Manifestazione di protesta a Napoli e sciopero delle Guardie Giurate indetto per il 10 novembre p.v.
Indetta nella città partenopea una Manifestazione di Protesta per il prossimo 10 novembre alle ore 11 dinanzi alla Sede della Regione Campania, per far sentire il proprio dissenso a quanto sta accadendo ai lavoratori del Gruppo COSMOPOL che non vedono riconoscersi scatti di anzianità e di livello correttamente, in relazione all’anzianità di servizio ed alla professionalità acquisita nello svolgimento di un simile incarico, ma ancor più grave è il mancato riconoscimento e relativa mancata corresponsione dei rimborsi previsti e spettanti a titolo delle anticipazioni sopperite autonomamente dagli Agenti di Vigilanza, per espletare le esercitazioni obbligatoriamente previste presso i Poligoni di Tiro, per mantenere valida la certificazione di abilitazione all’uso e
maneggio delle armi di servizio, nonché a quanto corrisposto tra ticket ed
oblazioni varie per le visite mediche da sostenersi periodicamente e per il rinnovo dei titoli di G.P.G. e del Porto d’Armi, tutte spese che dovrebbero essere in capo all’Istituto ma che vengono da sempre anticipate dalle stesse Guardie Giurate.
di Gianfranco Simmaco per il Quotidiano l’Italiano
NAPOLI – Dopo Napoli anche altre città pensano ad agitazione, manifestazioni e scioperi di protesta… a breve toccherà alla Capitale, ma gli animi si scaldano ovunque…
Indetta nella città partenopea una Manifestazione di Protesta per il prossimo 10 novembre alle ore 11 dinanzi alla Sede della Regione Campania, per far sentire il proprio dissenso a quanto sta accadendo ai lavoratori del Gruppo COSMOPOL che non vedono riconoscersi scatti di anzianità e di livello correttamente, in relazione all’anzianità di servizio ed alla professionalità acquisita nello svolgimento di un simile incarico, ma ancor più grave è il mancato riconoscimento e relativa mancata corresponsione dei rimborsi previsti e spettanti a titolo delle anticipazioni sopperite autonomamente dagli Agenti di Vigilanza, per espletare le esercitazioni obbligatoriamente previste presso i Poligoni di Tiro, per mantenere valida la certificazione di abilitazione all’uso e
maneggio delle armi di servizio, nonché a quanto corrisposto tra ticket ed
oblazioni varie per le visite mediche da sostenersi periodicamente e per il rinnovo dei titoli di G.P.G. e del Porto d’Armi, tutte spese che dovrebbero essere in capo all’Istituto ma che vengono da sempre anticipate dalle stesse Guardie Giurate.
ORGANIZZAZIONE SINDACALE INDIPENDENTE
A parere di questa OO.SS. la situazione sta divenendo sempre più insostenibile, per tale motivo che il Leader Sindacale FNL e Presidente ANGPG Giuseppe ALVITI, unitamente al Segretario Nazionale del SNGG
Giuseppe CUCCURULLO, hanno proclamato questa Manifestazione di
Protesta.
Però a quanto pare, sembrerebbe che dette problematiche, oltre poi a valutazioni circa le reperibilità, le prestazioni straordinarie, che mai dovrebbero superare le 48 ore settimanali, ma come avviene molto spesso al punto da diventarne quasi una routine, alla mancata erogazione di permessi e ferie non godute, relative agli anni precedenti e mai corrisposte, non interesserebbero soltanto la Campania, ma tutta Italia.
Per questo motivo, F.N.L. si pone al fianco della A.N.G.P.G. in questa battaglia di Giustizia Sociale che vede le Guardie Giurate sempre più vittime dei sacrifici che quotidianamente fanno a discapito della loro salute e stabilità, per non aprire un altro argomento scottante, quello sulla sicurezza sul lavoro, che è ben altra cosa e sarà sicuramente oggetto di approfondimenti da parte di questa OO.SS. conclude il Segretario Generale FNL LAZIO, Salvatore ABBRUZZESE, che unitamente
al leader Giuseppe ALVITI ed agli altri colleghi, monitorizzano l’evolversi della situazione ed i successivi sviluppi auspicando in una pacifica risoluzione delle controverse problematiche che attanagliano il settore, senza contare la necessità del rinnovo contrattuale scaduto ormai da anni e soprattutto l’urgenza di una riforma sostanziale del settore, che in primis contribuisca a garantire una maggior tutela anche di chi opera per garantire la sicurezza altrui.
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