Thursday, May 16, 2024
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Bordino (nCDU): “Il Consiglio Comunale catanzarese è stato trasformato nella Fiera dell’Est”

“Se senso di irresponsabilità c’è infatti questo è tutto da ascrivere al ‘gruppo Fiorita’ che ancora si esprime in termini di campagna elettorale, loro si e non gli altri che hanno tutto il diritto/dovere di svolgere il proprio ruolo di opposizione. La strumentalità di alcune posizioni ben poco ha della buona Politica e ben poco dell’etica istituzionale. Il ‘gruppo Fiorita’ ha la responsabilità di aver ingessato finora il Consiglio Comunale pur di spuntarla su un proprio Presidente, pur di fare bottino pieno magari ricercando qualche eventuale voto qua e là (ove ci fosse) alla faccia dell’etica politica e morale. Se non fosse stato per alcuni ottimi interventi politici, tra i quali quelli di Donato, Parisi e Polimeni, “


di Pasquale Talarico per il Quotidiano l’Italiano

CATANZARO – A distanza di un mese dall’elezione a Sindaco dopo la vittoria al ballottaggio Nicola Fiorita non ha ancora centrato l’obiettivo di accaparrarsi pure il posto di Presidente del Consiglio Comunale.

Terza fumata nera dopo altrettante convocazioni del consiglio comunale. Se ne è reso conto Vito Bordino, segretario provinciale nCDU che ha così commentato: “Sono stranito e sbalordito che i Consiglieri Comunali che fanno riferimento al Sindaco Fiorita, e cioè l’eterogeneo gruppo o i più gruppi, quale organico e quale pseudo organico alla maggioranza (non numerica ovviamente), parlino di senso di irresponsabilità, di ostruzionismo e di strumentalizzare  a Donato ed ai suoi.

Valerio Donato, un gigante tra i nani nel Consiglio Comunale

Mi sa che è abbastanza evidente agli occhi di chi vuol vedere che è esattamente il contrario. – ha proseguito Bordino – Se senso di irresponsabilità c’è infatti questo è tutto da ascrivere al ‘gruppo Fiorita’ che ancora si esprime in termini di campagna elettorale, loro si e non gli altri che hanno tutto il diritto/dovere di svolgere il proprio ruolo di opposizione. La strumentalità di alcune posizioni ben poco ha della buona Politica e ben poco dell’etica istituzionale. Il ‘gruppo Fiorita’ ha la responsabilità di aver ingessato finora il Consiglio Comunale pur di spuntarla su un proprio Presidente, pur di fare bottino pieno magari ricercando qualche eventuale voto qua e là (ove ci fosse) alla faccia dell’etica politica e morale. Se non fosse stato per alcuni ottimi interventi politici, tra i quali quelli di Donato, Parisi e Polimeni, la seduta odierna sarebbe stata di una sciatteria incredibile.

Vito Bordino segretario nCDU catanzarese

“E in attesa che siano esauditi i desideri di accaparramento i problemi della Città languono alla faccia del tanto strombazzato cambiamento che almeno finora si è rivelato inconcludente e anche effimero. – ha concluso Vito Bordino – Ovviamente mi auguro che il tutto cambi e che il Sindaco e la sua squadra si adoperino per l’interesse dei catanzaresi piuttosto che rincorrere posti al sole per questo  e per quello.”,

Intanto a margine della questione cominciano i primi grattacapi per le promesse mancate. Fiorita aveva promesso a Claudio Ruga, come primo atto dopo l’insediamento il viaggio a Roma insieme allo stesso Claudio Ruga autonominatosi presidente di un fantomatico Comitato per il Recupero della Stazione di Catanzaro Sala, allo scopo di perorare la riapertura dello snodo ferroviario.

Ovviamente Claudio Ruga, che ha la sua valigia pronta, attende Fiorita sul secondo binario della stazione di Lamezia Terme, quello che va in direzione della Capitale, per dare corpo alla prima delle promesse rimaste tali.

Ovviamente con l’avvento di agosto trascorrerà un altro mese di “grattature di cabasisi” mentre al 30 settembre Fiorita dovrà dare conto dei suoi primi cento giorni fasciato col tricolore che spetta al Sindaco.

Al di là delle nomine di qualche galantuomo nella veste di assessore, la partenza di Fiorita appare molto sbiadita e deludente. Staremo a vedere e a controllare come l’opposizione, del resto, svolgerà democraticamente il compito di controllo sul suo operato.

Pasquale Talarico

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