Thursday, May 16, 2024
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Berlusconi assolto, pubblica accusa smentita. Il Cavaliere diffamato gratis ma a spese del popolo d’Italia

Lo hanno diffamato… lo hanno dilaniato e sputtanato sui ring in tv (ricordate Santoro a Samarcanda e dintorni?) e sulle piazze d’Italia (ricordate le folle dei finti “democratici di sinistra” quando si recò al Quirinale per rassegnare le dimissioni?). Ma lui, il “cavaliere nero”, il “caimano”, il “trombador cortese”, il “nano di Arcore” (questi alcuni degli epiteti più gentili che i “nemici” politici, i ruffiani della sinistra post comunista, e i prezzolati reporter d’assalto degli organi di stampa assoggettati e proni alle fonti stampate nelle veline delle procure, gli hanno affibbiato), ancora una volta è uscito vincitore da un’aula di tribunale.


di Riccardo Colao – (direttore del Quotidiano l’Italiano)

ROMA – Lo hanno braccato. Lo hanno intercettato. Lo hanno inseguito fin dentro l’intimità delle proprie residenze. Lo hanno additato al mondo intero cone il peggiore dei mascalzoni… Poi lo hanno accusato e trascinato in giudizio. Non una ma ben 156 volte e in 155 casi è stato sempre assolto tranne in un caso che è ancora sub judice alla Corte Europea.

Lo hanno diffamato… lo hanno dilaniato e sputtanato sui ring in tv (ricordate Santoro a Samarcanda e dintorni?) e sulle piazze d’Italia (ricordate le folle dei finti “democratici di sinistra” quando si recò al Quirinale per rassegnare le dimissioni?). Ma lui, il “cavaliere nero“, il “caimano“, il “trombador cortese“, il “nano di Arcore” (questi alcuni degli epiteti più gentili che i “nemici” politici, i ruffiani della sinistra post comunista, e i prezzolati reporter d’assalto deli organi di stampa assoggettati e proni alle fonti stampate nelle veline delle procure, gli hanno affibbiato), ancora una volta è uscito vincitore da un’aula di tribunale.

Ultima: la sentenza del processo Ruby ter (pervenuta a quasi sei anni dalle indagini partite dopo la sottoscrizione dei verbali dettati da Kharima El Mahroug, – oggi trentenne, all’epoca marocchina appena maggiorenne sedicente nipote di Mubarak) che accusò l’allora premier Silvio Berlusconi di aver posto in essere avances sessuali durante le “cene eleganti di Arcore“. Da accusatrice, la “nipote” Ruby è finita tra i 29 imputati mentre “Silvio” berlusconi – come già anticipato è stato assolto anche nel processo Ruby ter

Il leader e creatore di “Forza Italia” ha potuto gioire – al termine dell’ennesimo calvario al quale ha dovuto sottostare e rilasciare le prime dichiarazioni sui social “Sono stato finalmente assolto dopo più di undici anni di sofferenze, di fango e di danni politici incalcolabili, perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte“,

Al termine di oltre undici lunghi anni di sofferenze, di valanghe di fango e di irreparabili danni politici quanto incalcolabili perché ho avuto la fortuna di essere giudicato da Magistrati che hanno saputo mantenersi indipendenti, imparziali e corretti di fronte alle accuse infondate che mi erano state rivolte“.

