Tuesday, May 14, 2024
Quotidiano Nazionale Indipendente


Notiziario FP CGIL Polizia Penitenziaria: dalle carceri di Foggia, Roma, Avellino, Terni

Panorama dalle carceri e patrie galere mentre gli operatori di Polizia Pentenziaria fanno fronte a gravi problematiche


di Gianfranco Simmaco dalla Redazione Cronaca per il Quotidiano l’Italiano

Fp Cgil Polizia Penitenziaria – Carcere di Foggia: 300 grammi di hashish trovati addosso ad un detenuto che aveva avuto un colloquio con un familiare.

FOGGIA – “Nel carcere di Foggia, sotto la guida del Comandante Ronci, ha individuato e sequestrato oltre 300 grammi di hashish, distribuita in varie dosi e abilmente nascosta da un detenuto. Quest’ultimo aveva appena concluso un colloquio con un familiare all’interno della struttura carceraria”.

Lo comunica il Coordinatore regionale della Fp Cgil Gennaro Ricci: “L’attività di spaccio è stata prontamente sventata grazie alla prontezza di un agente penitenziario. Quest’ultimo, avendo notato il repentino comportamento del detenuto che si dirigeva velocemente verso la propria cella con chiari intenti di eludere i controlli, lo ha richiamato e ha ordinato una perquisizione regolare, come previsto dalla normativa penitenziaria. Durante la perquisizione, sono stati trovati diversi involucri di carta stagnola, abilmente nascosti all’interno delle scarpe del detenuto, presumibilmente scambiate durante il colloquio. All’interno di tali involucri è stata rinvenuta la sostanza stupefacente, che è stata successivamente sequestrata. Il detenuto, già in carcere per scontare altra pena, è stato immediatamente arrestato in flagranza di reato. Questo ennesimo risultato si inserisce nell’ambito delle attività investigative condotte da diversi mesi nel carcere di Foggia, che hanno portato a numerosi sequestri di droga e telefoni cellulari all’interno della struttura penitenziaria”.

Mirko Manna, coordinatore nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria aggiunge: “Il traffico di sostanze stupefacenti in carcere, va ben al di là della pericolosità delle sostanze sui singoli individui, ma è uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli. Chiediamo il potenziamento dei cinofili della Polizia Penitenziaria. Da quando sono state introdotte, le Unità cinofile del Corpo di Polizia Penitenziaria hanno sempre dato prova di efficienza ed efficacia”.

FP CGIL: POLIZIA PENITENZIARIA, DIRIGENZA E FUNZIONI CENTRALI NON PARTECIPERANNO ALL’ANNIVERSARIO DEI 207 ANNI DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA, “NON ABBIAMO NULLA DA FESTEGGIARE” 

ROMA – La Fp Cgil annuncia ufficialmente che non prenderà parte alle celebrazioni previste per l’anniversario dei 207 anni del Corpo di Polizia Penitenziaria sia a livello nazionale, sia nelle cerimonie regionali. La Fp Cgil, Polizia Penitenziaria, Dirigenza e Funzioni Centrali, esprime con fermezza la posizione dell’organizzazione sindacale: “Non abbiamo nulla da festeggiare. Punto”. Questa decisione viene presa in un contesto di crescente preoccupazione per le condizioni di lavoro e la sicurezza del personale. Solo nel corso dell’ultimo anno, gli uomini e le donne che servono con dedizione la Polizia Penitenziaria hanno subito oltre 10.000 aggressioni, una cifra allarmante che mette in luce le sfide e i pericoli quotidiani affrontati da questi servitori dello Stato. I coordinatori Manna, Ciavarella e Mascagni sottolineano il tragico evento di un collega in servizio nel penitenziario di Ariano Irpino che, due giorni fa, ha commesso l’estremo gesto di togliersi la vita. Sebbene le cause esatte siano ancora in fase di indagine, è presumibile che alla base del gesto via sia una forte percentuale di stress correlato al lavoro su individui già sottoposti a una pressione estrema. “In rispetto dei sacrifici delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, Dirigenza Penitenziaria e Funzioni Centrali che ogni giorno si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini, scegliamo di non partecipare alla Festa del Corpo che si terrà a Roma in piazza del Popolo in data 11 marzo c.a.”. 

Questa assenza è un gesto di dissenso contro le politiche attuali del sistema penitenziario, che mettono a rischio la salute e la sicurezza di tutti i Lavoratori e le Lavoratrici dell’Amministrazione Penitenziaria”.

