Thursday, April 25, 2024
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A Potenza il Palermo colto ancora dal mal di trasferta

Non c’è confronto, sulla carta, tra il Palermo e il Potenza, l’una si batte per i play off e l’altra per evitare i play out, eppure se scendi in campo senza la dovuta concentrazione i ruoli si capovolgono così che gli ultimi possono sembrare i primi, e viceversa.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

Con la brillante vittoria conseguita al “Partenio-Lombardi” di Avellino un paio di partite fa, sembrava  che il Palermo avesse esorcizzato per sempre il mal di trasferta, che lo assilla dall’inizio del campionato, e invece all’ “Alfredo Viviani” di Potenza

Evidentemente il Palermo è una squadra femmina, e cerco di spiegare perché chiamando a sostegno della mia tesi il fatto incontestabile che è proprio la mutevolezza, intesa come imprevedibilità, l’aspetto che più degli altri la rende irresistibile.

Fatta la premessa, adesso mi tocca entrare nel merito dell’ennesima (semi)delusione dei rosa in trasferta, e ancora una volta contro un avversario alla sua portata. Almeno sulla carta, perché poi in campo, sarà il blasone, sarà il forte richiamo storico che il Palermo ogni volta si porta dietro, certo è che tutte le squadre che incontrano i rosanero, pur impastoiate nella crisi più nera, sfoggiano la prestazione migliore dell’anno.

Così di recente è stato per il Campobasso, così una settimana fa con la Fidelis Andria (per l’occasione addirittura al “Barbera” con i suoi quindicimila tifosi sugli spalti)  così è stato oggi con i rossoblù del Potenza.

Se poi nel mistero di una stranissima sindrome, qual è, appunto, il suo mal di trasferta, si insinua la prestazione mediocre (a voler essere gentili) dell’arbitro Claudio Pettenella di Varese, ecco che il Palermo, per metà partita ed anche oltre, resta inebetito come un bambino inerme davanti all’orco minaccioso.

Non c’è confronto, sulla carta,  tra il Palermo e il Potenza, l’una si batte per i play off e l’altra per evitare i play out, eppure se scendi in campo senza la dovuta concentrazione i ruoli si capovolgono  così che gli ultimi possono sembrare i primi, e viceversa.

Infatti, il Palermo approccia la gara con la supponenza di chi, per blasone e per classifica, la partita… l’ha già vinta; impegna  Greco in due paratissime prima con De Rose e poi con Valente.

Lo scampato pericolo dovrebbe rinvigorire il Palermo e metter paura al Potenza e, invece, accade tutto il contrario: il Palermo rallenta e consente ai rossoblù di casa di contrattaccare e andare in gol al loro primo tiro in porta: il  gol, a mio avviso imparabile, è di Romero che, su un traversone dalla fascia sinistra, sovrasta fisicamente Doda e batte Massolo.

Sfortuna? …. Direi proprio di no, anche perché la sfortuna ( e, di contro, la fortuna), nel calcio come nella vita non arriva dal cielo perché ce l’attiriamo da soli.

E’  la mezzora del primo tempo e ci aspettiamo un po’ tutti la reazione del Palermo. Che non arriva. E non arriva perché il Palermo sembra… sparito dal campo. Così che, a inizio ripresa, Baldini rimescola le carte: subito dentro Buttaro per Doda, Odjer per Dall’Oglio e Soleri per Felici

E vediamo che succede.

Beh, non succede niente.. Anzi no, succede che al 15’ raddoppia Cuppone con il classico tiro della domenica, una fucilata dal margine destro dell’area di rigore rosa che si infila giusto all’incrocio dei pali della rete difesa da Massolo. 2-0 per il Potenza e Baldini che si mette le mani nei capelli e quasi entra in campo ad urlare di tutto ai suoi.

Un  doppio vantaggio, quello del Potenza, magari un po’ fortunoso ma meritato vista la totale inerzia del Palermo sia in fase difensiva che d’attacco. Alla mezzora entra anche Floriano per  Valente ma la musica non cambia, anzi Massolo è costretto ad un’uscita sui piedi di Cuppone, lanciato solo davanti a lui.

Manca meno di un quarto d’ora al 90’ e tutto sembra ormai deciso, quando Soleri accorcia le distanze con un destro secco dai venti metri: il suo gol è come una miccia che accende la polveriera… Il Palermo  si proietta tutto all’attacco ed è ancora Soleri a seminare lo scompiglio nella difesa rossoblù: slalomeggia lungo l’out di fondo finché non viene abbattuto: RIGORE. Soleri prende il pallone e lo porge a Brunori, che con un destro alla sinistra di Greco fa 2-2 ( 1° gol dell’ex Entella) e lancia al Palermo l’ultima scialuppa di salvataggio per i prossimi play off.

IL TABELLINO DI POTENZA – PALERMO:

POTENZA (4-3-3): Greco; Coccia (68′ Zampano), Matino, Cargnelutti, Nigro; Bucolo, Sandri (82′ Gigli), Zenuni (92′ Salvemini); Guaita (68′ Sepe), Romero (82′ Burzio), Cuppone. A disp.: Marcone, Uva, Vecchi, Koblar, Costa Ferreira, Zagaria. All. Arleo.

PALERMO (4-2-3-1): Massolo; Doda (46′ Buttaro), Lancini, Marconi, Giron (85′ Crivello); De Rose, Dall’Oglio (46′ Odjer); Valente (61′ Floriano), Luperini, Felici (46′ Soleri); Brunori. A disp.: Pelagotti, Accardi, Somma, Perrotta, Damiani, Silipo, Fella. All. Baldini.

ARBITRO: Panettella di Gallarate (Lazzaroni, Pintaudi)..

MARCATORI: 28′ Romero, 60′ Cuppone, 79′ Soleri, 89′ rig. Brunori

NOTE: ammoniti Sandri, Valente, Nigro, Zenuni

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