Italia alla frutta e al Barbera servono la Macedonia
Un’eliminazione che nessuno, neanche il più pessimista al mondo, poteva prevedere, ma che, tuttavia, non fa una grinza perché da che calcio è calcio se non fai gol la partita non la vinci
Un’eliminazione che nessuno, neanche il più pessimista al mondo, poteva prevedere, ma che, tuttavia, non fa una grinza perché da che calcio è calcio se non fai gol la partita non la vinci
Tredicimila tifosi spingono i rosanero verso un altro successo casalingo ma il risultato finale è un pareggio che forse delude entrambe le contendenti, ognuna per i propri obiettivi
Un’atmosfera tesa alla lettura delle formazioni; quella dei lupi d’Irpinia tutti passati sotto un silenzio glaciale, interrotto solo quando lo speaker ha pronunciato il nome del loro allenatore: Braglia è stato letteralmente seppellito da una valanga di fischi. Nessuno dei diecimila presenti sugli spalti ha dimenticato le sue parole di fuoco contro Filippi e quella manata in faccia ad Accardi, alla fine della partita di andata dei play off dell’anno scorso. Ma alla fine il coach dei lupi si porta via un punto
Ha fischiato tutto, non solo i falli veniali, non solo quelli per i quali è d’obbligo applicare la regola non scritta del “vantaggio” acquisito; ha fischiato perfino i falli solo pensati e non commessi; tirava fuor dal taschino i cartellini gialli come fossero caramelline per la tosse… E dovevate vedere con quale sadico piacere li sbatteva in faccia ai giocatori: s’impettiva al punto da sembrare un pavone che spiegava il ventaglio delle sue piume. Insomma, un’interpretazione del ruolo più delicato e difficile del calcio che obbediva solo ad una regola: qui comando io e guai a chi interferisce!. Alla fine la spuntano i rosanero ma è stata una vera e propria battaglia
Prima Floriano (32’) e in pieno recupero (92’) Soleri, ma non è stata per niente facile. Anzi, una vera battaglia contro una squadra, quella dell’ex tutt’altro che dimenticato Di Donato, ben messa in campo, che si gioca la partita a viso aperto sin dal primo minuto.
di Benvenuto Caminiti (Quotidiano l’Italiano) Palermo – Sono bastati duemilacinquecento tifosi, sparpagliati nei quattro settori del “Barbera”, perché battesse più…