Friday, March 29, 2024
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Ad Avellino il Palermo sfata il tabù trasferta e coglie tre punti d’oro

Bella, rinfrancante vittoria, quella di Baldini e dei suoi ragazzi, che prelude ad un finale di campionato al cardiopalmo con De Rose e compagni in grado di risalire ancora la classifica e portarsi in una posizione finale più vicina alle aspettative del popolo rosanero.


di Benvenuto Caminiti per il Quotidiano l’Italiano

AVELLINO – Con una prestazione sontuosa il Palermo sfata ad Avelllino il tabù-trasferta e si proietta con forti ambizioni ai play off per la promozione in  serie B.

C’erano già, prepotenti, i segnali della riscossa ma, sembravano – soprattutto dopo gli otto gol inflitti a Turris e Vibonese – limitati alle partite casalinghe, visto che in… terra straniera il manipolo mister Baldini regolarmente smarriva tutta la sua baldanza.

Così non è stato al “Partenio-Lombardi” di Avellino contro i “lupi irpini” del neo allenatore Gautieri, quarti in classifica con quattro punti di vantaggio sui rosanero.

Adesso, dopo i gol di Brunori (17° del campionato, secondo bomber del girone dopo Moro del Catania, ma con un solo rigore contro i dieci del centravanti rossazzurro) e Valente, il Palermo morde alle caviglie la squadra di Gautieri e si accinge a compiere il salto definitivo verso quel secondo (al massimo terzo) posto nella classifica finale, che gli darebbe il vantaggio di saltare le partite intermedie dei play off contro avversari dello stesso girone.

Dicevamo: un grande Palermo, non solo il migliore visto in trasferta ma dell’intero campionato: contro un avversario forte e fin qui imbattuto in casa, i ragazzi di Baldini hanno giocato a viso aperto, rispondendo colpo su colpo.

E, pur passati in svantaggio al primo vero tiro in porta subito (secco e a filo d’erba il diagonale di Matera) il Palermo non si è disunito, come quasi sempre gli succedeva in  trasferta; ha ripreso il comando del gioco e, su corner battuto magistralmente da Dall’Oglio, Brunori ha colpito di shoot al volo infilando alle spalle di Forte la palla dell’1-1. Essenziale, nel frangente il movimento con il quale Soleri attirava a le attenzioni di paio di avversari, creando così il varco giusto per Brunori e il suo destro vincente.

Un  Palermo, quello visto al Partenio-Lombardi, nel quale finalmente e per intero si vede la mano di Baldini, che predilige un gioco d’attacco fatto di incursioni dalle ali e penetrazioni verticali nel ventre molle della difesa avversaria.

Baldini ha confermato, al posto di Pelagotti, il giovane Massolo tra  pali e dato una bella mano di vernice al suo prediletto 4-2-3-1: stavolta, accanto a capitan De Rose ha schierato Dall’Oglio e nel terzetto dietro l’unica punta (Brunori) ha infilato Soleri  (per Floriano), di solito impiegato a partita ampiamente inoltrata.

Non un rimpasto ma un’aggiustatina, tanto per gradire… che però l’Avellino non ha per niente gradito perché, sia pure col cipiglio aggressivo che gli consueto, si è dovuto rendere subito conto che davanti aveva un avversario che non aspettava alto che si scoprisse per colpirlo al cuore.

Com’è successo a inizio ripresa, su un contropiede avviato dal duo centrale De Rose-Dall’oglio, che Brunori rifiniva alla sua maniera, scattando come una lepre dalla fascia sinistra, seminando in dribbling ripetuti un paio di avversari e crossando di mancino sull’altra sponda del campo. Dove si avventava come un falco Valente, che di destro fiondava una saetta sotto la traversa e poi andava a festeggiare a braccia levate, baciandosi la maglia, sotto la Curva, dov’erano, pazzi di gioia, i centocinquanta ultrà rosanero arrivati da Palermo.

Un 2-1 rosa ampiamente meritato per qualità di gioco, atteggiamento tattico, tempra e occasioni-gol create.

Rabbiosa la reazione dei biancoverdi di casa, che si avventavano come lupi sulla preda, stringevano d’assedio il Palermo e  sfioravano il pareggio con una punizione dal limite di Aloi, superbamente sventata in angolo da Massolo.

Il rischio corso scuoteva i rosa. che tornavano ad impossessarsi del pallino del gioco e sfioravano il gol del 3-1 con Brunori che, liberato da un lancio verticale, solo davanti a Forte, anziché infilzarlo con una botta a colpo sicuro tentava  lo scavino, che il n. 1 di casa neutralizzava agevolmente.

L’Avellino, pur in inferiorità numerica, orgogliosamente ci provava  ma non riusciva mai ad essere veramente pericoloso dalle parti di Massolo.

Bella, rinfrancante vittoria, quella di Baldini e dei suoi ragazzi, che prelude ad un finale di campionato al cardiopalmo con De Rose e compagni in grado di risalire ancora la classifica e portarsi in una posizione finale più vicina alle aspettative del popolo rosanero.

IL TABELLINO DI AVELLINO – PALERMO

AVELLINO (4-3-3): Forte; Rizzo, Dossena, Scognamiglio, Tito; Carriero (65′ De Francesco), Aloi, Matera; Kanoute, Plescia (59′ Maniero), Micovschi (71′ Mignanelli). A disp.: Pane, Pizzella, Stanzione, Mastalli, Mocanu, Tarcinale, Musto. All. Gautieri.

PALERMO (4-2-3-1): Massolo; Buttaro, Lancini, Marconi (81′ Somma), Giron (58′ Crivello); De Rose, Dall’Oglio (65′ Damiani); Valente (81′ Floriano), Luperini, Soleri; Brunori. A disp.: Pelagotti, Doda, Odjer, Silipo, Felici. All. Baldini.

ARBITRO: Tremolada di Monza (Valente-Lencioni)

MARCATORI: 14′ Matera, 16′ Brunori, 49′ Valente

NOTE: ammoniti Aloi, Valente, Carriero, De Rose, mister Gautieri, Tito, Marconi. Espulso al 67′ Tito per proteste.

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