravi tutti, ma coi fatti; s‘era preso il Palermo e, senza vane promesse ma lavorando duro e in silenzio, ieri lo ha riportato dentro la storia che conta.

GRAZIE MIRRI: e non te lo dico solo io ma un’intera città, quella dei tifosi veri e degli altri cosiddetti “occasionali”: se rialziamo la testa e guardiamo in faccia chi ci ha riso addosso fino a tre mesi fa, lo dobbiamo a te e alla geniale intuizione dio far tornare Baldini, l’UOMO DEL DESTINO

Benvenuto Caminiti

Matteo Brunori esulta dopo il gol che vale la serie B

Palermo-Padova (and. 1-0) 1-0: 25′ rig. Brunori

IL TABELLINO DI PALERMO – PADOVA

PALERMO (4-2-3-1): Massolo; Buttaro, Lancini (46′ Perrotta), Marconi, Giron; De Rose, Dall’Oglio (46′ Odjer); Valente (74′ Fella), Luperini, Floriano (62′ Soleri); Brunori (79′ Silipo). A disp.: Pelagotti, Crivello, Somma, Accardi, Doda, Felici. All. Baldini.

PADOVA (4-3-3): Donnarumma; Germano, Valentini (19′ Gasbarro), Pelagatti, Curcio; Jelenic (63′ Saber), Ronaldo, Dezi (52′ Della Latta); Chiricò, Ceravolo (63′ Terrani), Bifulco (52′ Nicastro). A disp.: Fortin, Vannucchi, Monaco, Settembrini, Cissé, Santini. All. Oddo.

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto (Severino-Niedda).

MARCATORI: 25′ rig. Brunori

NOTE: ammoniti Dall’Oglio, Lancini, Pelagatti, Jelenic. Espulsi: Ronaldo al 56′ per condotta violenta. Pelagatti al 90′ per doppia ammonizione. Spettatori circa 35.000.

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