Il messaggio è chiaro: è tempo che le promesse si traducano in azioni concrete. Finora, le risposte dell’amministrazione si sono limitate a proclami senza seguito, senza affrontare realmente le problematiche del sistema penitenziario.

Concludono in rappresentanti della Fp Cgil: “Non è sufficiente indossare la divisa della Polizia Penitenziaria per raccogliere voti. È il momento che il Ministro Nordio con competenza sul sistema penitenziario e tutto il suo staff inizino a lavorare concretamente per il benessere di chi quotidianamente si sacrifica in nome della sicurezza pubblica. Abbiamo bisogno di azioni, non di parole”.

La Fp Cgil resta fermamente impegnata a rappresentare e difendere gli interessi e la sicurezza del suo personale, continuando a sollecitare l’attenzione e l’impegno delle istituzioni a tutti i livelli.

Fp Cgil Polizia Penitenziaria – Avellino: suicidio con la pistola d’ordinanza da parte di un collega della Polizia Penitenziaria in servizio ad Ariano Irpino.

AVELLINO – “Un collega della Polizia Penitenziaria in servizio presso il carcere di Ariano Irpino si è tolto la vita oggi con un colpo sparato con la sua pistola d’ordinanza. Il collega, originario di Serino (AV) aveva 55 anni. Ai suoi familiari va il nostro principale pensiero e profondo cordoglio”. Lo comunicano la Fp Cgil Polizia Penitenziaria e l’Fp Cgil Regione Campania: “Desideriamo anche manifestare un senso di vicinanza a tutti gli altri suoi colleghi che in questo momento si staranno interrogando, come noi, come tutti i gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria di tutta Italia, perché così tanti Poliziotti penitenziari arrivino a compiere questi gesti estremi”. Mirko Manna, Fp Cgil Nazionale: “La Polizia Penitenziaria ha la percentuale maggiore di suicidi tra tutte le Forze di Polizia dello Stato. Incide sicuramente lo stress che i Poliziotti penitenziari sono costretti a subire da decenni di incoerenza di politiche governative decise solo da questioni elettorali del momento. Non è normale che un servitore dello Stato venga spedito ogni giorno in prima linea contro i problemi generati da una gestione delle carceri che fa acqua da tutte le parti”.

“Servono assunzioni immediate – conclude Manna – più di quelle propagandate nelle audizioni parlamentari che non sono nemmeno sufficienti a sostituire il personale che ogni anno va in pensione, si congeda anticipatamente. Assunzioni di Polizia Penitenziaria ma anche di personale delle funzioni centrali, per dare piena attuazioni al presupposto della sicurezza nelle carceri e alla funzione istituzionale che la Costituzione indica all’amministrazione penitenziaria”.

FP CGIL Polizia Penitenziaria – Errore o scelta ingiustificata del Governo Meloni nell’escludere la Polizia Penitenziaria dall’incontro di Palazzo Chigi?

ROMA – La FP CGIL  Polizia Penitenziaria  evidenzia come profondamente ingiustificato e privo di senso l’errore commesso dal governo Meloni escludendo la Polizia Penitenziaria dall’importante incontro del 6 marzo a Palazzo Chigi. Tale incontro, dedicato alle questioni di ordinamento e funzionamento delle Forze di Polizia, omette la presenza di un Corpo essenziale per la sicurezza pubblica: la Polizia Penitenziaria, la quarta forza di polizia dello Stato, con compiti specifici di esecuzione penale esterna.

“L’assenza della Polizia Penitenziaria da queste discussioni non solo svaluta il ruolo vitale che questo Corpo svolge nella gestione della sicurezza interna degli istituti penitenziari, ma ignora anche il suo contributo indispensabile nella catena di custodia e nel controllo dei detenuti, aspetti fondamentali per la sicurezza nazionale. Questa decisione appare del tutto immotivata, considerando l’importanza della  Polizia Penitenziaria nella  funzione di garantire l’esecuzione penale esterna, un pilastro chiave nel sistema di giudiziario,” dichiara Mirko Manna, Coordinatore Nazionale della Polizia Penitenziaria per la FP CGIL.

“L’errore di esclusione commesso dal Governo – aggiunge Manna – non solo mette in luce una mancanza di comprensione delle dinamiche di sicurezza complessive del Paese, ma rischia anche di compromettere l’efficacia delle politiche di sicurezza che saranno discusse durante l’incontro. Omettere un Corpo così cruciale dalle discussioni sulla sicurezza pubblica è un passo indietro nella nostra lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo. La Polizia Penitenziaria svolge un ruolo insostituibile nella prevenzione e nella gestione delle minacce alla sicurezza interna”.

