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Ruggero Pegna, uno dei maggiori promoter italiani presenta a Rende questa sera (ore 21, cine-teatro Garden), in esclusiva il concerto di Peter Cincotti, la star americana di origini italiane, che arriva direttamente dal Blue Note di Milano

Efficace in studio quanto elegante sul palco, dove mai niente può ritenersi scontato: Ho voluto combinare le mie influenze pianistiche unendo elementi di Errol Garner e Billy Joel, o Bruce Hornsby e John Lennon con i Coldplay, oltre ad eseguire alcune canzoni che parlano di me e del mio feeling con l’Italia. Residua disponibilità di biglietti seguendo il link

By L'Italiano , in Cronaca Italiana Musica Rubriche Spettacolo , at 27 Novembre 2023 Tag: , , , , ,

di Vittorio Pio – dalla Redazione Musica & Spettacoli del Quotidiano l’Italiano

RENDE – Entra nel vivo la stagione di Ruggero Pegna, uno dei maggiori promoter italiani che a Rende questa sera (ore 21, cine-teatro Garden), presenta in esclusiva il concerto di Peter Cincotti, la star americana di origini italiane, che arriva direttamente dal Blue Note di Milano, dove ha trovato un pubblico entusiasta e partecipe. Un artista poliedrico, capace di mescolare pop, rock, blues, hip hop, funk oltre al prediletto jazz, la cui radice è evidente quando suona il pianoforte. L’occasione riguarda la presentazione del suo nuovo album “Killer On the Keys”: Cincotti parla di questo disco come del suo lavoro più personale: “Mai prima d’ora ho usato il pianoforte in questo modo. Alcuni anni fa ho iniziato ad avere delle idee per un album che mi portasse ad una chiave di esecuzione ancora incisiva e ritmica, nel paesaggio della musica moderna”.

Enfant-prodige a 13 anni suonava già nei club di New York con un repertorio che non escludeva nulla: “Suonavo di tutto-ricorda oggi- mia madre pregava il mio Maestro perchè mi lasciasse libero, io quindi strimpellavo tutto quello che sentivo, anche le sigle televisive. Solo verso l’adolescenza ho iniziato a studiare Bill Evans, Herbie Hancock, Keith Jarrett. Però la filosofia della libertà mi è rimasta. Del resto, se vivi a Manhattan, non dipende neanche troppo da te, la musica, di tutti i tipi, ti circonda. Noi andavamo al Madison Square Garden a vedere i Rolling Stone, Rod Stewart, Elton John, oppure a Broadway, o nei club a sentire rock».

Peter ha origini italiane, alcuni dei suoi lavori sono stati prodotti da nomi leggendari, gode del consenso unanime degli addetti ai lavori ed è legato al nostro Paese anche artisticamente oltre che per le sue radici familiari: nel 2013, ha infatti partecipato alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, in duetto con Simona Molinari, con i brani “Dr. Jekyll e Mr. Hyde” (dell’indimenticabile Lelio Luttazzi ed Alberto Zeppieri) e “La felicità” (co-firmato insieme alla Molinari ).

Efficace in studio quanto elegante sul palco, dove mai niente può ritenersi scontato: Ho voluto combinare le mie influenze pianistiche unendo elementi di Errol Garner e Billy Joel, o Bruce Hornsby e John Lennon con i Coldplay, oltre ad eseguire alcune canzoni che parlano di me e del mio feeling con l’Italia. Residua disponibilità di biglietti seguendo il link

https://www.ticketone.it/event/peter-cincotti-teatro-garden-17545934/

Vittorio Pio

Peter Cicotti

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