Silvio, già in precedenza era stato ritenuto, per due volte, innocente per le accuse di aver versato quattrini ai musicisti Danilo Mariani e Mariano Apicella, Il 3 novembre del 2021 il Tribunale con un’ordinanza accolse la tesi difensiva: gli interrogatori, a cominciare da quello di Ruby, non avevano validità e pertanto da ritenersi nella “inutilizzabilità assoluta“. La Procura – e qui bisognerebbe chiedersi per quale ragione i pm (avrebbero dovuto avere esperienza e interrogare le indagate alla presenza di un avvocato al fianco), agirono diversamente. Dunque indagini eseguite a spese della collettività su fatti che non hanno avuto alcuna rilevanza penale, aggressione a colpi di carta bollata al personaggio politico eletto democraticamente dal popolo, procedimento penale ricco di errori commessi proprio da chi dovrebbe amministrare la Giustizia …infine due ore di camera di consiglio per partorire l’assoluzione totale per Silvio e tutti i ventinove imputati. Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari nel processo milanese sul caso Ruby ter e Karima el Mahroug, “Ruby Rubacuori“, accusata di corruzione e falsa testimonianza non hanno mai agito contro legge. Assieme alla “strana coppia” di “virtuale seduttore e virtuale sedotta“, il proscioglimento è arrivato per tutte le altre ragazze ospitate nelle “cene eleganti” di Arcore col contorno del cerchio magico di personalità che frequentavano la villa San Martino, residenza privata del presidente del consiglio.

A conti fatti – undici anni appaiono veramente tempi biblici quando sarebbe bastato un semplice ragionamento magari da arzigogolare dopo risposte alle semplice domandine per le quali non c’é assolutamente necessità di aver studiato giurisprudenza e nemmeno aver vinto concorsi in magistratura.

Eccone alcune, le prime che emergono a caldo: Berlusconi distribuiva (oltre che la cena servita dai suoi camerieri e cucinata dai suoi cuochi) soldi (suoi) alle dame ospitate? Sì. Se ciò era la prassi per compensare le “gentil donne” per il tempo che garantiva la loro presenza al desco (roba di tacita gestione delle proprie risorse economiche), l’atto poteva essere considerato una sorte di danno erariale? No. Berlusconi utilizzava palazzi di Stato per cenare con esse e i suoi amici? No. Utilizzava una “residenza privata” per cenare liberamente con chi riteneva di dover trascorrere del tempo al di fuori degli impegni politici? Si. Ognuno con i suoi denari legalmente guadagnati e nel privato della propria dimora è libero di cenare e di farsi accompagnare da chi desidera? . E siccome non poteva essere diversamente chi svolse quelle indagini, stracciate poi dalle sentenze finali come quella del 15 febbraio 2023, mirò a distruggere la credibilità e l’onorabilità del premier sol perché avrebbe abusato di una “minorenne” (con un corpo da maggiorata) a cui poi avrebbe rifilato altre somme perché non confermasse le accuse. C’é stata una persecuzione? Forse sì e forse no. Lo sapremmo soltanto se il Governo varerà una Commissione d’Inchiesta Parlamentare per fare luce sul giustizialismo politico.

Le Procure gestiscono un potere immenso che alla luce dei risultati va riformato e restituito negli argini della legalità costituzionale. Se si deve perseguire qualcuno sospettato di aver commesso un reato, che lo si faccia in base a prove concrete e mai più su illazioni o teoremi basati sulle convinzioni di chi indaga che ovviamente proprio in quanto indagatore non può smentirsi ma ha comunque il dovere di affondare il bisturi sia nella direzione di trovare indizi di colpevolezza ma pure dell’innocenza.

Oggi un Tribunale della Repubblica Italiana ha sentenziato che non ci fu nulla di nulla rispetto ai dossier alimentati da un lavoro procedurale che utilizzava unicamente il propellente della marca “Berlusconi” per poter marciare e trovare audience sui media e riflettori illuminanti le procure. Ci piace pensare che un altro Tribunale, quello del Popolo Sovrano possa citare in giudizio, processare e poi condannare (per le omissioni o per gli eccessi) tutti coloro i quali hanno speso tempo, danaro, energie, risorse dello Stato per dimostrare, alla resa dei conti, la nullità del lavoro per il quale ricevono (o hanno ricevuto) – quali funzionari di questa repubblica – lauti stipendi o ancor più laute pensioni!

Riccardo Colao             

Silvio Berlusconi esce vincitore anche dallo scontro con la magistratura politicizzata che lo ha tenuto sotto scacco per anni interi

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