Tuesday, May 14, 2024
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Nel libro di Claudio Monachesi corredato dalle foto di Sara Monachesi un inno all’acqua come fonte di vita energetica e spirituale

di Pierandrea Saccardo – Redazione Letteraria Quotidiano l’Italiano ROMA – Mai come in quest’epoca travagliata, dove la salute degli uomini…


di Pierandrea Saccardo – Redazione Letteraria Quotidiano l’Italiano

ROMA – Mai come in quest’epoca travagliata, dove la salute degli uomini è messa in pericolo da nuove epidemie e dal degrado ambientale, emerge l’importanza dell’acqua come elemento fondamentale della vita, nonché componente spirituale, che nel corso dei secoli ha ispirato poeti e cantori. Pindaro, poeta olimpico, secondo gli antichi greci fu ispirato nella sua poesia dal fuoco divino. Da questo presupposto è nato il volume di poesie di Claudio Monachesi “Ak” (Poesie per l’acqua). L’autore, per anni impegnato nel reparto radiologico del Policlinico di Roma, nonché vicino a quello oncologico e pediatrico, ha voluto utilizzare la poesia allo scopo di contribuire a donare serenità, forza e coraggio ai tanti bambini ricoverati nella struttura. Un impegno che ha accompagnato Monachesi nel corso degli anni al punto di scrivere:

“Se è vero che questi versi dedicati all’acqua sono nati per una performance di impegno civile, è altresì vero che sono condotti con l’intento, da parte mia, di una interiorizzazione tale che prefigura il tentativo di conoscere se stessi attraverso la parola”. Nell’affrontare l’elemento vitale dell’acqua, come vita ed energia Monachesi elabora questi versi dedicati al delfino:

Con abili acrobazie schiocchi

le tue pinne nell’aria,

volteggi lucido in una danza d’amore

di elissi d’amore,

di amplii passi sulle acque,

col tuo dorso ricurvo

e il tuo becco puntuto

poi ti rimmergi bigio

nel limpido mare;

hai incarnato Apollo che illumina

il fondale marino

e di tanto in tanto

dall’acqua riemerge.

I tuoi guizzi di gioia

sostengono ogni naufraga anima.

Da questa poesia, emerge a nostro parere, il forte senso della vita come dell’eterno fluire delle acqua. Correnti, maree, onde carezzevoli e spesse volte crudeli, abitate da creature eterne e misteriose.

Annota Sara Monachesi, appassionata di fotografia, nonché figlia dell’autore:

“La proposta di rivestire l’incarico di fotografa in questo progetto, che per quanto mi riguarda stavo iniziando allora ma che per lui era iniziato moltissimop tempo prima, fu immediata” infine conclude: “Non stento a credere che un libro del genere possa avanzare verso nuove direzioni, nuove emozioni”.

Il libro è corredato da numerose fotografie scattate da Sara Monachesi in cui vengono fissate dall’obiettivo le immagini di luoghi inziatici e misteriosi come il Lago Bullicante e le acque di Fara San Martino.

Pierandrea Saccardo

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