La FP CGIL sollecita con urgenza il governo Meloni a indicare se trattasi di mero errore nella convocazione o di scelta politica di escludere una delle Forze di Polizia dello Stato dall’incontro. Chiediamo che siano convocati anche i rappresentanti della Polizia Penitenziaria all’incontro del 6 marzo. Un dialogo inclusivo e la collaborazione tra tutti i Corpi di Polizia sono essenziali per formulare strategie di sicurezza nazionale efficaci e per promuovere un ambiente sicuro per i cittadini”.  “La Polizia Penitenziaria deve essere parte di questo processo decisionale” conclude Manna.

FP CGIL Polizia Penitenziaria – Due Poliziotti finiti in ospedale per traumi alla testa nel carcere di Terni, aggrediti da detenuti che pretendevano più metadone.

TERNI – “Due Poliziotti penitenziari in servizio nel carcere di Terni sono ricorsi alle cure in ospedale per accertamenti dopo aver battuto violentemente la testa a seguito dell’aggressione avvenuta ieri mattina da parte di due detenuti nordafricani che pretendevano di ricevere più metadone durante la somministrazione della terapia nell’infermeria del penitenziario. Uno dei Poliziotti, quello in condizioni più gravi, in passato è già stato vittima di altre aggressioni. Sembrerebbe che i due, successivamente, abbiano coinvolto ulteriori reclusi che si sono uniti per dare corso ad una spedizione punitiva presso un’altra sezione detentiva.”.

Claine Montecchiani, Dirigente Sindacale FP CGIL Polizia Penitenziaria di Terni riassume così la mattinata di ieri nel carcere di Terni: “Su 45 Poliziotti in servizio in un singolo Reparto si registra un elevatissimo ed anomalo tasso di morbilità che è conseguenza non solo delle lesioni ricevute dall’escalation di violenza ma anche indice del malessere lavorativo e del senso di abbandono. Nel carcere ternano sono previsti 240 Poliziotti, ma in realtà la forza lavoro disponibile è di 195 persone, senza contare le assenze di quelli in convalescenza per aggressioni da parte di detenuti che ormai si fronteggiano tra bande rivali per assumere maggiore potere all’interno delle Sezioni detentive. I Poliziotti non solo lavorano in condizioni di assoluta compressione dei diritti contrattuali ma gli è negato il fondamentale diritto alla incolumità fisica. Una situazione sfuggita al controllo dei vertici del carcere – continua Montecchiani – dove sono presenti circa 540 detenuti su 420 previsti (128% di affollamento) e dove il 21% è composto da popolazione detenuta straniera”.

Per Valentina Porfidi Segretaria Generale Fp cgil Terni e Mirko Manna, Fp cgil Polizia Penitenziaria: “Oltre al personale di Polizia Penitenziaria, domani nessun altro lavoratore pubblico si recherà nel proprio posto di lavoro avendo la certezza di essere esposto a gravi aggressioni per i motivi più disparati da parte di una popolazione di persone con problemi psicologici sui quali lo Stato sta annaspando senza mettere in atto reali soluzioni oltre alle esternazioni-spot di Ministro, Sottosegretari e vertice dipartimentale. Manca una politica di gestione reale dei problemi reali nelle carceri e a farne le spese sono i Poliziotti penitenziari che ancora si recano al lavoro per il solo senso dello Stato e del dovere. E’ inutile propagandare best-practices, tornei di scacchi, fantomatici calcoli di sconti di pena se poi nel concreto della gestione quotidiana, un Poliziotto deve passare la giornata in ospedale per colpa di detenuti psicolabili sui quali lo Stato ha perso il controllo, e delega la Polizia Penitenziaria a subirne le conseguenze, succeda quel che succeda. Servono soluzioni e strategie politiche, spot propagandistici su qualche decina di detenuti che dipingono murales o rispondono ai call-center dal carcere”.

La FP CGIL Polizia Penitenziaria augura ai due colleghi coinvolti ieri una pronta guarigione e sollecita un incontro urgente con le autorità competenti per discutere le questioni sollevate, definire un piano d’azione. La sicurezza dei lavoratori è la nostra massima preoccupazione e richiede l’attenzione immediata delle istituzioni responsabili.

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